Russi in Italia

Konstantin Aleksandrovič Veščilov


Luogo e data di nascita: San Pietroburgo, 15(27) maggio 1878
Luogo e data di morte: New-York, 4 aprile 1945
Professione: pittore, scenografo

 

Nato in una famiglia di mercanti, prende le prime lezioni di pittura alla Scuola di disegno della Società per l’incoraggiamento degli artisti (Obščestvo pooščrenija chudožnikov) di San Pietroburgo dal 1893 al 1896, poi studia alla scuola della principessa Marija Klavdievna Teniševa (1896-1898), infine entra all’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, dove è inserito nella classe di Il’ja Repin (1898-1904). Nel 1903 esegue il suo primo lavoro, il diorama Fondazione di Pietroburgo (Osnovanie Peterburga) in occasione del giubileo per il duecentenario della città. Premiato alla fine del corso all’Accademia di Belle Arti con la medaglia d’oro, è inviato in Italia a perfezionarsi; qui lavora al quadro Giulio Cesare. Ultima apparizione in Senato (Julij Cesar’. Poslednij vychod v Senat, 1905).

Tornato a Pietroburgo, dipinge quadri ispirati alla storia romana e antico-russa – Mario sulle rovine di Cartagine (1907), Sten’ka Razin sul Volga (1908), La condanna del protopope Avvakum (1907-1910); nel 1908-1909 affresca la sala del famoso teatro-cabaret pietroburghese “Akvarium”, dove all’inizio del secolo si era esibita anche Lina Cavalieri. Comincia ad occuparsi di scenografia e collabora con il Teatro della società letteraria-artistica, in cui diverrà nel 1914 responsabile della scenografia. Nel 1911 diventa il pittore ufficiale del Ministero della Marina, dipinge vedute marine tardo impressioniste ed episodi della guerra russo giapponese, che riscuotono molto successo.

Nel 1911 partecipa anche all’Esposizione internazionale, organizzata in occasione del Cinquantenario dell’Unità d’Italia ed espone al padiglione russo di Valle Giulia a Roma il quadro che aveva dedicato al protopope Avvakum, intitolato nel catalogo Il primo predicatore eretico, il pope Abbacoum, sottoposto al giudizio del clero nella sala dorata del Patriarca di Mosca nel 1444 (Catalogo del padiglione russo all’Esposizione internazionale del 1911, p. 82)

Nel 1912 intraprende  un lungo viaggio in Egitto e Palestina, nello stesso anno insieme all’amico e pittore Gavriil Nikitič Gorelov (1880-1966) si ferma in Italia per tre mesi e vive a Capri, dove frequenta Maksim Gor’kij, si innamora di Amalfi che ritrae in innumerevoli tele, cercando di rendere lo spirito dei luoghi della costiera amalfitana: in Amalfi. Italia e La piccola baia di Amalfi (1911) riprende la cittadina dall’alto del Monastero dei Cappuccini.

Nel 1913 fa un lungo viaggio in Francia, dipingendo decine di paesaggi bretoni e vedute di Parigi. Lo scoppio della Prima guerra mondiale lo trova di nuovo a Capri, dove si era ritirato nel luglio 1914 per dedicarsi allo studio del paesaggio: al rientro in Russia porta con sé circa 20 paesaggi italiani per la Mostra primaverile dell’Accademia di Belle Arti del 1915. Riprende la collaborazione per la scenografia con il Teatro della società letteraria-artistica e con il Teatro del dramma musicale; diventa membro della Società degli acquarellisti russi (Obščestvo russkich akvarelistov) e prende parte alle loro mostre. Invano Aleksandr Benua propone il suo nome alla Accademia di Belle Arti per il ruolo di accademico (molti professori gli votano contro).

