Russi in Italia

Rinaldo Küfferle


Luogo e data di nascita: Pietroburgo, 1 novembre 1903
Luogo e data di morte: Milano, 20 febbraio 1955
Professione: scrittore, poeta, traduttore

Figlio di Anna Budaitis (1883–1919), di origine lituano-polacca, e Pietro Küfferle (1871–1942), scultore originario di Verona, divenuto famoso in Russia, fa gli studi liceali presso l’Annenschule, una delle più antiche e prestigiose scuole della città, e segue studi musicali. Nell’ottobre 1917 la famiglia lascia Pietroburgo e dopo un drammatico viaggio, rievocato anni dopo in alcuni racconti del Cavallo Cosacco, passando per la Norvegia, approda in Inghilterra. Di lì si trasferisce in Italia e si stabilisce a Pontedera. Küfferle vi frequenta il ginnasio, approfondisce lo studio della lingua italiana, manifesta uno spiccato interesse per la poesia e nel 1920 fa stampare presso una tipografia locale una sua raccolta di versi dal titolo Il pollice riverso, mentre risale al 1922 una lettera a Gabriele D’Annunzio, in cui, presentandosi come giovane esule appassionato di poesia, chiede un giudizio sui suoi versi. Nl 1923 consegue il diploma liceale a Lodi, nel 1927 si laurea in filologia classica presso l’Università di Milano.
Inizia sia una vivace attività giornalistica, pubblicando su periodici locali articoli sulla Russia e notizie provenienti dai centri dell’emigrazione, sia un’intensa attività traduttiva: la prima traduzione di cui si ha documentazione è il Boris Godunov di Puškin in pentametri giambici, pubblicata su “Comoedia” nel 1925 (successivamente inserita nel volume dei drammi puškiniani: A. Pusckin, Teatro. Boris Godunov, Il cavaliere avaro, Mozart e Salieri, Il convitato di pietra, L’ondina, Milano: Società editrice Unitas, 1928). Risale allo stesso anno la sua conoscenza con Vincenzo Errante, all’epoca direttore dell’Unitas e condirettore di Mondadori. Errante e Giuseppe Antonio Borgese, che frequenta durante gli anni universitari, avranno un ruolo fondamentale per il suo inserimento nel mondo letterario milanese.
Sempre dal 1925 è documentato l’inizio di una sua collaborazione con il regista Aleksandr Sanin che, invitato da Arturo Toscanini ad allestire per il Teatro alla Scala Kovanščina di Modest Musorgskij, si rivolge a lui per la traduzione del libretto e lo mette in contatto con la casa musicale Bessel & Co. di Parigi, con la quale avvia una serie di trattative per l’acquisizione dei diritti. La collaborazione con la Scala si rivelerà straordinariamente duratura e fruttuosa; tra i libretti, da lui tradotti in versioni ritmiche, ricordiamo Zar Saltan (Milano, Casa Musicale Sonzogno, 1929), Sadko. Leggenda lirica in sette quadri (Milano, Casa Musicale Sonzogno, 1931), La leggenda della città invisibile di Kitesc (Milano, Casa Musicale Sonzogno, 1933) di Rimskij-Korsakov; Kovantscina (Milano: Casa Musicale Sonzogno, 1926) e La foire de Sorotchintzi  (Paris: W. Bessel & C.ie, 1953) di Musorgskij; Russlan e Ludmilla di Glinka (Milano: Suvini Zerboni, 1946); Eugenio Onièghin (Trieste: Casa Musicale Giuliana, 1954) di Cajkovskij; L’amore delle tre melarance di Sergej Prokof’ev (Milano: Carish, s.a).


