Russi in Italia

Dmitrij Sergeevič Merežkovskij


Luogo e data di nascita: Pietroburgo, 2 (14).8.1865
Luogo e data di morte: Parigi 7.12.1941
Professione: poeta, scrittore, critico, pensatore

È tra i più significativi rappresentanti della vita letteraria russa di fine ‘800 e inizio ‘900. Sposa nel 1889 Zinaida Gippius e il loro appartamento pietroburghese diviene tra il 1890 e il 1918 luogo di incontro dell'intelligencija letteraria e filosofica. Plaude la rivoluzione di febbraio 1917, mentre percepisce quella di ottobre come una controrivoluzione e nel dicembre 1919, insieme alla moglie, lascia Pietrogrado per recarsi a Varsavia (vi rimane alcuni mesi) e poi trasferirsi definitivamente a Parigi.
La sua presenza in Italia è testimoniata in periodi cronologicamente distanti, legati ai suoi studi su Leonardo da Vinci (alla fine del XIX secolo) e su Dante (anni Trenta del XX secolo).
Nel primo viaggio (primavera 1891) insieme alla moglie visita Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Capri, e sulla via del ritorno passa per Roma. Secondo Gippius, già in questa occasione l'Italia gli ispira l'idea del romanzo su Leonardo da Vinci che pubblicherà nel 1901. Nella primavera seguente la coppia torna in Italia per breve tempo e quello stesso anno il poeta pubblica la raccolta Simboli (Simvoly, Sankt-Peterburg, Suvorin, 1892) ,che comprende anche il poema La leggenda di Francesco d'Assisi (Legenda o Franciske Assizskom) e altri versi del ciclo Canti e leggende (Pesni i legendy) come Mark Avrelij e Kolizej.
Nel 1896 ritorna con la moglie in Italia per raccogliere materiale su Leonardo da Vinci, visita Firenze, Roma e Napoli, per poi ripercorrere sulle orme dell’artista l’itinerario seguito da Leonardo insieme a Francesco I: Faenza, Forlì e Senigallia. In una lettera all'amico Petr Percov da Firenze racconta di aver visitato Vinci e di aver passeggiato nei luoghi in cui Leonardo “per la prima volta aveva visto il mondo di Dio”; narra di aver conosciuto a Firenze lo storico e scienziato Gustavo Uzielli (1839-1911) cui ha fatto visita nella sua villa sulla strada per piazzale Michelangelo, da cui si gode la vista di tutta la città: :
"Firenze, piccola, di colore omogeneo, grigio-scuro, sotto la nebbia color ametista del sole sembrava non una città, cioè un agglomerato di case separate, ma un unico essere vivente. Fine e leggera, a malapena distinguibile e ugualmente grigia, si ergeva la torre di Palazzo Vecchio. Non c'era nessuna macchia chiara, da nessuna parte risplendeva l'oro di una croce"  (lettera a P.P. Percov del 6 aprile 1896).

Di lì il poeta guarda in direzione di Vinci, che visiterà con la moglie il giorno dopo. Arrivano in treno a Empoli e proseguono in carrozza fino al paesino. Racconta della frazione di Anchiano, luogo di nascita di Leonardo, dove era rimasta ormai solo la casa in cui lui era venuto al mondo e della salita sul monte Albano (Selenie Vinči, «Cosmopolis» 1897, n. 1, pp. 94-100).

Il percorso sulle tracce di Leonardo è ripetuto anche in compagnia di Uzielli, autore di numerosi lavori sull’artista che serviranno a Merežkovskij per la stesura del suo libro. Al ritorno passano per Firenze, Mantova e Milano, dove vanno a vedere l’affresco leopardiano dell’Ultima cena. L’ultima tappa del viaggio è il castello di Amboise nella valle della Loira, dove Leonardo è morto. A giugno rientrano in Russia.

In questi anni l’amore per l’Italia ispira a Merežkovskij una serie di novelle sulla cultura rinascimentale italiana ed europea, raccolte nel libro Ljubov' silnee smerti. Mikel-Anželo. Svjatoj satir. Nauka ljubvi. Dve ital’janskie novelly XV veka. Chronika XVI veka. Florentinskaja legenda (Moskva, Skorpion, 1902). Tra tutte le città italiane quella che più attira lo scrittore è comunque Firenze:

"non riesco a pensare ad altro che a Firenze. Ne sono  innamorato come di una donna, e non è forse davvero una donna, una Monna Lisa? (....) So che Venezia è incantevole, ma amo più Firenze, perché mi appare bella. È grigia, scura e molto semplice e indispensabile. Venezia potrebbe anche non esserci, ma che ne sarebbe di noi, se non ci fosse Firenze?" (lettera a Percov del 20 settembre 1897).


