Russi in Italia

Ivan Michailovič Karpov


Luogo e data di nascita: Novočerkassk, 30 gennaio 1898
Luogo e data di morte: Milano, 6 luglio 1970
Professione: pittore

Mostrata sin da bambino una straordinaria predisposizione al disegno e alla pittura, viene incoraggiato dal padre, un medico chirurgo, e affidato ad un pittore locale. Subito dopo aver conseguito il diploma presso il liceo artistico di Rostov, nel 1916 viene inviato alla scuola ufficiali locale, sommariamente istruito e quindi inviato al fronte sud. Ferito e fatto prigioniero prima dagli austriaci e poi dagli inglesi, riesce a fuggire in Bulgaria, a Sofia. Qui inizia a frequentare l'Accademia di Belle Arti. Ottiene una borsa di studio americana e nel 1925 giunge in Italia, a Milano, dove segue il corso di pittura di Ambrogio Alciati presso l'Accademia di Brera. Durante gli anni all'Accademia conosce la pittrice Julia Ivanovna Lund (1905-1974), di origini norvegesi ma nata in Russia, che diventerà sua moglie nel 1930 e con cui avrà tre figli.

La pittura di Karpov, orientata verso un verismo impressionistico italiano di fine Ottocento, con una particolare predilezione per il paesaggismo e il ritratto, è particolarmente apprezzata in Italia. Sin dagli anni Trenta espone in diverse collettive e personali. Tra queste, da ricordare, nel novembre 1932, la sua partecipazione all'Esposizione dei capolavori presso il Palazzo delle Esposizioni di Chiavari e, nel novembre 1936, la personale presso la Galleria Manipolo di Vicenza, cui fanno seguito recensioni particolarmente positive:

E invero il Karpoff merita pieno riconoscimento e ammirazione, poiché egli è veramente pittore e solo pittore. La sua arte è fatta con piena sincerità, i suoi smaglianti paesaggi, quasi tutti colti in pieno meriggio estivo, cantano la piena luce. Il sole inonda le brune colline e le verdi campagne dei nostri dintorni, e gioca attraverso i rami e le vigne e le pergole, e batte i suoi caldi raggi vivificatori sulle rustiche abitazioni dei nostri contadini, sui porticati, sui cortili, allegrando tutto con la sua luce e col suo colore.
E il Karpoff ritrae tutto questo con la sua pennellata rapida, franca e nervosa che, pur senza penetrare in profondità, sa rendere come pochi altri il vero nella sua fisionomia semplice ed esteriore. Perciò i suoi quadri sono una festa di colore, reso con rara sapienza ed abilità tecnica, ed in essi vi si cammina e si respira liberamente. («Il Gazzettino di Vicenza», 10 novembre 1936).

Giudizi altrettanto positivi seguono le tre esposizioni personali allestite presso la Galleria Geri di Milano tra il 1938 e il 1941, nonché quelle allestite presso la Galleria d'Arte F. Cigala di Torino e presso la Galleria Firenze di Firenze, rispettivamente nel marzo e nel novembre del 1941. L'arte di Karpov suscita particolare interesse perché in grado di unire una sensibilità tipicamente slava a temi e linguaggi pittorici specificatamente italiani. Sono diversi i critici che notano questa peculiarità dei suoi quadri:

