Russi in Italia

Cronologia

1914

primavera

Dal 13 aprile al 25 maggio Aleksandr Porfir'evič Archipenko partecipa con alcune opere  (Natura morta, Ritratto di signora, Pierrot Carousel) alla I Esposizione internazionale futurista a Roma, organizzata dalla Galleria futurista di Giuseppe Sprovieri in via del Tritone n. 125.


A. Archipenko, Pierrot Carousel, Solomon R. Guggenheim Museum, New-York

marzo

Presso la Galleria futurista permanente (via del Tritone 125, Roma) nel marzo 1914 Marinetti, Balla e Cangiullo "declamano"  il testo Piedigrotta di Francesco Cangiullo. La galleria era illuminata con luci rosse e alle pareti erano stati messi quadri di Carrà, Balla, Boccioni, Russolo e Severini. Una stravagante compagnia (Sprovieri, Balla, Depero, Radiante e Sironi) assisteva alle "parole in libertà" dette da Marinetti e da Balla, mentre Cangiullo accompagnava al piano. La compagnia, stravagante con grandi cappelli di carta di seta, suonava strani strumenti: grandi conchiglie, una sega che faceva da archetto di violino, e altri aggeggi simbolici  e "assurdi" che avrebbero dovuto combattere con l'ironia la tendenza decadente alla nostalgia e al "chiaro di luna".


Francesco Cangiullo, Disegno per la copertina di Piedigrotta, 1916
http://www.antiqua.mi.it/immagini/Piedigrotta.gif


29 aprile

Il padiglione russo dell'XI Esposizione internazionale d'arte di Venezia viene inaugurato solennemente alla presenza delle massime cariche cittadine e di esponenti del mondo politico e culturale italiano. L'inaugurazione per la solennità e il dispiegamento di mezzi è rimasta impressa nella storia dell'Esposizione come "l'avvenimento più importante dell'anteguerra". Dalla stampa dell'epoca si evince un clima di grande attesa per la visita dei rappresentanti del governo russo, in parte dovuto al fatto che vi era un membro della famiglia imperiale, la granduchessa Marija Pavlovna, vedova del principe Vladimir, fratello di Alessandro III, Presidente onorario dell'Accademia imperiale di Belle Arti.
Il progetto del padiglione era stato deciso dall'Accademia imperiale di Belle Arti di Pietroburgo, che aveva deciso di erigere una costruzione in "puro stile russo" e incaricato l'architetto Aleksej Ščusev. Concepito come una sede di rappresentanza dello Stato russo, il padiglione fu occupato, nelle sue posizioni-chiave, dai ritratti di membri della famiglia reale, sui quali svettavano un dipinto a tempera di Petr Dobrinin raffigurante lo zar Nicola II, un'acquaforte di Michail Rundal'cov con il granduca ereditario Aleksej e un ritratto ad olio della granduchessa Maria Pavlovna realizzato da Boris Kustodiev.


Padiglione russo dell'XI Esposizione internazionale d'arte di Venezia

28 luglio

Scoppia con la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia la Prima guerra mondiale, che si concluderà oltre quattro anni dopo, l'11 novembre 1918. Il conflitto coinvolge le maggiori potenze, divise in due blocchi contrapposti: gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero ottomano e Bulgaria) contro la Triplice Intesa rappresentata da Francia, Gran Bretagna, Impero russo. L'Italia entrerà in guerra solo un anno dopo, il 24 maggio 1915, schierandosi con la Triplice Intesa.



Indietro
Statistiche