Nel 1926 realizza la traduzione del dramma Psiche dello scrittore contemporaneo Jurij Beljaev per la compagnia di Tatjana Pavlova, rappresentato al Teatro Manzoni di Milano il 22 novembre 1926 con regia di Sergej Vasil'evič Strenkovskij e scene di Valentina Chodasevič.
Dal 1926 e negli anni successivi la sua firma inizia a figurare sui periodici “Il Secolo”, “La Fiera Letteraria”, “La Gazzetta del Popolo”, il “Corriere della Sera”, dove pubblica bozzetti e testi critici sui classici russi, accanto a racconti brevi, recensioni e articoli di attualità. Collabora anche al "Corriere dei Piccoli", rielaborando motivi del repertorio russo classico.  Sempre nel 1926 inizia un lungo rapporto di collaborazione e amicizia con lo scrittore e giornalista Aleksandr Amfiteatrov, emigrato in Italia e collegato con i maggiori periodici dell’emigrazione russa in Europa: lo aggiorna sulle novità del panorama letterario italiano e ne riceve in cambio dettagliate informazioni su eventi della Russia in esilio. Grazie ai contatti diretti con alcuni scrittori dell’emigrazione parigina, si apre un nuovo filone di traduzioni che si aggiunge a quello dei classici (soprattutto Dostoevskij), a cui lavora intensamente tra il 1927 e i primi anni Trenta. Collabora inoltre con numerose case editrici milanesi (Mondadori, Sansoni, Bompiani, F.lli Treves) e dirige la collana Biblioteca Russa di Bietti, dove pubblica opere di scrittori contemporanei (da Mark Aldanov a Ivan Bunin, Lia Neanova, Boris Zajcev, Dmitrij Merezkovskij, Teffi, ecc.).
Nel 1931 conosce Vjačeslav Ivanov, ispiratore e maestro nel suo percorso poetico e spirituale. La frequentazione del grande poeta simbolista culminerà nel 1946 con la traduzione della melopea di Ivanov L’uomo, cui lavora insieme all'autore. La vicenda di questa traduzione è testimoniata da un ricco carteggio, che rivela la venerazione di Küfferle per Ivanov e la grande considerazione di quest’ultimo per il traduttore che, con la sua sensibilità, gli offriva spunti preziosi per riformulare concetti e immagini del testo originale (delle diverse redazioni dl poema si conservano alcune redazioni, che sono già state oggetto di analisi dettagliate).
Nel 1933 sposa la giornalista e scrittrice Giana Anguissola. Collabora con l’EIAR (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) su temi di letteratura, storia e cultura russa. Tiene conferenze presso “Il Convegno” e Circoli culturali della Svizzera italiana. Pubblica raccolte di versi, di racconti, e nel 1935 è premiato dalla Regia Accademia d’Italia “per le sue narrazioni originali e per le traduzioni dal russo” e, a Viareggio, per il romanzo Ex russi.
La sua attività di traduttore, saggista, poeta e narratore prosegue per tutti gli anni Quaranta. Intanto si avvicina agli ambienti dell’antroposofia milanese, diffonde l’opera e il pensiero di Rudolf Steiner con traduzioni di alcune sue opere; nel 1946, fonda la rivista “Antroposofia. Rivista mensile di scienza dello spirito”.
Nei primi anni Cinquanta riprende i contatti con gli scrittori russi emigrati, interrotti a causa della guerra e realizza nuove traduzioni, affiancandole a versioni di libretti d’opera, tra cui La carriera di un libertino di Igor' Stravinskij  tratta dal testo di W.H. Auden, dirige la "Biblioteca scientifico-spirituale" per l'editore F.lli Bocca e lavora a un nuovo progetto editoriale di diffusione della letteratura russa.
Nel 1954 propone e realizza una collaborazione con il giornale “La nuova stampa”, scrivendo per alcune rubriche sempre sui temi della cultura russa. L’ultimo progetto di traduzione poetica, su cui lavora, è un’antologia di poeti russi, proposta all'editore F.lli Bocca. Il lavoro di selezione e traduzione dei testi occupa tutta la prima metà degli anni cinquanta; la redazione definitiva prevedeva una scelta di autori dal Settecento all'epoca contemporanea: includeva Achmatova, Mandel’štam e Gumilëv, ma escludeva la rappresentanza futurista, Esenin e gli immaginisti; accoglieva invece autori dell’emigrazione parigina come Georgij Ivanov, Boris Poplavskij, Vladimir Smolenskij e Vasilij Janovskij, o altri, come Anatolij Gejncel’man, che viveva in Italia e aveva con Küfferle contatti diretti. L’antologia era ormai completata e la revisione dei testi in fase molto avanzata, quando tutto si interruppe per la morte improvvisa di Küfferle. Vani furono i tentativi della moglie Giana Anguissola di collaborare alla revisione finale per procedere alla pubblicazione, che non si realizzò.

