L'archivio della Biblioteca Gogol' è giunto alla Biblioteca nazionale centrale di Roma nell'aprile 1998 a seguito dell'acquisizione della Biblioteca stessa. Acquistata dalla Regione Lazio e lasciata alla BNCR in deposito permanente, raccoglie le numerose e importanti carte che documentano non tanto e non solo la vita della Biblioteca, quanto le attività della comunità russa a Roma dai primi anni del XX secolo fino agli inizi degli anni ‘70. Il materiale documentario (verbali di riunioni, lettere, relazioni contabili) permette di avere un ampio panorama della vita e delle iniziative della comunità, inizialmente, nei primi anni successivi alla inaugurazione della Biblioteca (1902) di carattere prevalentemente culturale e di svago, ma successivamente a seguito delle mutate condizioni politiche, dopo la rivoluzione d'ottobre, iniziative che intendevano fare del Circolo russo un importante punto di riferimento, anche politico, per i russi che, esuli, passavano per Roma.
Circa 1000 documenti, conservati in 7 faldoni e divisi in tre sezioni, che rispettivamente raccolgono, la prima materiali relativi alla vita della
Biblioteca, la seconda alle attività del
Circolo russo e la terza alle vicende di altre organizzazioni, quali il
Comitato di soccorso ai russi in Italia o la
Associazione fra mutilati ed invalidi di guerra russi vecchio regime nel Regno d'Italia o la Croce rossa russa a Roma.
Molti i nomi della nobiltà russa e della diplomazia zarista che compaiono: dalle famiglie Barjatinskij, Volkonskij, Golicyn, alla principessa
Zinaida Jusupova ai diplomatici
Aleksandr Volkonskij e
Nikolaj Bok, i consoli
Georgij Zabello e
Ivan Persiani (quest'ultimo anche musicista), e il generale
Evgenij Miller. L'archivio conserva inoltre documenti legati a noti scrittori dell'emigrazione russa (tra cui
M. Pervuchin e
N. Petrovskaja), nonché a personalità di spicco quali lo storico
Evgenij Šmurlo e
Karl Vejdemjuller (direttore dell'
Istituto russo, corrispondente di molte riviste, creatore della
libreria Slovo).