Firenze in un disegno di Andrej Beloborodov

La città toscana è spesso confrontata con il capoluogo veneto: "Venezia è bella, è come il sorriso di una bella donna, ma oltre alle labbra ci sono molte altre cose altrettanto belle e non si può conoscere davvero una donna baciandola solo sulle labbra" (lettera a Percov del 19.12.1897). La conoscenza e l'interesse di Merežkovskij per l'Italia non si limita a queste due città: preparandosi al viaggio a Roma e in Sicilia che compirà nella primavera 1898 scrive a Percov:

"in verità, sarò ebbro di gioia nonostante tutte le mie pene (Dio solo sa quante ne ho), quando vedrò di nuovo Roma. E il mare, il mare! E i templi di Girgenti, che non sono peggiori del Partenone! Accadrà davvero? Ancora non ci credo. No, voi non amate Roma perché la vedete, noi l'amiamo non vedendola" (lettera a P.P. Percov del 19 dicembre 1897).

Nel 1898 dopo la sosta a Roma i coniugi trascorrono per la prima volta un mese a Taormina, risiedendo a villa Guardiola. Nel dicembre 1899 tornano nuovamente a Roma. Dall'appartamento in via Porta Pinciana Merežkovskij scrive all'amico: "sono sospeso come ad un filo sull'abisso, da un momento all'altro il filo si strapperà e volerò non più su Roma, centro del mondo di qui, ma in un'altra Roma, centro di tutti i mondi". Nel gennaio 1900 tornano a Taormina: "qui si sta sorprendentemente bene, mi sono così abituato a questo paesaggio pittoresco che non ci faccio più caso, godo solo del sole, del mare, del cielo, della neve sull'Etna e dei fiori" (lettera a Percov del 9 marzo 1900). Visitano Siracusa -

"avete visto l'Etna da Siracusa? È tutto rosa, inverosimilmente rosa (tra il rosa e il giallo, come la panna che fanno in campagna!). Come si sta bene qui. C'è profumo di menta, assenzio e mare, iodio, sale, alghe essiccate al sole" (lettera a Percov del 20 aprile 1900) -

poi dopo una sosta a Girgenti e Palermo, rientrano a Firenze, dove soggiornano fino a maggio, quando partono per la Germania.

Merezkovskij torna in Italia nel maggio 1932, quando tiene il 16 maggio una lezione su Leonardo a Palazzo vecchio a Firenze su invito del giornalista Enrico Barfucci (1889-1966). Qui alloggiano nello stesso albergo di Georgij Lukomskij. Tra il 1932 e il 1937 il poeta è spesso in Italia e  stringe rapporti con vari esponenti dell’emigrazione russa: Vjačeslav Ivanov, Andrej Beloborodov, Tat’jana Varšer, Tat’jana Suchotina-Tolstaja, Marija-Roza Radzivill, ed anche con lo slavista Ettore Lo Gatto.

La difficile crisi economica che investe la Francia spinge Merežkovskij a cercare nuovi editori all’estero e l’appoggio di intellettuali italiani, tra cui il teologo Ernesto Buonaiuti (1881-1946), il pedagista Ernesto Codignola (1885-1965), il germanista Guido Manacorda (1879-1965). Tra il 1930 e il 1934 è in corrispondenza con l’editore Enrico Bemporad (1868-1944), presso cui pubblica alcuni dei suoi libri. Nel 1934, tramite Bemporad, invia a Mussolini una copia dell’edizione italiana di Gesù sconosciuto con dedica e una lettera personale in cui chiede di potersi trasferire in Italia. Mussolini gli accorda sostegno economico e su questa promessa il poeta torna a Roma nel novembre dello stesso anno (tra il 1934 e il 1937 scrive a Mussolini 5 lettere). Il 4 dicembre 1934 è ricevuto a Palazzo Venezia. Durante il colloquio parla di un libro su Francesco d’Assisi e di un progetto su Dante Alighieri; Mussolini, interessato, gli concede un sussidio grazie al quale può tornare in Italia nel 1935 e nella primavera del 1936. Invitato dunque dallo stesso governo italiano, lo scrittore incontra di nuovo Mussolini  il 30 aprile e l’11 giugno 1936. Mussolini mette a disposizione dei coniugi un’automobile della prefettura perché possano visitare i luoghi legati alla vita di Dante.

