Lo storico Evgenij Šmurlo è stato uno dei rari studiosi russi che nel corso di moltissimi anni (all’inizio per iniziativa personale, poi come membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze) ha lavorato negli archivi e nelle biblioteche italiane alla ricerca di documenti e materiali sulla storia delle relazioni tra la Russia e l’Italia. I suoi interessi di ricerca si sono rivolti soprattutto allo studio dei due più corposi archivi storici italiani: l’archivio della Congregazione “De propaganda fide” e l’Archivio Segreto Apostolico Vaticano, che nel 1881 era stato aperto agli studiosi. Qui la sua attenzione si è focalizzata sulla storia dei rapporti tra la Russia e la Santa Sede, soprattutto nei secoli XVI-XVIII, ma anche sulla politica orientale della Curia romana e sulle relazioni tra le confessioni (ortodossi – cattolici).
I primi viaggi dello studioso in Italia (1886, 1889, 1890) sono stati anzitutto escursioni con scopi scientifici: nel novembre 1892 quale rappresentante dell’Università di Jur’ev (oggi Tartu) è venuto per i festeggiamenti del tricentenario di Galileo Galilei; a Padova gli è stato conferito il titolo di dottore honoris causa della locale università; è rimasto in Italia dal 17 novembre 1892 fino al 1 febbraio 1893, lavorando ad una raccolta di materiali sui rapporti russo-italiani dalla fine del XVII all’inizio del XVIII secolo, sostanzialmente sul periodo di Pietro il Grande.
Da quel momento, nel corso di tutta la sua successiva attività di ricerca, Šmurlo si è focalizzato sul problema dei rapporti tra Oriente e Occidente, partendo dal presupposto che la Russia è la regione orientale dell’Europa, la sua “metà orientale”, come il mondo germanico-romanzo ne costituisce la parte occidentale; queste due metà d’Europa - concetto ripreso dallo studioso in molti altri scritti teorici - sono unite da una comune ascendenza di razza, da comuni principi cristiani e dalla vicinanza geografica (Vostok i Zapad v russkoj istorii: publičnaja lekcija. Jur’ev: Tip. K. Matisena, 1895; la lezione è stata pubblicata anche in italiano nella rivista “L’Europa Orientale” nel 1921).
I suoi successivi viaggi di studio risalgono all’ottobre 1893 – gennaio 1894 e al settembre – novembre 1897. Essendosi reso conto della vastità del materiale d’archivio conservato, Šmurlo propone di istituire una commissione storica che lavori con regolarità a Roma per sistematizzare i materiali degli archivi italiani (anni dopo, nel 1921 organizzerà a Roma un Gruppo accademico russo, di cui sarà presidente fino al 1924).
Dal 1 gennaio 1903 lo studioso si insedia a Roma come corrispondente dell’Accademia delle Scienze e avvia un ampio programma di lavoro finalizzato alla pubblicazione di due parallele serie editoriali: Rossija i Italija: Sbornik istoričeskich materialov i issledovanij, kasajuščich snošenij Rossii s Italiej (Russia e Italia: raccolta di studi e materiali storici, riguardanti le relazioni della Russia con l’Italia), in cui si propone di editare la descrizione degli archivi e delle biblioteche accanto a materiali, resoconti, ricerche, e Pamjatniki kul’turnych i diplomatičeskich snošenij Rossii s Italiej (Documenti delle relazioni culturali e diplomatiche della Russia con l’Italia), in cui progetta l’edizione dei materiali. In seguito le raccolte Rossija i Italija sono pubblicate a San Pietroburgo (1907, 1908, 1913), Pietrogrado (1915) e Leningrado (1925, 1927), mentre della serie dei Pamjatniki esce un solo volume a Leningrado nel 1925 con materiali relativi all’attività del Papato nell’Oriente ortodosso negli anni 1578–1582.
Dopo la rivoluzione d’Ottobre Šmurlo non riconosce il potere bolscevico e dal 1918 interrompe i suoi contatti con l’Accademia delle Scienze. Partecipa quindi con impegno all’attività politico-sociale della colonia russa a Roma, è vice presidente dall’aprile 1918 fino a dicembre 1919 della Lega russa per il risorgimento della Patria in stretta unione con gli Alleati, costituitasi a Roma nel 1918 con la finalità di appoggiare gli eserciti dell’Intesa contro i bolscevichi e i tedeschi e di favorire la formazione “di un nucleo, da cui possa sorgere un potere centrale energico, capace di stabilire in Russia l'ordine legale” (I Russi in Italia. La Lega russa per il risorgimento della Patria, “La Voce dei Popoli” 1918, n. 5-7, pp. 306-308). Collabora anche con l’ambasciatore Michail Girs, che continua a sostenerlo finanziariamente come corrispondente dell’Accademia delle Scienze con i fondi dell’ambasciata russa.
