Nata Sizinina, studia alla Scuola d'Arte di Odessa (Odesskaja chudožestvennaja škola) e all'Accademia di Belle Arti (Akademija chudožestv) di Odessa. Giunge in Italia, a Milano, nel 1927, in compagnia del marito
Boris Zuev.
A Milano i coniugi Zuev allacciano contatti con diverse istituzioni artistiche, prima tra tutte la Casa d'Artisti di via Manzoni 21, dove nel 1932, 1933 e 1937 sono allestite mostre di entrambi. A Casa d’Artisti, nel giugno 1933, Inna Zuev e il marito prendono parte anche ad una esposizione collettiva di dipinti, sculture e acqueforti insieme a Natal’ja Kahl.
Inna Zueva dipinge paesaggi, ritratti, composizioni a soggetto, in particolare di contenuto religioso, crea litografie, fa illustrazioni per progetti editoriali. Oltre a dipingere, scrive anche versi, che nel 1936 vengono tradotti da Rinaldo Küfferle e pubblicati nella raccolta Il cuore sepolto. Dall’introduzione di Küfferle
"...gli Zueff dipingono con l'evidenza del colore. Il loro cromatismo terso, anzi squillante, risponde con sincerità all'esigenza elementare e insopprimibile della pittura che, come tale, trae dal colore, come la musica dal suono, la sua propria ragion d'essere. Dal ritratto al paesaggio, dalla "natura morta" all'invenzione, essi passano indifferentemente, avendo sempre di mira il risultato estetico. Se il ritratto vuol essere trattato in modo, per così dire, epico, lasciando in disparte il nucleo psicologico dell'artista, deve tuttavia, oltre che somigliante, essere decorativo, – nel senso in cui tale può chiamarsi il nostro Rinascimento, – cioè anche un quadro. Ina e Boris Zueff trasfigurano, avendoli convertiti ormai, col "lungo studio e il grande amore", in sostanza della propria arte, i canoni dei nostri antichi, valendosene per l'espressione della più immediata attualità" (Küfferle 1936, pp. 11-12).
Insieme al marito Inna Zuev espone a Milano nel 1940 presso la Galleria Salvetti, nel 1947 e nel 1949 presso la Galleria Ranzini, e nel 1955 presso la Galleria degli Artisti. A lei sola, invece, vengono allestite mostre personali presso la Galleria Prevosti di Varese nel 1944 e nel 1948, e presso la Galleria Il Vertice di Milano nel 1967.
Prende parte a numerose collettive, fra le quali la Biennale d'Arte sacra a Milano dal 1953 al 1963; il Salone della Permanente a Milano dal 1955 al 1968; le Mostre regionali dell'Unione sindacale artisti italiani Belle Arti dal 1962 al 1969 sempre a Milano. Inna Zuev vince anche diversi premi: il Feltrinelli del «Giornale d'Arte» nel 1950; il Cicogna dell'Angelicum e il Premio Banca Commerciale Serie Angelicum nel 1953.
Presso l'Università di Nottingham e presso la Società delle Belle Arti e Circolo degli Artisti Casa di Dante, a Firenze nel 1973, è presentata la mostra di cento tavole a disegno della
Divina Commedia.
Presso la Galleria Gelmi di Sesto San Giovanni (MI) sono conservati i seguenti lavori:
Autoritratto, 1950 (esposto alla XXV Biennale di Venezia);
Idealisti, 1952 (Premio Nazionale di Pittura F. P. Michetti del 1954);
Nascita di Venere, 1967;
Tempi passati, 1960;
Angelo custode, 1963; 2 tele a tecnica mista. Presso la chiesa del Castello di Drugolo (Brescia) è conservata la sua pala d'altare
Madonna del grano (1956), mentre nella chiesa di Sant'Angelo a Milano si trova una sua pala d'altare raffigurante
Sant'Omobono e Sant'Agata (1952).