Tra il 1936 e il 1937 Merežkovskij e Gippius vivono a Firenze, hanno rapporti con la famiglia del pittore Nikolaj Lochov, con Nikolaj Ottokar; rivedono Giovanni Papini, conosciuto a Parigi nel 1929. Merežkovskij lavora intensamente al volume su Dante dall’estate all’ottobre 1936 (risiede tra Firenze e Roncigliano), poi si reca a Roma nella vana speranza di incontrare di nuovo Mussolini. Torna quindi a Parigi.
L’ultimo viaggio in Italia risale a giugno 1937. Stavolta il poeta raccoglie materiale su Santa Teresa di Lisieux e si reca spesso ai piedi del Gianicolo in una casetta, in cui la santa aveva vissuto per alcuni giorni quando era venuta in visita dal Pontefice (vi si reca anche con Ivanov). Trascorsa l’estate a Rocca di Papa, vicino Roma, persa la speranza di finanziamenti per la pubblicazione dei loro libri, a ottobre i coniugi tornano definitivamente a Parigi.

Il libro su Dante uscirà nel 1938 nella traduzione di R. Küfferle per l'editore Zanichelli di Bologna.
Nel 1936 lo scrittore progetta anche di scrivere la sceneggiatura per due film tratti dai suoi lavori su Leonardo e Dante e lo accenna in una lettera di novembre a Mussolini che avrebbe dovuto essergli recapitata tramite l’allora Ministro degli Esteri Luigi Vidau (Mussolini aveva in quel periodo interrotto le udienze e non vi era speranza di poterlo incontrare). Per quel che riguarda il film su Leonardo, Luigi Freddi (1895-1977), presidente dell’Ente Nazionale Industrie Cinematografiche, gli comunica che non sarà facile trovare un produttore. Nel frattempo lavora alla sceneggiatura del film su Dante e, stando a quanto scrive a Vladimir Zlobin il 15 ottobre 1937, la consegna a Vidau insieme ad una lettera per Mussolini. Il film non verrà mai realizzato e il testo della sceneggiatura è stato pubblicato solo nel 1990 a New York.

Pubblicazioni (relative al periodo dell'emigrazione)
Roždenie bogov. Tutankamon na Krite, «Severnaja zvezda», 1924, nn. 21-22; edizione separata Praga 1925.
Messija, «Severnaja zvezda», 1926, nn. 26-27; 1927, nn. 30-32; in edizione separata Paris 1928, questi due romanzi costituiscono un ciclo.
Tajna Trech. Egipet i Vavilon, «Okno», kn. 1-2, Paris 1923; in edizione separata Praga 1925.
Tajna Zapada. Atlantida - Evropa, Belgrad 1930.
Napoleon, Belgrad 1929.
Iisus Neizvestnyj, Belgrad 1932-34.
Pavel - Avgustin, Berlin 1936.
Francisk Assizskij, Berlin 1938.
Žanna d'Ark, Berlin 1938. Questi ultimi tre libri formano la trilogia Lica svjatych ot Iisusa k nam.
Dante, Bruxelles 1939.
Ispanskie mistiki. Sv. Tereza Iisusa,«Vozroždenie», 1959, nn. 92-93.
Sv. Ioann Kresta, «Novyj Žurnal», 1961, nn. 64-65; 1962, n. 69.
Malen'kaja Tereza, Ann Arbor 1984. Questi ultimi tre libri sono stati pubblicati insieme sotto il titolo Ispanskie mistiki a Bruxelles nel 1988.
Reformatory. Ljuter, Kal'vin, Paskal', Bruxelles 1990.
Dante - Boris Godunov. Kinoscenarii, New York 1990.


