Russi in Italia

Studia all'Accademia di Belle Arti a San Pietroburgo che termina nel 1898. Dal 1910 vive in Italia, dove partecipa insieme all'architetto Vasilij Ščuko al progetto del padiglione russo di Torino per l'Esposizione universale organizzata in occasione del Cinquantenario dell'unità d'Italia (1911). Negli anni italiani è membro della colonia russa di Roma, frequenta la Biblioteca Gogol' e partecipa alle iniziative culturali della comunità russa: nel 1917 è tra gli organizzatori della Esposizione degli amatori e cultori di belle arti residenti a Roma, organizzata nei locali della biblioteca in via delle Colonnette, 27. L’Esposizione raccoglie oltre 100 opere di artisti russi e slavii, tra cui Grigorij Mal’cev, Ol’ga Barjatinskaja, Stepan Bakalovič, Lidia von Brunst, sposata all'architetto Armando Crivellucci, Boris Iofan, Natalija Gončarova e Michail Larionov, Konstantin Ketov, Ekaterina Barjanskaja. Subbotin vi espone alcuni paesaggi intimisti (Sul lago, Crepuscolo, Sera, Nel giardino, Natura morta, Finlandia, Crimea e Studio, riprodotto anche nel catalogo), quattro incisioni su linoleum (Inverno, Paesaggio, Nervi, Chiaro di luna) e due acqueforti (Portone di Lecce, Lecce e Firenze).

Nel 1914 è presente all'XI Biennale di Venezia, dove espone l'incisione su linoleum Nervi; nel febbraio 1921 espone alcuni suoi paesaggi in una collettiva della Casa d'arte Bragaglia.

Biblioteca Nazionale Centrale, Roma. Archivio della Biblioteca Gogol'.

Ojetti U. L’undicesima biennale veneziana. I russi // Corriere della Sera. 16.5.1914.

«...Скитаний пристань, Вечный Рим»: русская община в столице Италии (1900–1940): Каталог выставки. Салерно, 2011.

д’Амелия А. Русские художники в Риме в начале XX века: от Международной выставки до авангарда // Персонажи в поисках автора. Москва, Русский путь, 2011. С. 13–46.

Бертеле М. Открытие российского павильона на Международной художественной выставке в Венеции в 1914 г. // Там же. С. 47– 58.

Antonella d'Amelia

Studio di paesaggio. Olio