Questo russo può dirsi oggi italiano, e quindi anche la sua arte mostra molti accenti italiani, ed anzi ostenta velleità di pittoricismo lombardo... («L'Ambrosiano», 9 marzo 1940).
Il pittore russo Ivan Karpoff, in Italia da oltre quindici anni, si è abbandonato volentieri alle influenza dell'arte del nostro Paese, mostrando di amare in particolar modo l'impressionismo lombardo... («Il Corriere della Sera», 9 marzo 1940).
Il Karpoff [...] si è impossessato – con maestria – di altri linguaggi pittorici, quasi tutti italiani. Nel modo col quale dipinge, per esempio, La barca sulla laguna, quadro ricco di effetti di luce, giocati su tranquille gamme di grigi argentei di cielo e d'acque, non solo ricorda i maestri russi, ma, con una cotal abilità in superficie, con una garbata «apparenza» di pittura documentatrice s'avvicina al filone della paesistica lombardo-piemontese del Gignous e del primissimo Bazzaro, da lui osservata e studiata con sufficiente buona volontà. («Gazzetta del Popolo», 29 marzo 1941).
Questi quadri elegantemente descritti, dipinti con facilità e bravura, potrebbero essere firmati da un paesista italiano fine Ottocento: forse soltanto nella mossa profondità dei cieli, nello spaziare delle lontananze, nel senso di solitudine che volentieri aleggia sulle pianure, vibra un ricordo dell'insopprimibile romanticismo slavo. («La Stampa», 29 marzo 1941).

A Milano tiene diverse personali, tra cui si ricordano, oltre a quelle presso la Galleria Geri: quella presso la Galleria Mazzuchelli, in via Gesù 3, con oltre 40 opere, nel novembre 1942; quella presso la Galleria degli Artisti, in Corso Vittorio Emanuele 34, nel giugno 1956; quella presso la Galleria Ars Italica in via Marconi 3/A nel gennaio 1968. Una mostra postuma viene invece allestita nel 1971 presso la Galleria Le Colonne di Milano.

I quadri di Karpov, esposti anche a Berlino, Zurigo, New York e in altre città del mondo, vengono tuttora battuti all'asta. Un suo Tramonto in brughiera è conservato presso la Galleria Pitocchetto di Brescia.

Bibliografia
Una esposizione di capolavori al "Palazzo delle Esposizioni", «Il lavoro», 2 novembre 1932.
Pieca, La Mostra di Ivan Karpoff, «Il Corriere del Tirreno», 26 dicembre 1935.
A. D., La Mostra Karpoff al "Manipolo", «Il Gazzettino di Vicenza», 10 novembre 1936.
R. V., Note d'arte, «Il Sole», 1 marzo 1940.
L. B., Karpoff, «L'Ambrosiano», 9 marzo 1940.
D. B., Artisti che espongono, «Il Corriere della Sera», 11 marzo 1940.
D. B., Ivan Karpoff, «Il Corriere della Sera», 21 febbraio 1941.
E. Z., Un pittore russo che predilige Bussoleno, «Gazzetta del Popolo», 29 marzo 1941.
Mar. Ber., Un pittore russo, «La Stampa», 29 marzo 1941.
R. P., Mostra personale del pittore Ivan Karpoff, «Il Nuovo Giornale», 25 novembre 1941.
A. D. M., Mostre d'arte a Firenze. Ivan Karpoff, «La Nazione», Firenze, 27 novembre 1941.
«Il Piccolo», Trieste, 6 ottobre 1942.
«L'Eco di Bergamo», 27 febbraio 1943.
«Cacciatore delle Alpi», Varese, 14 settembre 1946.
«Nuovo corriere Prealpino», Varese, 18 settembre 1946.
«Le Venezie e l'Italia», Padova, 1970, n. 4.
A. M. Comanducci, (a cura di), Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei, Milano, Palluzzi Editore, 1972, vol III, pp. 1643-1644.

Cataloghi
Ivan Karpoff, Galleria d'Arte Mazzuchelli, Milano, Novembre 1942.
30 opere del pittore Ivan Karpoff, Ars Italica, Milano, 1968.

Nota
Nei documenti si incontra come Ivan o Giovanni Karpoff.

Raffaella Vassena


Ivan Karpov, Natura morta con arance. Olio su tela
http://www.arcadja.com/auctions/it/karpoff_ivan/artista/38141/



Ivan Karpov, Strada russa in inverno. Olio su tela
http://www.artnet.com/artist/697649/ivan-karpov.html



Ivan Karpov, Chioggia, 1940 ca.
http://www.edixxon.com/fondcariplo/arte_900/02_opere/1157.html



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