Merežkovskij all'inizio del Novecento in un ritratto di Il'ja Repin


Opere tradotte in italiano
La morte degli dei (Giuliano Imperatore),  Cassino, Pantheon, s.d.
Il tramonto degli dei: romanzo storico dei tempi di Giuliano l'Apostata, Milano, Baldini Castoldi, 1901.
La morte degli dei: Il romanzo di Giuliano l'apostata, (trad. di Nina Romanowsky, autorizzata dall'autore), Milano, F.lli Treves, 1901; ristampa 1905.
La resurrezione degli Dei: il romanzo di Leonardo da Vinci (traduzione dal russo di Nina Romanowsky, autorizzata dall'autore), Milano, F.lli Treves, 1901; ristampe 1908, 1926, 1927, 1929, 1930.
Pietro il grande, Roma, Società editrice Laziale, 1905.
Giuseppe Pilsudski (trad. autorizzata dal russo), Milano, Agenzia di stampa Polpresse 1921.
La morte di Paolo I: dramma in cinque atti (prima traduzione italiana dall'originale russo, con introduzione della duchessa D'Andria Capece-Latro), Milano, R. Caddeo, 1921.
La nascita degli dei: Tutankamen in Creta (trad. di N. Romanowsky), Milano, F. lli Treves,  1925; ristampa Milano, Garzanti,  1948.
1. Akhanaton gioia del sole, Milano, F.lli Treves, 1927; ristampe 1928, 1938.
2. L'ombra di colui che viene, Milano, F.lli Treves, 1928; ristampa 1938.
Pietro il grande, dominatore della Russia, Firenze, G. Nerbini, 1929.
La congiura dei decabristi, Milano, Athena, 1931.
L'Anticristo: (Pietro e Alessio) (prima traduzione dall'originale russo di Anna Ruska con pagine introduttive di P. Kogan e notizie sull'autore), Torino, Slavia, 1932.
L'anticristo: Pietro e Alessio (trad. di Nina Romanowski), Milano, Corbaccio, 1932.
La morte degli dei: il romanzo di Giuliano l'apostata (trad. di Leo Gastovinski), Milano, Bietti, 1933.
L'anticristo (Pietro e Alessio) (trad. di M. Miro), Sesto San Giovanni, Barion, 1934.
Giuliano l'Apostata (la morte degli dei) (trad. di L. E. Zalapy), Sesto San Giovanni, Barion,  1932; ristampa 1934.
Napoleone: l'uomo, la sua vita e la sua storia (trad. di R. Olkienizkaia Naldi), Firenze, Bemporad, 1934; ristampe 1931, 1933, 1936, 1940, 1942, 1954, 1988.
Gesù sconosciuto (trad. di R. Poggioli), Firenze, R. Bemporad & figlio, 1933; ristampe 1934, 1937, 1943.
Il segreto di Alessandro I: lo zar dell'alba rivoluzionaria (trad. di R. Olkienzkaia Naldi),  Firenze, Bemporad, 1935.
Tre santi: Paolo, Agostino, Francesco d'Assisi, Milano, Mondadori, 1936.
Messia (trad. di N. Romanowsky), Milano, F.lli Treves, 1938.
L'Atlantide (trad. di R. Küfferle), Milano, Hoepli, 1937; ristampa 1941.
La missione di Gesù (trad. di R. Poggioli), Firenze, Marzocco, 1937; ristampa 1944.
Dante (trad. di R. Küfferle), Bologna, Zanichelli, 1938; ristampe 1939, 1940.
Pietro il Grande: romanzo storico (trad. di D. Cinti), Milano, Sonzogno, 1939; ristampa 1959.
Il romanzo di Leonardo da Vinci: la rinascita degli dei (trad. di M. Racovska e L. G. Tenconi), Sesto San Giovanni, Barion, 1941.
Tolstoj e Dostoievskij: vita creazione religione (trad. di A. Polledro), Bari, Laterza, 1938; ristampe 1947, 1948, 1982.
Cristo e anticristo: trilogia (trad. di M. Visetti), Milano, Fasani, 1945.
Morte e resurrezione (trad. di C. Francovich), Firenze, Marzocco, 1948.
La rinascita degli dei, ovvero Leonardo da Vinci (trad. di M. Rakovska e L. G. Tenconi),  Milano, Rizzoli, 1953.
Il mistero del comunismo russo (trad. di J. Chuzeville e S. Cossu), Roma, NEMI, 1963.
Leonardo: la resurrezione degli dei, Milano, A. Martello, 1954; ristampe 1971, 1982.
Tre santi: Paolo, Agostino, Francesco d'Assisi, Milano, Club degli editori, 1960.
L'Atlantide, Genova, F.lli Melita, 1987.
Francesco d'Assisi (pref. di Pier Cesare Bori), Milano, Biblioteca Francescana, 1996.
Leonardo da Vinci (trad. di M. Visetti), Firenze, Giunti, 1998; ristampa 2005.
Atlantide e i suoi misteri, Santarcangelo di Romagna: RL, 2010.
La morte degli dei: Giuliano l’Apostata / cura e trad. di L.V. Nadai, Roma: Castelvecchi, 2014.


Archivi

Archivio Centrale dello Stato, Roma. Segreteria Particolare del Duce, Udienze, b. 3116; b. 3123; b. 3124.

Archivio Centrale dello Stato, Roma. Segreteria Particolare del Duce, Carteggio Ordinario, f. 509.230, Casa editrice Bemporad.

