Solista del Teatro Mariinskij di Pietroburgo. Sorella del filosofo Lev Karsavin.
Nel 1904 studia danza in Italia, a Milano, con Caterina Beretta (1828–1911), che dirige dal 1902 il corpo di ballo del Teatro alla Scala, poi si perfezione a Pietroburgo con il coreografo Enrico Cecchetti (1850–1928). Nel 1909 entra nella troupe dei Balletti russi di Sergej Djagilev. La sua fama internazionale è legata soprattutto alle esibizioni nei balletti di Michail Fokin che la considera la sua interprete ideale: Petruška, L’uccello di fuoco, Il padiglione di Armida, Carnaval) I suoi duetti con Vaclav Nižinskij costituiscono il clou delle stagioni parigine dei Balletti russi.
In occasione dei festeggiamenti per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia nel febbraio 1911 debutta a Milano alla Scala e in maggio a Roma al Teatro Costanzi. Per la prima volta il pubblico italiano può assistere alle esibizioni delle più famose interpreti della troupe - Ida Rubinštejn, Ol’ga Preobraženskaja, Bronislava Nižinskaja - ed ammirare le straordinarie scenografie di Leon Bakst, Aleksandr Benua e Nikolaj Rerich (contemporaneamente i loro quadri sono in mostra all’Esposizione internazionale nel padiglione russo di Valle Giulia). Degli spettacoli romani di Karsavina e Fokin scrive anche Vladimir Zabugin in “Nuova Antologia”, sottolineando il ruolo della mimica nelle loro esibizioni. Nel tempo libero Karsavina visita Roma insieme al fratello Lev, qui in visita di studio, fa loro da guida Aleksandr Benua.
Nel 1917 sposa il diplomatico inglese Henry Bruce (1880–1951), da 1918 si stabilisce in Francia, dove continua a collaborare con Djagilev e i Balletti russi; tuttavia le messinscena di Leonid Mjasin non le sono congeniali. Nel 1929 si trasferisce in Inghilterra, danza per due anni con la compagnia “Rambert Dance Company”, poi decide di abbandonare le scene e dedicarsi all’insegnamento. Nel 1930-1935 è vicepresidente dell’Accademia di danza inglese. Nel 1930 escono a Londra le sue memorie: Theatre Street: The Reminiscences of Tamara Karsavina.
Pubblicazioni
Karsavina T. Theatre Street: The Reminiscences of Tamara Karsavina. London: Heinemann, 1930 (рус. пер.: Театральная улица. Воспоминания. Л.: Искусство, 1971; М.: Центрполиграф, 2010).
Archivi
Civico museo teatrale "Carlo Schmidt", Trieste. Fondo del barone Georges de Chapovalenko.
Bibliografia
Zabughin V. La nuova arte mimica russa. Al Costanzi di Roma // Nuova Antologia. 1911. Vol. 154. № 949. Р. 92–98.
Gatti C. Il teatro alla Scala nella storia e nell’arte (1778–1963). Cronologia completa degli spettacoli e dei concerti / a cura di G. Tintori. Milano: Ricordi, 1964.
Сергей Дягилев и русское искусство: Статьи, открытые письма, интервью. Переписка. Современники о Д ягилеве: В 2 т. М.: Изобразительное искусство, 1982.
Omaggio a Sergej Djagilev. I Ballets russes (1909–1929) cent’anni dopo / a cura di D. Rizzi e P. Veroli. Salerno, 2011.
Piccolo L. Il balletto russo sulla scena romana degli anni ’20 // Europa Orientalis 2009, pp. 271-297. http://www.europaorientalis.it/uploads/files/2009/12.%20piccolo.pdf
Link
xoomer.alice.it/lillial2004/Karsavina.htm
Laura Piccolo
19 maggio 2020
Tamara Karsavina in una foto del 1911 del fotografo inglese E. O. Hoppe (1878-1972).
http://www.eohoppe.com/assets/galleries/portraits/9t.jpg