Russi in Italia

Giunge in Italia Tat'jana Pavlova. Un anno più tardi comincerà a lavorare per la casa cinematografica Ambrosio Film di Torino, primo stabilimento cinematografico in Italia, per la quale reciterà in diversi film muti diretti da A. Ural'skij: L'Orchidea fatale, La catena, Nella morsa della colpa e Fascino mortale.

L'illustratrice Irina Chruška è presente alla mostra del Bianco e Nero della Francesco Francia a Bologna, dove espone esoterici disegni a penna rappresentanti Le allegorie dei 5 sensi (G. Nascimbeni, La mostra di Bianco e Nero a Bologna, «Emporium», 291, vol. XLIX, Bergamo, marzo 1919, pp. 165-166).

Fa il suo ingresso in Italia Georgij Abchazi come ufficiale dell'esercito su incarico del Ministero degli Esteri russo presso la missione della Georgia a Roma, di cui dal 1920 è nominato console. Stabilitosi definitivamente in Italia nel 1922, negli anni Trenta comincerà un'intensa attività come scenografo teatrale.

Eva Amendola Kuhn con lo pseudonimo di Magamal lancia un appello agli italiani sulle pagine del giornale "Roma futurista".