ACS. PS. PolPol. B. 835. F. Mieriescskowski.

АSMAE. Minculpop. B. 596. F. Mereskowski Demetrio «Dante e noi».

Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze. Fondo Enrico Barfucci Sezione Manoscritti. C. Vari 533,48 Merezkovskij Dimitrij.

Archivio Storico Giunti, Firenze. Fondo Bemporad. 87.7 Merejkovskij Dimitri e Poggioli Renato.

Fondazione Primo Conti, Fiesole (FI). Archivio Papini. FC/AP LII C. 2061 Merezkovski Dmitrij.

Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano. F. Küfferle Rinaldo.


Bibliografia

Merejskowsky parla su Leonardo in Palazzo Vecchio, “La Nazionale”, 17.5.1932.

Mereskowsky all’Unione Intellettuale, “La Nazionale”, 20.5.1932.

R. Naldi, Zinaida Hippius a Firenze, “L’Illustrazione Toscana e dell’Etruria”, X, 1932.

T. Varšer, O prebyvanii D. S. Merežkovskogo v Rime, uspech chudožnika Beloborodova, zatichšej ital’janskoj stolice i frize Rostovceva (Pis'mo iz Rima), “Segodnja”, 11.1.1935.

L’ammirazione per il Duce e per l’Italia dello scrittore russo Merezkowski, “Corriere della Sera”, 21.02.1936.

Il Sindacato Romano degli Autori in onore di Demetrio Merezhkowski, “Il Messaggero”, 8.12.1936.

Merezkowski festeggiato del Sindacato autori e scrittori, “Corriere della Sera”, 8.12.1936.

E. Giovannetti, Conversando con Demetrio Merezkovski. La rinascita religiosa di Dante, “Il Giornale d’Italia”, 20.12.1936.

T. Pachmuss, Intellect and Ideas in Action: Selected Correspondence of Zinaida Hippius, München 1972.

T. Pachmuss, D.S. Merezhkovzky in Exile. The Master of the Genre of Biographie Romancé, New York; Bern; Frankfurt/M; Paris 1990.

Pis’ma D. S. Merežkovskogo k P. P. Percovu, a cura di M. Ju. Koreneva, “Russkaja literatura” 1991, n. 2, pp. 156-181; n. 3, pp. 132-159.
L. Ivanova, Vospominanija: kniga ob otce, Moskva 1992.
M.L. Dodero Costa, D. Merežkovskij: un'idea di Dante, “Europa Orientalis” 199, n. 1, pp. 185-192.

Pis’ma D. S. Merežkovskogo A. V. Amfiteatrovu, “Zvezda” 1995, n. 7, pp. 158-169.

Z. Gippius, Ital’janskij dnevnik, a cura di A. I. Serkov, “Novoe Literaturnoe Obozrenie” 1997, n. 27, pp. 237-251.

A.V. Lavrov, Merežkovskij, in Russkie pisateli 1800-1917, t. IV, Moskva 1999.

I. Vinokurova, Merežkovskij i Mussolini: k istorii vziamnootnošenij, “Voprosy literatury” 2001, n. 2, pp. 274-287.

T. Pachmuss, Stranicy iz prošlogo: Iz perepiski Zinaidy Gippius, Frankfurt a. M.-Berlin 2003.

V. E. Bagno, Florencija v perepiske i esseistike D. S. Merežkovskogo i P. P. Percova, in Russkaja poezija Serebrjanogo veka i romanskij mir, SPb. 2005, pp. 59-67.

V. V. Polonskij D. S.  Merežkovskij, pisatel’ i politik, in Vestnik istorii literatury iskusstva, t. V, Moskva 2008, pp. 353-364.

G. Giuliano I russi alla "corte" di Mussolini, in Archivio Russo-Italiano V. Russi in Italia, Salerno 2008, pp. 303-323.
Ю. В. Зобнин, Дмитрий Мережковский: жизнь и деяния. М.: Молодая гвардия, 2008.
Д. С. Мережковский: писатель — критик — мыслитель: Сборник статей / Ред.-сост. О. А. Коростелев, А. А. Холиков. М.: Изд-во «Дмитрий Сечин», Литфакт, 2018.

Link

Д.С. Мережковский: литератор, религиозный философ, социальный экспериментатор // Toronto Slavic Quarterly, Summer 2016, n. 57 http://sites.utoronto.ca/tsq/57/index57.shtml



Giuseppina Giuliano
Scheda aggiornata al 2 febbraio 2021


Articolo di Tat'jana Varšer sul soggiorno di D. Merežkovskij a Roma.



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