Nel 1923 è invitato da Ettore Lo Gatto a partecipare al ciclo di lezioni sulla Russia, organizzate nell’ambito delle attività dell’Istituto per l’Europa Orientale, e presenta la relazione Mosca –Terza Roma; scrive per la rivista “L’Europa Orientale”, edita dal Ministero degli Affari Esteri. In questo periodo Andrea Caffi traduce i tre volumi del suo studio più significativo Istorija Rossii 862-1917 (Storia della Russia 862-1917), pubblicati nel 1928-1929 dall’Istituto per l’Europa Orientale.
Nel 1924, all’età di 70 anni, è costretto a lasciare Roma per motivi finanziari e trasferirsi a Praga, dove il governo del primo presidente cecoslovacco Tomáš Masaryk gli garantisce un regolare sussidio all’interno di un’azione volta ad aiutare gli esuli russi. A Praga lo studioso continua alacremente a lavorare, è tra i fondatori del Russkij institut obščestvennych nauk (Istituto russo di scienze sociali), collabora con gli storici Aleksandr Kizevetter e Pavel Miljukov al Russkij zagraničnyj istoričeskij archiv (Archivio storico russo all’estero), pubblica una serie di articoli sui rapporti tra la Santa Sede e la Russia e lo studio Rimskaja kurija na russkom pravoslavnom vostoke v 1609-1654 gg. (La Curia romana nell’Oriente ortodosso russo negli anni 1609-1654), edito a Praga nel 1928, ma documentato da materiali evidentemente già raccolti a Roma.
Pubblicazioni (in italiano)
E. Schmourlo, La Russia in Asia e in Europa // L’Europa Orientale. 1921. № 3, pp. 169–186.
Il R.P. Pierling e i suoi lavori storici sulla Russia // La civiltà cattolica. 1922. Vol. II. Quad. 1726, pp. 316–327.
Šmurlo E. Sulle relazioni italorusse: Bibliografia a cura del prof. Eugenio Šmurlo. Delegato a Roma dell’Accademia delle Scienze di Russia // Russia. 1923. № 2, pp. 307–330.
Alessandro Puškin // Russia: rivista di letteratura, arte, storia. 1924. № 3, pp. 163–179.
Jurij Krianić (1618–1683) panslavista o missionario? / trad. dal manoscritto russo di E. Lo Gatto. Roma: ARE, 1926.
La nascita della Russia (862–1054) // L’Europa Orientale. 1927. № 3–4, pp. 97–118.
E. Smurlo, Storia della Russia 862–1917. T. 1–3. Roma: ARE, 1928–1930 [il testo è scannerizzato nel sito russinitalia https://www.russinitalia.it/monografie.php?id=39].
Šmurlo E.F. La Russia in Asia e in Europa, Milano, Fondazione G. Feltrinelli, 2015.
Fonti archivistiche
Biblioteca Nazionale Centrale, Roma. Archivio della Biblioteca Gogol’.
Fondazione Giorgio CIni, Venezia. Archivio di Angelo e Olga Signorelli.
Bibliografia
E. Lo Gatto, La Santa Sede e la Russia // L’Europa Orientale. 1929. № 3–4, pp. 153–156.
E.L.G. [E. Lo Gatto], Il giubileo d’uno storico russo Eugenio Šmurlo // L’Europa Orientale. 1934. № 1–2, pp. 84–86.
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S. Jakovenko, Pavel Pierling (1840-1922), Evghenij Šmurlo (1854-1934) e le loro ricerche sulla storia dei rapporti tra la Russia e la Santa Sede (secoli XV-XIX), in Santa Sede e Russia da Leone XIII a Pio XII: atti del simposio organizzato dal Pontificio comitato di scienze storiche e dall’Istituto di storia universale dell’Accademia delle scienze di Mosca. Mosca, 23-25 giugno 1998, Città del Vaticano 2002, pp. 33-42.
S. Jakovenko, Evgenij Francevič Šmurlo, in Istoriki-èmigranty. Voprosy istorii v rabotach 20-ch - 30-ch gg., Moskva, IRI RAN, 2002, pp. 202-208.
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Antonella d'Amelia
20 luglio 2020