Russi in Italia

Cronologia

1927

10, 12, 16 gennaio

Al Teatro alla Scala sono di scena i Balletti russi di Djagilev, con Cimarosiana di D. Cimarosa, con la direzione di Sergej Grigor'ev, la coreografia di Leonid Mjasin e le scene di Leon Bakst ; L'Oiseau de feu di Stravinskij, con la coreografia di Michail Fokin e le scene e i costumi di Natal'ja Gončarova; Le Mariage d'Aurore di P. Čajkovskij, con la coreografia di M. Petipa e le scene di Bakst; Le Lac des cignes di Čajkovskij, con coreografia di Petipa e scene di K. Korovin

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Henry Matisse e Leonid Mjasin nel 1920

inizio anno

Giunge in Italia, a Milano, Boris Vasil'evič Zuev insieme alla moglie Inna Sizinina. Qui i coniugi Zuev allacciano contatti con diverse istituzioni artistiche, prima tra tutte la Casa d'Artisti in via Manzoni 21, dove nel 1932, 1933 e 1937 si allestiscono mostre di entrambi, con una certa risonanza sulla stampa cittadina.



21 febbraio

Il pianista Aleksandr Borovskij si esibisce in un applauditissimo concerto all'Accademia Filarmonica di Roma.

primavera

La Galleria Pesaro presenta un artista russo più classico: Fedor Brenson, residente a Roma dal 1924, che espone una serie di acqueforti e disegni raffiguranti Roma, Napoli, Venezia, Assisi e i dintorni di Firenze. A presentare Brenson al pubblico milanese è Pavel Muratov, che nelle opere dell'artista russo ravvisa un collegamento con la tradizione pittorica paesista italiana:

"La tradizione non è morta. Gli anelli consecutivi della sua catena li vediamo con i nostri occhi. L'idea romana continua ancora la conquista di paesi nuovi, ignoti a Cesare come a San Pietro, trovando eco or oltre l'oceano, or presso i mari pallidi degli Iperborei. Ecco il giovane architetto ed incisore, Teodoro Brenson, le cui prime visioni d'infanzia erano le freccie dei campanili nordici, gli alberi delle navi baltiche, il cielo nuvoloso, il lento fiume tra le rive basse, le strade strette di Riga. Solo due anni sono passati dal suo arrivo a Roma, dove si è sottomesso volontariamente ai suoi pacifici trionfi, meno crudeli eppure più costanti di quelli militari che avvolgono con infinito nastro di marmo le colonne imperiali" (P. Muratov, Teodoro Brenson, in L'odierna arte del bianco e nero, Milano, Edizione della Galleria Pesaro, 1927).


Tropea di Teodoro Brenson, tratto dal volume Visioni di Calabria

estate

La danzatrice e coreografa Ileana Leonidoff (Elena Sergeevna Pisarevskaja) è nominata direttrice e insegnante della prima scuola di danza del Teatro Reale dell'Opera di Roma, del quale sarà anche coreografa. Accanto a lei a dirigere le classi maschili il suo partner Dmitri Rostoff (Dmitrij Nikolaevič Kul'čickij), il quale negli anni successivi entrerà a far parte dei Balli Russi del colonnello W. de Basil e a lavorare con Michail Fokin.



maggio-ottobre

Presso la Villa Reale di Monza si tiene la III Mostra di arti decorative. È presente una sezione dell'U.R.S.S, divisa in Arte dei «Kustari», Teatro, Libro e fotografia, Porcellana, Bianco e nero (III Mostra internazionale delle arti decorative, Consorzio Milano - Monza Umanitaria, maggio-ottobre 1927, Catalogo, Casa Editrice Meschina, Milano, 1927).



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