Muore a Suna lo scultore Pavel Petrovič Trubeckoj, autore di molti monumenti equestri, tra cui quello dedicato ad Alessandro III e a Benito Mussolini, e di numerosi ritratti: si ricordano, tra gli altri, quelli di Daniele Ranzoni (1890), Gabriele D'Annunzio (1892) e Giovanni Segantini (1896).
Pavel Trubeckoj dal 1895 al 1934 partecipa alle edizioni dell'Esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia, dove ha modo di farsi notare dal critico Vittorio Pica, che ne rimane entusiasta:
Paolo Troubetzkoy (...) è un novatore e come tale si è creata una tecnica tutta sua, una tecnica d'impressionista della scultura, una tecnica insolita che a primo colpo d'occhio appare bizzarra, ma da cui, come pur bisogna riconoscere dopo qualche minuto di contemplazione, le sue figura, umane o belluine che siano, traggono uno strano fremito di vita... (Pica 1897, pp. 259-260).
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