Nasce a Milano la Società della Biblioteca russa. Nel corso degli anni la Biblioteca cambia più volte sede: via Santa Cecilia, via Stella, via Ugo Foscolo 5, via Goldoni, via Lazzaro Palazzi 3. In poco tempo il nucleo libraio originario si arricchisce grazie alle donazioni di russi residenti a Milano o di personalità di passaggio nel capoluogo lombardo: numerosi volumi provengono dalle biblioteche personali di personaggi russi illustri, come la cantante
yiddish Isa Kremer e lo scrittore
Michail Osorgin.
Negli anni Venti diventa direttore della Biblioteca
Nikolaj Sotnikov, che manterrà la carica per circa due decenni, trasformando la Biblioteca in un importante punto di riferimento culturale per i membri della comunità russa di Milano. La dedizione di Sotnikov alla causa della biblioteca è ammirevole: sotto la sua direzione il patrimonio librario si arricchisce sensibilmente, soprattutto dopo l'acquisto di una cospicua parte della biblioteca privata dello scrittore
Aleksandr Amfiteatrov. Con gli anni la Biblioteca russa di Milano acquista un profilo eterogeneo: a testi di orientamento storico-politico e ai classici della letteratura, si aggiungono numerose traduzioni di autori stranieri, opere di scrittori russi dell'emigrazione, libri per l'infanzia e testi scolastici. Negli anni Settanta il prezioso fondo librario viene trasferito dall'ultima sede della Biblioteca, in uno dei caselli della Porta Orientale (l'attuale Porta Venezia), all'Università degli Studi di Milano, dove è tutt'ora conservato.