Membro di circoli populisti, nel 1882-1885 studia alla facoltà di Matematica e Fisica dell’università di Pietroburgo, poi alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Kazan’, comincia ad interessarsi alla storia del movimento rivoluzionario russo. È arrestato spesso, nel 1886 condannato alla deportazione in Siberia occidentale, da dove fugge - a Londra, Ginevra, Parigi.
Dal 1900 con il sostegno finanziario del Partito Socialista Rivoluzionario (gli esery) avvia la pubblicazione della raccolta storica “Byloe” (Il passato), dal 1906 inizia una dura campagna di smascheramento degli agenti della Polizia Segreta degli zar all’estero, la famigerata Ochrana.
Viene in Italia, in particolare sulla Riviera ligure, all’inizio di ottobre 1909, poco prima della visita dello zar Nicola II al castello di Racconigi, nel momento in cui la polizia italiana sta svolgendo un’attività di rigido controllo dei rivoluzionari russi di vario orientamento (anarchici, socialisti rivoluzionari, socialdemocratici), residenti sul territorio. A Cavi di Lavagna incontra uno dei protagonisti del movimento populista russo, German Lopatin, che risiede dallo scrittore Aleksandr Amfiteatrov, e gli comunica i risultati delle sue inchieste sugli collaboratori segreti del Dipartimento di polizia dell’Impero russo: Evno Azef, Roman Vaclavovič Malinovskij (1876–1918), Zinaida Fёdorovna Zučenko-Gerngross (1872 – dopo il 1917) e altri (di questo incontro si conserva la relazione della polizia italiana, ACS. PS. 1909. B. 1. F. 18 Nervi).
In seguito allo smascheramento, fatto da Burcev, degli agenti provocatori dell’Ochrana, il governo del ministro Pёtr Stolypin è obbligato a dare ufficiali spiegazioni e sui giornali italiani del periodo (“Avanti!”, “Corriere della Sera” e “La Tribuna”) appaiono numerosi articoli su questo tema.
Nel novembre 1912 Burcev è di nuovo a Nervi, Cavi di Lavagna e Roma, dove incontra diversi connazionali, in particolare Boris Jakovenko, che successivamente sul giornale “La Russia nuova”, edito a Roma dagli emigrati nel 1918, pubblicherà vari suoi interventi e articoli contro il separatismo ucraino.
Nell’aprile 1914 avviene l’incontro con il rivoluzionario Vladislav Kobyljanskij, che dal 1902 si curava la tubercolosi a Nervi (anche di questo incontro si conserva la relazione del prefetto di Genova, ACS. PS. 1914 A11. B. 9. F. Nervi).
Nell’agosto 1914 Burcev rientra in Russia, è di nuovo arrestato e condannato, poi amnistiato nel 1915 grazie all’intervento del governo francese. Vive a Tver’ e Pietrogrado, nel 1916 edita l’opuscolo O vojne (Sulla guerra), pubblicando in appendice le lettere di Pёtr Kropotkin.
Dopo la rivoluzione di febbraio 1917 s’impegna ad esaminare i documenti della polizia segreta e denuncia pubblicamente i bolscevichi; è arrestato nell’ottobre 1917 per ordine di Trockij. Liberato nel 1918, emigra in Finlandia e da lì a Parigi. Il suo pamphlet Prokljatie vam, bol’ševiki! Otkrytoe pis’mo bol’ševikam (Maledetti siate voi, o bolscevichi! Lettera aperta ai bolscevichi) è immediatamente tradotto e pubblicato a Roma nel 1918. Sulla rivista “L’Epoca” Michail Pervuchin scrive di lui come di un rivoluzionario irriducibile (Perwoukhine M. Burtzeff denuncia… Р. 4).
Negli anni dell’emigrazione parigina Burcev si dedica alla pubblicazione del quotidiano “Obščee delo” (“La causa comune”, 1918–1922, 1928–1934), invita tutti gli esuli ad unirsi in un’unica compagine antibolscevica, nel 1921 a Parigi è uno degli organizzatori e membro del presidio del Comitato nazionale russo, porta avanti senza tregua la sua lotta al bolscevismo nei suoi libri e sulla stampa dell’emigrazione.
Pubblicazioni
Burzev V. La responsabilità dello zar. Conferenza tenuta da Wladimir Burzeff a New York il 25 Aprile 1910 sotto gli auspici della Società degli Amici della Libertà Russa. Roma: Libr. Ed. Luigi Mongini, 1911.
Burzew Vl. Maledetti siate voi, o bolsceviki! Lettera aperta ai bolsceviki. Roma: Officina Poligrafica Italiana, 1918.
Dichiarazioni di Burtzeff // La Russia nuova. 20.8.1918. № 10. Р. 4.
Burtzeff V. Niente sеparatismo ucraino // La Russia nuova. 22.10.1918. № 19.
Протоколы сионских мудрецов: Доказанный подлог: (Рачковский сфабриковал ≪Протоколы сионских мудрецов≫, а Гитлер придал им мировую известность). Paris: Zeluk, 1938.
Fonti archivistiche
ACS. PS. 1909. B. 1. F. 18 Nervi (Burzeff).
ACS. PS. 1912. B. 10. F. Nervi (Bustzeff Wladimiro).
ACS. PS. 1914 A11. B. 9. F. Nervi (Bourtzeff Wladimirо).
ACS. PS. 1918 A11. B. 47. F. Bourtzeff Wladimir.
ACS. PS. PolPol. B. 205. F. Burzev Vladimiro.
ASMAE. P. 1891–1916. B. 49. F. Russia.
Bibliografia
Perwoukhine M. Burtzeff denuncia i traditori della Rivoluzione // L’Epoca. 1918. № 132. Р. 4.
Tamborra A. Esuli russi in Italia dal 1905 al 1917. Roma-Bari: Laterza, 1977 (2 ed. Esuli russi in Italia dal 1905 al 1917. Riviera ligure, Capri, Messina. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2002).
Venturi A. Rivoluzionari russi in Italia 1917–1921. Milano: Feltrinelli, 1979.
Чванцев А.В. Бурцев Владимир Львович // Русские писатели. 1800–1917. Биографический словарь. М.: Советская энциклопедия, 1989. Т. 1. C. 372–373.
Политические деятели России, 1917: Биографический словарь. М.: Большая рос. энциклопедия, 1993.
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Русское присутствие в Италии в первой половине ХХ века : энциклопедия / ред.-сост. А. д’Амелия, Д. Рицци. М. : Политическая энциклопедия, 2019.
Agnese Accattoli
13 giugno 2020