Russi in Italia

Progetto


"Russi in Italia", finanziato nell'ambito dei progetti finalizzati del Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica, si propone di ricostruire un panorama della presenza russa in Italia nella prima metà del Novecento nei suoi rapporti con la cultura e la società italiana.

L'ambizione è quella di fornire un contributo per colmare una lacuna nell'ambito degli studi sull'emigrazione russa in Italia, realizzando uno strumento di consultazione on-line che contenga il maggior numero possibile di dati utili alla ricostruzione complessiva di tale fenomeno che – a differenza di quanto è avvenuto in altri luoghi della diaspora russa, per esempio in Francia, in Germania o nei paesi slavi – ha dato luogo in misura piuttosto sporadica alla creazione di strutture autonome di aggregazione chiaramente individuabili (associazioni, istituti di istruzione, organi di stampa in russo, case editrici, biblioteche, ecc.). Si può affermare, infatti, che in Italia il flusso migratorio proveniente dalla Russia zarista prima, e dall'Unione Sovietica poi, si è disperso in mille rivoli e si è in qualche modo ‘nascosto' nelle pieghe delle vicende culturali italiane della prima metà del XX secolo. Non a caso, fino ad oggi, non è stato oggetto di studi sistematici ma soltanto di ricerche mirate su singoli personaggi o istituzioni. 

Nelle intenzioni iniziali, i confini cronologici del progetto avrebbero dovuto coprire tutto l'arco del XX secolo. Nello sviluppo del lavoro ci si è accorti che il fenomeno è stato indubbiamente più significativo nella prima metà del Novecento, fino alla Seconda guerra mondiale, soprattutto per il suo carattere prevalentemente intellettuale: per questo la cronologia preparata si ferma all'inizio degli anni Cinquanta, considerando che fino alla crisi finale dell'Unione Sovietica all'inizio degli anni Novanta, non si può parlare di un vero e proprio flusso migratorio di provenienza sovietica, ma della fuoruscita o dell'esilio in Europa di singoli esponenti del cosiddetto "dissenso", in opposizione al regime.

Scheda aggiornata al 1 agosto 2013

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