Russi in Italia

Savelij Abramovič Sorin


Luogo e data di nascita: Polock (oggi Bielorussia), 14 (26) febbraio 1878
Luogo e data di morte: New York, 22 novembre 1953
Professione: pittore

Figlio di un sarto ebreo e di una settaria del gruppo dei molocani, Sorin studia alla Scuola pittorica di Odessa con Kirjak Kostandi, successivamente dal 1899 all'Accademia imperiale di Belle Arti (Imperatorskaja Akademija Chudožestv) di San Pietroburgo con Il'ja Repin. Nel 1907 per il quadro Attimo ispirato (Vdochnovennaja minuta) raffigurante l'attrice Eleonora Duse durante una recita ottiene il titolo di pittore e un periodo di studio all'estero; nel 1908-1910 soggiorna in Olanda, Francia e Italia. Ben presto si afferma come ritrattista e dipinge i ritratti dei maggiori rappresentanti del mondo letterario e pittorico russo: lo scrittore Maksim Gor'kij (1902), il baritono Fedor Šaljapin, la danzatrice Tamara Karsavina nel ruolo di Silphide (1910), il principe Sergej Volkonskij (1915) e molti altri.
Nel 1911 a Roma partecipa all'Esposizione internazionale, organizzata per il Cinquantenario dell'unità d'Italia, ed espone nel padiglione russo di Valle Giulia il ritratto di Tamara Karsavina.
Nel 1917-1918 vive a Jalta, si lega d'amicizia con Sergej Sudejkin e con lui nel 1919 si trasferisce a Tiflis, dove conosce Grigorij Šiltjan. Nel maggio 1920 emigra da Batum in Francia (Marsiglia, poi Parigi). Nella capitale francese continua il suo lavoro di ritrattista, dedicandosi ai ritratti di personalità emigrate: il regista Nikolaj Evreinov, il pittore e memorialista Aleksandr Benua, i ballerini Michail Fokin e Anna Pavlova, il filosofo Lev Šestov, la scrittrice Nadežda Teffi, ecc. Posano per lui anche i membri della famiglia reale inglese (si conserva a Clarendon House un ritratto della principessa Elisabetta prima dell'incoronazione). Negli anni Venti e Trenta espone i suoi lavori Salon d’automne di Parigi (1922-1923), all’Esposizione internazionale di Pittsburgh (1923-1924), al Salon des Tuileries (1926-1930), ma anche a Londra, Washington, Chicago, New York. Passa i suoi ultimi anni in America, a New York, dove trasferisce durante la Seconda guerra mondiale.

Bibliografia
Nel cinquantenario dell’Unità d’Italia // Il Messaggero. 12.5.1911.
Львов Л. Русское искусство за границей: Портреты С. Сорина // Иллюстрированная Россия. 1927. № 34. С. 16–1.
Sciltian G. Mia avventura. Milano: Rizzoli, 1963.
Боулт Дж. Савелий Сорин в Крыму и Закавказье в 1917–1919 годах // Евреи в культуре русского зарубежья, 1919–1939 / сост. М. Пархомовский. Иерусалим, 1993. Т. 2. С. 493–506.
d'Amelia A. Artisti russi a Roma // Archivio russo-italiano V. Salerno, Collana di Europa Orientalis, 2011, pp. 13-64.

Nella foto Savelij Sorin, Autoritratto (1936)

Antonella d'Amelia
20 aprile 2020


Ritratto di Fedor Šaljapin (1930)



Ritratto di Anna Pavlova (anni Venti)



Ritratto del principe Sergej Volkonskij (1915)



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