Anna Matveevna Pavlova
Luogo e data di nascita: San Pietroburgo, 31 gennaio (12 febbraio) 1881
Luogo e data di morte: Aja (Olanda), 23 gennaio 1931
Professione: danzatrice
Si forma alla scuola di danza di San Pietroburgo, segue a Milano i corsi di Caterina Beretta e privatamente le lezioni del grande maestro di ballo italiano Enrico Cecchetti. Ammessa alla scuola imperiale di ballo del Teatro Marijnskij nel 1891, vi debutta nel 1899 nel "Pas des aimées" del balletto
La Fille du Pharaon, nel 1902 è promossa seconda solista, nel 1903 prima solista, nel 1905 ballerina e nel 1906 prima ballerina. L'anno dopo comincia ad esibirsi all'estero. Danza nei Balletti Russi di
Sergej Djagilev nel 1909, 1910 e 1911, ma li abbandona per continuare a esibirsi al Marijnskij, e poi nella compagnia che fonda col marito
Victor Dandré. Le sue
tournées in tutto il mondo (America del Nord 1914-15; America del Sud 1917-19; Giappone 1922; Africa, Australia, Nuova Zelanda 1925-26), con le sue interpretazioni straordinariamente vibranti (tra cui
La morte del cigno, su coreografia di
Michail Fokin), impongono un modo di danzare disincarnato e assieme ardente che è visto come la perfetta realizzazione dei propositi estetici della danza classico-accademica e che la rende leggenda ben prima della sua morte.
Pavlova è in Italia nel 1903, quando si reca a Milano assieme alla compagna di studi Vera Trefilova per seguire alcune classi con Beretta, che insegnava a quei tempi alla Scuola di ballo del
Teatro alla Scala. Per lo stesso motivo torna tre anni dopo, e infine è a Salsomaggiore per un breve periodo di vacanza nel 1924.
La sua unica
tournée italiana si svolge dal 30 marzo al 9 maggio 1928: Pavlova si presenta col suo partner Laurent Novikov, il suo maestro di ballo Michail Pjanovskij, i primi solisti Aubrey Hitchins, Harcourt Algeranov, Nikolaj Sergeev, Nina Kirsanova, Cleo Nordi, Hilda Butsova e Cecil Mather, nonché circa 60 ballerini. La
tournée tocca prima Milano, poi Genova, Torino, Venezia, Trieste e Bologna. Riscuote un successo strepitoso ovunque, e particolarmente al Teatro Lirico di Milano, dove Cecchetti (che sarebbe morto di lì a poco) si presenta sul palcoscenico con lei. È omaggiata anche con una medaglia d'oro della casa editrice musicale Suvini e Zerboni. La
tournée si conclude a Roma, dove un breve servizio filmato (che la riprende in alcune sequenze dell'assolo
Rondino) viene trasmesso in uno dei primi cinegiornali dell'Istituto Luce.
Nota curiosa: Oleg Kerenskij nella monografia
Anna Pavlova (London: Hamilton, 1973) afferma che la ballerina era figlia naturale del banchiere ebreo
Lazar’ Poljakov e cita i ricordi del figlio
Vladimir Poljakov; questa affermazione è confermata dall'impresario americano di Anna Pavlova, Sol Jurok (pseudonimo di Solomon Izraelevič Gurkov; 1888-1974) nel suo libro di
memorie (S. Hurok,
Impresario.
A Memory. London: Macdonald, 1947).
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1922 A11, b. 11, f. 4, Dandre Victor.
Centro Studi Vjačeslav Ivanov, Archivio Andrej Beloborodov (Materiali su Anna Pavlova).
Fondazione Giorgio Cini, Archivio Angelo e Olga Signorelli.
Fondazione Teatro alla Scala, Archivio della Biblioteca Livia Simoni, Collezione Autografi e Collezione Fotografie.
Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Archivio generale.
Bibliografia
André Levinson, Anna Pavlova, Paris, Griébine & Vishgnak, 1928.
Valerien Svetlov, Anna Pavlova, Paris, De Brunoff, 1922.
V. Svetlov, Anna Pavlova // Russia. 1933. № 1. P. 53–57.
Красовская В.М. Анна Павлова: Страницы жизни русской танцовщицы. Л.; М.: Искусство, 1964.
John and Roberta Lazzarini, Pavlova. Repertoire of a Legend, New York, Schirmer, 1980.
Keith Money, Anna Pavlova. Her Life and Art, New York, Knopf, 1982.
Paola Torrani, "La tournée italiana di Anna Pavlova: 30 marzo-9 maggio 1928", in 1900-1950: Alla ricerca dell'Ottocento perduto, a cura di José Sasportes e Patrizia Veroli, Quaderno n. 2 de La "Danza Italiana", Roma, Bulzoni, 1999, pp. 143-165.
Дандре В. Анна Павлова: Жизнь и легенда. М.: Вита Нова, 2003.
Альджеранов Х. Анна Павлова: Десять лет из жизни звезды русского балета М.: Центрполиграф, 2006.
Левинсон А. Старый и новый балет. Мастера балета. С.-Пб.: Лань; Планета музыки, 2008.
Pritchard J. Anna Pavlova: 20th century ballerina. London: Booth-Clibborn Editions, 2012.
Русское присутствие в Италии в первой половине ХХ века: энциклопедия / ред.-сост. А. д’Амелия, Д. Рицци. Москва : Политическая энциклопедия, 2019.
Patrizia Veroli
Scheda aggiornata il 20 giugno 2020
Anna Pavlova, luglio 1920
www.liveinternet.ru/users/2717226/quotes/
Anna Pavlova in "Le Silfidi", 1908
http://xoomer.alice.it/lillial2004/AnnaPavlova.htm
V. Serov, Ritratto di Anna Pavlova nel balletto "La sylphide", 1909
spiritdance.narod.ru/goleizov.html
Anna Pavlova con il maestro Enrico Cecchetti
http://xoomer.virgilio.it/lillial2004/Cecchetti.htm
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