Nel difficile periodo post-rivoluzionario fugge da Pietrogrado e si rifugia in campagna nel governatorato di Penza dall’amico Fedot Vasil’evič Syčkov (1870-1958), con cui aveva studiato nell’atelier di Repin, si sposa con un'amica di famiglia di Syčkov. Insieme a molti altri artisti entra nella Società degli artisti di Pietrogrado (Petrogradskoe tovariščestvo chudožnikov) e partecipa alla Prima esposizione libera statale di opere d’arte (Pervaja gosudartsvennaja svobodnaja vystavka proizvedenij iskusstv) che si svolge dal 13 aprile al 29 giugno 1919 nelle sale dell’ex Palazzo d’inverno.
Rientrato a Pietrogrado nel giugno 1920, è incaricato da Isaak Brodskij di dipingere i ritratti dei partecipanti al II Congresso del Comintern, ma non porta a termine il lavoro e nel novembre 1922 emigra con la moglie Marija Vasil’evna e si stabilisce a Capri, dove rimarrà fino al 1928. Dipinge acquarelli e quadri della natura meridionale e del paesaggio dell’isola (al Metropolitan Museum di New-York si conservano due suoi quadri del 1928: Casa con fiori ad Amalfi e Bougainvillea a Capri).

Dal 1929 si trasferisce a Parigi, inserendosi nella vita artistica russa della capitale francese, partecipa a diverse mostre di arte russa a Parigi – alle gallerie Jean Charpentier (1927, 1928), Ecalle (1930, 1931). d’Alignan (1931), La Renaissance (1932) e all’estero (Belgrado nel 1930, Hradec Králové e Brno nel 1931–1932, Praga nel 1935).Lavora inoltre come scenografo e regista al Teatro intimo russo di Dina Kirova, che tra il 1930 e il 1933 mette in scena diverse opere del repertorio classico russo e di scrittori dell’emigrazione  (tra gli altri anche di Aleksandr Amfiteatrov).

Nel 1935 l’artista si trasferisce a New-York, dove entra nella “Società artisti russi Il’ja Repin”, di cui fanno parte diversi artisti russi emigrati (Savelij Sorin, Sergej Sudejkin, Aleksej Jakovlev, Boris Šaljapin).

Le sue opere sono conservate alla Galleria Tret’jakov di Mosca, al Russkij muzej di San Pietroburgo, al Musée du Luxembourg a Parigi, nei musei di Novosibirsk, Sevastopol’, Novgorod, Odessa, Perm’, Astrachan, Omsk, nonché in collezioni private di tutto il mondo.


Fonti archivistiche

ASMAE. Delegazione economica italiana in Russia. B. 49. F. Cittadinanza e passaporti.


Bibliografia

Горький и художники: Воспоминания. Переписка. Статьи / Сост. И.А. Бродский. Москва 1964.

Benezit E. Dictionnaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs, et Graveurs. Oxford: Oxford University Press, 2010.

d’Amelia А. Artisti russi a Roma all’inizio del Novecento tra Esposizione internazionale e avanguardia // Archivio russo-italiano V. Russi in Italia. Salerno: collana di Europa Orientalis 2009, pp. 13–96.
Kara-Murza A.A., Talalaj M.G., Žukova O.A. I Russi a Amalfi. Suggestioni mediterranee e storie di vita. Amalfi: Centro di cultura e storia amalfitana, 2015.

 

Link

Лейкинд О.Л., Махров К.В., Северюхин Д.Я. Вещилов Константин Александрович // Сайт «Искусство и архитектура русского зарубежья» https://artrz.ru/menu/1804645939/1804782924.html
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/461675
Per le riproduzioni dei suoi quadri https://www.liveinternet.ru/community/1726655/post198153800


Antonella d'Amelia
14 novembre 2020


Konstantin Veščilov, Amalfi (1912)



Konstantin Veščilov, Capri (anni Venti)



Konstantin Veščilov, Terrazza estiva. Napoli (Letnjaja terasa. Neapol', anni Venti)



Konstantin Veščilov, Casa con fiori ad Amalfi. Metropolitan Museum, New-York


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