Figlia d'arte, Elena Lucy Johnson nasce dall'unione tra la
vedette russa
Lidija Abramovič, nota al pubblico come Lydia Johnson, e il ballerino inglese Albert Johnson. Nel 1917, all'età di tre anni, lascia la Russia con la madre, seguendola nei suoi spostamenti prima in Turchia (1919-20), poi in Francia (1922). Qui esordisce all'età di otto anni al teatro Olympia di Parigi, eseguendo due coreografie ideate dalla madre, sua maestra di danza, e partecipa ad altri suoi spettacoli in Francia e in Spagna.
È in Italia dal 1924 e già nel 1928 comincia a lavorare con regolarità, perlopiù esibendosi in numeri di danza negli spettacoli di Lydia Johnson. Nel 1930 è al Teatro Nuovo di Napoli nella rivista
La terra non gira con la compagnia Molinari, al fianco della madre, di Agostino Salvietti e dei tre fratelli De Filippo non ancora celebri. Il Teatro Nuovo, che presenta un repertorio napoletano, la conferma nel 1932 come unica attrice in lingua, e in seguito (1932-35) come soubrette nelle riviste di Michele Galdieri e Mario Mangini.
Nel 1934 sale alla ribalta della cronaca rosa per il suo matrimonio con il calciatore del Napoli Attila Sallustro, oriundo paraguayano, detto il "Veltro", il primo idolo del calcio partenopeo. La coppia fa notizia: lei è bella, giovanissima e già nota al pubblico napoletano grazie al successo della madre; lui ha il carisma del vero divo, rifiuta di essere pagato dal Napoli per le sue prestazioni calcistiche e la società lo omaggia di automobili e generi di lusso. Si narra che, all'epoca, quando Sallustro entrava in teatro per ammirare l'amata, il pubblico napoletano voltava le spalle al palcoscenico e si levava in un caloroso applauso verso l'idolo delle proprie domeniche. Ma il matrimonio con "'a russa", celebrato dopo quattro anni di fidanzamento, finisce con una separazione.
Nel 1936 Lucy è ancora a Napoli, con Nino Taranto, in
Son tornate a fiorire le rose di Nino Davis, un successo che le frutta il passaggio a compagnie di rivista di prestigio nazionale, con Spadaro, ancora con Taranto, con Totò. A partire dal 1939 recita anche in diversi film, in cui interpreta piccoli ruoli fino ai primi anni Sessanta.
Negli anni Quaranta italianizza il suo nome d'arte in Lucia D'Alberti e durante la guerra continua a dare spettacoli, anche se talora in situazioni di grande difficoltà. Nel 1942 nasce la compagnia Totò-D'Albert, che esordisce in una rivista di Galdieri,
L'Orlando curioso.
Dotata di istintiva eleganza, Lucy, come la madre prima di lei, inventa uno stile inedito tra le soubrette attive in Italia, creando il cliché dell'elegantona: appare di solito in abito lungo e punta alla "semplicità assoluta", in opposizione allo stile di Wanda Osiris, la regina indiscussa delle vedette, tutta piume e strass. Ballerina estrosa, attrice versatile e buona spalla di comici, Lucy interpreta con originalità tutti i ruoli che lo spettacolo impone, sempre a proposito della rivista L'Orlando curioso, ricorda:
Mi ricordo quella volta che nell'Orlando Curioso rovesciai tutti i canoni classici della rivista. Alla mia prima presentazione, niente riflettori, niente tamburi, ma arrivai in scena su un tandem con Totò. Non avevo nemmeno uno dei miei famosi vestiti lunghi. Avevo semplicemente una gonna, una blusa, un bolerino e un baschetto: la classica gagarella, come si chiamava la ragazza un po' sportiva («Panorama», 23 maggio 1978, pp. 146-47).
Dal 1945 al 1947 si esibisce accanto a Renato Rascel, Tecla Scarano, ai fratelli De Vico, a partire dal 1948 è con Carlo Dapporto, ancora con Nino Taranto, con Walter Chiari, con Billi e Riva. Nel 1955 partecipa alla versione cinematografica di Giove in doppiopetto e nella stagione 1958-59 la troviamo accanto a Erminio Macario in Chiamate Arturo... 777 di Grimaldi e Corbucci.
Filmografia
Il suo destino (1939, E. Guazzoni)
La mia canzone al vento (1939, G. Brignone)
L'allegro fantasma (1941, A. Palermi), interpreta "Una soubrette"
La zia di Carlo (1942, A. Guarini), intepreta "Lucia Tuberosa"
Arcobaleno (1943, G. Ferroni), incompiuto
Due cuori fra le belve (1943, G. C. Simonelli), altro titolo:
Totò nella fossa dei leoniIn cerca di felicità (1944, G. Gentilomo), interpreta "Flavia"
Viva la rivista! (1953, E. Trapani)
Sua altezza ha detto no! (1953, M. Basaglia)
Giove in doppiopetto (1954, D. D'Anza)
L'adorabile Giulio (1961, E. Macchi), film per la televisione
Una lacrima sul viso (1964, E. M. Fizzarotti), interpreta "Luisa Todini"
Cronologia degli spettacoli
1931
La terra non gira
1932
Strade
1932
Il progresso si diverte
1932
Bottega ‘900
1933
La signora è servita
1933
Trottole
1933
La canzone di ognuno
1934
Milleluci
1935
Marionette che sanzioni
1935
Se ti piace va, tranquillo vai
1936
Son tornate a fiorire le rose
1938
Disse una volta un biglietto da mille
1939
Divertiti stasera
1940
Quarantuno ma non li dimostra
1941
Tutto da rifare
1942
Orlando curioso
1943
Con un palmo di naso
1944
Imputati alziamoci
1944
Con un palmo di naso
1945
Ieri oggi e domani
1945
Imputati, alziamoci
1945
Un anno dopo
1948
Buon appetito
1949-50
Appuntamento in palcoscenico
1952
Tutto fa Broadway
1953
Caccia al tesoro
1954
Giove in doppiopetto
1958-59
Chiamate Arturo... 777
Bibliografia
Enciclopedia della spettacolo, vol. IV, Le maschere, Roma 1957.
«Panorama», 23 maggio 1978.
S. De Matteis, M. Lombardi, M. Somare (a cura di),
Follie del Varietà. Vicende memorie personaggi. 1890-1970, pref. di G. Fofi, Milano, Feltrinelli, 1980.
L. Garinei e M. Giovannini,
Garinei e Giovannini presentano quarant'anni di teatro musicale all'italiana, Milano, Rizzoli, 1985.
Dizionario del cinema italiano. I film, Gremese editore, Roma 1993.
F. Mottola,
Il teatro di varietà. Dalla Belle Époque agli anni Sessanta ed oltre, in Italia, Milano, Nuove edizioni culturali, 1995.
O. Caldiron,
Totò, Gremese editore, 2001, p. 27.
Nell'immagine Elena Lucy Johnson in una foto del 1934 di D. Macari
(Archivi del teatro, Napoli)
Agnese Accattoli
Scheda aggiornata al 20 febbraio 2020L'attrice con il marito Attila Sallustro.