La Galleria Scopinich di via S. Andrea 8 a Milano ordina una personale di Aleksej Isupov, residente a Roma dal 1925. Il critico V. Bucci scrive sul "Corriere della Sera":
"Nelle sue mostre c'è sempre un viaggio da fare e un paese da scoprire. L'anno scorso egli ci portò in giro per la Russia, dalle grigie steppe del nord al Turkestan, e alcune poche vedute di Capri, se ben ricordo. I primi frutti della sua dimora in Italia. Quest'anno si parte dalla Russia settentrionale e si finisce a Scanno, uno dei luoghi d'Abruzzo più ricchi di singolarità regionali. Le impressioni che egli serba del suo paese ritornano nei nuovi quadri con maggiore ricchezza di motivi e ampiezza di svolgimenti: lande brumose, i fiumi che solcano, gelidi e cupi, la campagna bianca di neve, betulle che ricamano le loro frappe argentate tra veli di nebbia, e cavalli al pascolo, alla slitta, alla troika, all'aratro; quei villosi cavalli della steppa che Issupoff dipinge così bene" (V. Bucci, Le Mostre d'Arte a Milano, "Corriere della Sera", 6 febbraio 1930, p. 5).