Nel 1893 termina il ginnasio privato di K. Mai di Pietroburgo, si iscrive alla Facoltà di giurisprudenza e contemporaneamente all'Accademia di belle arti (è allievo di Čistjakov e Kuindži), che termina nel 1898. In questi anni esegue per la principessa Teniševa alcuni lavori a Talaškino, dove tornerà tra il 1910 e il 1914 per realizzare gli affreschi della chiesa del paese.
Nel 1900 perfeziona la sua tecnica pittorica a Parigi. Nel 1901 sposa Elena Ivanovna Šapošnikova e diventa segretario della società "Obščestvo pooščrenija chudožestv". Tornato in patria, mosso da interesse archeologico, visita tra il 1903 e il 1904 diverse antiche città russe, che diventeranno un soggetto ricorrente dei suoi dipinti.
Nel 1906 espone alla Mostra d'arte russa di Djagilev al "Salon d'Automne" di Parigi e partecipa, presentando sue opere, alle mostre di gruppi artistici come "Mir iskusstva" (di cui diventa presidente nel 1910), "Sovremennoe iskusstvo", "Sojuz russkich chudožnikov". Tra il 1906 e il 1914 realizza anche affreschi e mosaici in chiese russe e ucraine. Nello stesso periodo lavora come scenografo per i teatri di diverse città: Mosca, Pietroburgo, Londra, Parigi – attività che continuerà anche in seguito, disegnando le scenografie per opere e balletti di grandi teatri europei e americani. Una delle sue più rilevanti realizzazioni sono i disegni dei costumi per il balletto di Stravinskij
Le Sacre du Printemps, realizzato da Djagilev
nel 1913.
Grazie alla sua conoscenza e interesse per l'arte indiana promuove la costruzione del tempio buddista di Pietroburgo, costruito tra il 1909 e il 1915 dall'architetto Baranovskij. Coltiva anche interessi letterari, condividendo in particolare con il gruppo simbolista di Belyj, Blok e Brjusov una tendenza alla coloritura espressiva e all'allegorismo immaginativo.
Tra il 1916 e il 1918 per motivi di salute vive con la famiglia in Finlandia. Inizia ad esporre in Svezia, Finlandia e Danimarca. Nel 1920 si trasferisce in America, invitato dal direttore dell'Art Institute di Chicago. Espone per tutto il paese e riscuote un successo tale che viene fondato a New York un museo a lui intitolato. In America è protagonista di numerose iniziative, come la fondazione del New York Institute of Arts e del centro artistico Cor Ardens di Chicago.
Attratto dal mondo orientale, negli anni Venti organizza una spedizione in India, dove arriva nel 1923; visita diverse città e luoghi caratteristici (l'Himalaya) che gli servono ancora una volta da fonte di ispirazione. Dopo un breve ritorno in America nel 1924, nel 1925 parte nuovamente per l'India per visitare i luoghi, in cui non era ancora stato. Nel 1926 attraverso il Tibet entra in Unione Sovietica arrivando fino a Mosca. Con il permesso del governo sovietico inizia una nuova spedizione sull'Altaj fino ad arrivare in Mongolia. Nel 1928 si trasferisce con la famiglia in India, a Kulu, per poi ripartire l'anno seguente per l'Europa e per l'America. La sua patria permanente rimane però l'India, dove morirà.
Presenza in ItaliaLa sua prima presenza in Italia risale al 1907, quando alcuni suoi dipinti sono esposti alla VII Esposizione internazionale d'arte di Venezia, Commissario generale Sergej Djagilev, nella XXXI Sala russa: espone Città antica, Gli slavi in riva al Dnepr (pastello), Combattimento. La stampa dell'epoca nota subito il giovane artista:
Sono altresì da rammentare, fra i rappresentanti dell'indirizzo nazionalista, il paesista Konstantin Bogaievsky, con una scena notturna di fattura alquanto arida, ed il giovane Nikolai Röhrich, che ama mettere in scena le antiche e leggendarie genti slave in pannelli di spiccato carattere decorativo, come ad esempio il Combattimento navale, dalle tinte piatte, basse di tono e di contenuta violenza, dal sommario disegno stilizzato e di un'invenzione epicamente fantasiosa (Vittorio Pica, L'arte mondiale alla VII Esposizione di Venezia, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, 1907, p. 138).
Altre sue opere sono presentate alla LXXX Esposizione internazionale di Roma nel 1910 e alla XI Esposizione internazionale d'arte di Venezia nel 1914, dove nel Padiglione della Russia vengono presentati i quadri: L'ultimo angelo, Terra lontana (di proprietà della sig. Kamenskaja), Paesaggio nordico (di proprietà di G. B. Sleptiov).
Nel 1923 viene a Roma accompagnato dalla moglie Elena Šapošnikova, e dai figli, Svjatoslav e Georgij, per vedere i suoi quadri esposti alla Galleria nazionale e acquistati dal governo italiano durante l'Esposizione internazionale di Roma del 1911.
Disegni per il teatro
Scenografie per
Tri volchva di
Nikolaj Evreinov, Starinnyj teatr, Pietroburgo 1907
Scenografie per
Sneguročka di Rimskij-Korsakov, Opéra Comique, Paris 1908
Costumi per
Knjaz' Igor' di Borodin per la compagnia di Djagilev, Théâtre du Châtelet, Paris 1909
Scenografie per
Pskovitjanka di Rimskij-Korsakov per la compagnia di Djagilev, Théâtre du Châtelet, Paris 1909
Scenografie per
Peer Gynt di Ibsen al Teatro d'Arte di Mosca (MChAT), 1912
Scenografie per
Fuente ovejuna di Lope de Vega, Starinnyj teatr, Pietroburgo 1912
Scenografie per
Le Sacre du Printemps di
Igor' Stravinskij per la compagnia di Djagilev, Théâtre des Champs-Elysées, Paris 1913
Scenografie per
Soeur Béatrice di Maeterlink, Teatr muzykal'noj dramy, Pietrogrado 1914
Scenografie per
Knjaz' Igor' di Borodin, Royal Opera, London 1914
Scenografie per
Noč' na Lysoj gore di Mussorgskij, 1916
Scenografie per
Skazka o car'e Saltane di Rimskij-Korsakov, Covent Garden, London 1919
Scenografie per
Sadko di Rimskij-Korsakov, Royal Opera, London 1920
Scenografie per
Sneguročka, Chicago Opera House, 1922.
Pubblicazioni
Talaškino. Izdelenija masterskich M. K. Teniševoj, SPb 1905.
Pis'mena. Stichi, Moskva 1974.
Iz literaturnogo nasledija, Moskva 1974.
Izbrannoe, Moskva 1979.
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1923 A16, b. 38, f. 2089, Roerich Nicola.