Il cimitero greco-ortodosso di San Michele a Venezia si trova sull'omonima isola a nord della città, non lontano da Murano, e costituisce una delle tre sezioni in cui è diviso il camposanto cittadino in base al culto dei sepolti: cattolici, protestanti e greco-ortodossi. Il cimitero ha una storia relativamente recente se paragonata a quella della città: le prime salme furono portate qui solo in seguito all'editto napoleonico di Saint Cloud (1804), che prescriveva l'istituzione di cimiteri al di fuori del perimetro cittadino. La prima sepoltura eseguita con rito greco-ortodosso risale al 1816, e al giorno d'oggi il Reparto Greco (questo il nome ufficiale) ospita circa 165 tombe, di cui solo una cinquantina di defunti provenienti dall'ex Impero russo/sovietico. Fra le celebrità russe qui tumulate vi sono
Igor' Stravinskij e
Sergej Djagilev, mentre le spoglie di Iosif Brodskij riposano nell'adiacente reparto protestante. Altri cittadini russi sepolti qui, e decisamente più legati a Venezia, sono l'artista
Aleksandr Volkov-Muromcov e lo storico dell'arte
Nikolaj Ivanov, nonché alcuni membri di famiglie nobili, come i Bagration, i Golycin, i Potemkin e i Trubeckie.
Per una lista completa dei russi qui sepolti si veda: Michail Talalay,
Rossijskij nekropol' v Neapole, Venecii i San-Remo, in
Archivio Russo-italiano II, a cura di D. Rizzi e A. Shishkin, Salerno 2002, pp. 407-440.