Pubblicazioni
R. Küfferle, Pollice riverso, Pontedera, Tip. A. Vallerini, 1920.
Leone Tolstoj maestro elementare, Roma, Istituto per l’Europa Orientale, 1929.
Il cavallo cosacco, Milano, La Prora, 1931
L’elemento drammatico nella vita e nelle opere di Puškin, "Rivista di letterature slave" 1931, № 1–3, pp. 155–169.
Le ospiti solari, Milano, La Prora, 1932.
Persone e personaggi, Milano, La Prora, 1934.
Fuochi costieri, Milano, La Prora, 1934.
Ex Russi, Milano, F.lli Treves, 1935.
Il pericolo: appunti di romanzo, Milano: Minerva, 1935.
Treno di notte, Milano, La Prora, 1935.
Disgelo. Poesie, Milano, I.T.E., 1936.
Tra gli scrittori dell’еmigrazione russa a Parigi, "Nuova Antologia" 1936,  Vol. 387, №1549, pp. 326–332.
Piccola biografia, Milano, La Prora, 1938.
Incontro con Sofia, Milano, Bocca, 1941.
I sogni, Milano, Bocca, 1942.
La Festa della dea Nerto: Mistero in un atto, Milano, Bocca, 1945.
Le Muse, Milano, Martello, 1945.
Canti spirituali, Milano. Bocca, 1946.
Poesie scelte, Milano-Roma, Bocca, 1954.
Кюфферле Р. Статьи о русской эмиграции / публ., пер., коммент. М.Г. Талалая // Диаспора. Новые материалы. Париж; СПб., 2007. № 9. C. 430–451.

Fonti archivistiche
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano. Archivio Rinaldo Küfferle.
Il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera. Archivio Generale.
Archivio Centrale dello Stato, Roma. PS. PolPol. B. 692. F. Kufferle Rinaldo.
Archivio Centrale dello Stato, Roma.PS. PolPol. B. 1495. F. Zoueff Vladimir.
РАИ, Rimskij archiv Ivanova

Bibliografia
F. Malcovati, La traduzione italiana de “L’uomo” di Ivanov, in Dalla forma allo spirito. Scritti in onore di Nina Kauchtschischwili, a cura di Rosanna Casari, Ugo Persi, Gian Piero Piretto, Milano, Guerini, 1989.
D. Ruffolo, Vjaceslav Ivanov – Rinaldo Küfferle: corrispondenza, in Archivio Russo-italiano I, Trento 1997, pp. 563–601.
Скандура К. Ринальдо Кюфферле, поэт и переводчик // Русские в Италии. Культурное наследие эмиграции. М. 2006, С. 354–360.
S. Mazzucchelli, La letteratura russa in Italia tra le due guerre: l’attività di traduttori e mediatori di cultura, "Europa Orientalis" 2006, pp. 37–60.
Маццуккелли С. Малоизвестные русско-итальянские писатели: Лия Неанова, Ринальдо Кюфферле и Осип Фелин // Беспокойные музы: К истории русско-итальянских отношений XVII-XX вв. Салерно, 2011  Т. II. C. 361–373.
F. Malcovati, Vjačeslav Ivanov e Rinaldo Küfferle. Alcune lettere inedite sulla traduzione di “L’Uomo”, in Donum homini universalis. Сборник статей в честь 70-летия Н.В. Котрелева. М.: ОГИ, 2011. C. 184–191.
«Un Dostoievski non è mai carta sprecata». Spunti di ricerca dalle carte di Rinaldo Küfferle, a cura di E. Garetto, Milano: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2016.

Link
E. Garetto, Rinaldo Küfferle, traduttore intrensigente, "Tradurre" 2016, n. 11 https://rivistatradurre.it/2016/11/rinaldo-kufferle-traduttore-intransigente/
M.P. Pagani, Rinaldo Küfferle e il mito di d’Annunzio, Enthymema. 2014. X http://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/viewFile/3943/4246


Elda Garetto
Scheda aggiornata al 18 giugno 2020



La traduzione di Boris Godunov su "Comoedia" (1925).



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