Pubblicazioni
I. Zueff,
Il cuore sepolto: liriche, traduzione in versi dal russo e prefazione di Rinaldo Küfferle, Milano, I.T.E., 1936. Il volume contiene tre raccolte:
Il cuore sepolto (Il cuore sepolto, La nonna, L'altalena, Il circo, Ricordo, Paesaggio, Circoli sull'acqua, Fugace incontro),
Vigilia (Vigilia, Norma, L'ippogrifo, Il sole, Ritocchi all'abito, Silenzio, La mia casa, Chiromanzia, Pioggia, La brina, Nel dipingere un'icona, Preghiera, Desiderio di campi, Scherzo),
La città promessa (La città promessa, I sogni, Interno arabo, Notturno, Incubo, La steppa, La fidanzata, L'angelo novizio).
P. Trevisani,
Monelli in libreria: racconto per giovinetti, illustrato da Ina Zueff, Torino, SEI, 1944.
P. J. Hetzel,
Marussia: da una leggenda ucraina, illustrato da Ina Zueff, Milano, Carroccio Aldebaran, 1958.
C. Angelini,
Il leggendario dei santi, narrato da Cesare Angelini, illustrato da Ina Zueff, Torino, UTET, 1958.
M. Tibaldi Chiesa,
Meravigliose fiabe italiane, illustrazioni di Ina Zueff, Bologna, Carroccio, 1958.
W. Lewis,
Ben Hur, narrato da Alfredo Fabietti, illustrato da Ina Zueff, Torino, UTET, 1959.
M. Tibaldi Chiesa,
Fiabe e leggende d'ogni paese, illustrate da Ina Zueff, Bologna, Carroccio, 1961.
E. Salgari,
La rosa del Dong-Giang, illustrato da Ina Zueff, Bologna, Carroccio, 1960.
M. Spano,
La buona novella, illustrata da Ina Zueff, Torino, UTET, 1962.
Fonti archivisticheArchivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, PolPol. B. 1497. F. Zueff Boris.
Archivio privato della famiglia Nikulin, Genova.
Cataloghi
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente,
Mostra annuale degli artisti soci. Catalogo, Milano, dicembre 1954-gennaio 1955. Inna Zuev espone
Musa dimenticata.
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente,
LXI Mostra Annuale, 7 dicembre 1956-13 gennaio 1957, Milano. Inna Zuev espone un
Disegno.
Terza Mostra Biennale Italiana di Arte Sacra per la Casa, Milano, ed. Angelicum, aprile-maggio 1957. Inna Zuev espone
Resta con noi che si fa sera,
Sulla via di Damasco,
Guardatevi dai falsi profeti.
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente,
LXII Mostra Annuale, giugno 1958, Milano. Inna Zuev espone il disegno
Chitarrista.
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente,
LXIII Mostra Annuale d'Arte, dicembre 1960, Milano. Inna Zuev espone
Ospite del mare.
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente,
Mostra Sociale di pittura-scultura-disegno, maggio-giugno 1964. Inna Zuev espone la litografia
Icaro.
Unione Sindacale Artisti Italiani Belle Arti,
Prima Mostra Regionale Lombarda, Milano, 6-20 ottobre 1962. Inna Zuev espone
Ritratto della signora G. e
Autoritratto.
Unione Sindacale Artisti Italiani Belle Arti,
Seconda Mostra Regionale Lombarda, Milano, 7-30 marzo 1964. Inna Zuev espone
Ritratto e
Amazzone.
Bibliografia
V. Bucci,
Notizie d'arte, «Corriere della Sera», 16 marzo 1932.
A Casa d'Artisti, «L'Ambrosiano», 16 febbraio 1933.
Pittori e scultori nelle mostre milanesi, «Corriere della Sera», 21 febbraio 1933.
R. Küfferle,
Prefazione a Ina Zueff - Il cuore sepolto: liriche, Milano, I.T.E. 1936.
A. M. Comanducci (a cura di),
Dizionario dei pittori, disegnatori e incisori italiani, Milano, Patuzzi Ed. 1974 (quarta edizione), v. V, p. 3568.
O. L. Lejkind, D. Ja. Severjuchin,
Chudožniki russkoj emigracii. 1917-1941, Sankt-Peterburg, Černyševa, 1994, p. 217.
Nota
Nelle fonti italiane si incontra come Ina Zueff.
In alto:
Autoritratto, 1950. Olio su tavola
Le riproduzioni sono tratte tutte dal sito della Galleria Gelmi
http://www.galleriagelmi.it/Raffaella Vassena
Scheda aggiornata il 5 novembre 2018