Di origini tartare, moglie del pittore
Aleksandr Aleksandrovič Svedomskij e madre di
Anna Aleksandrovna Svedomskaja. Pianista e cantante, si trasferisce con il marito in Italia e risiede a Roma. Alla morte del marito (1911), torna in Russia assieme alla figlia Anna di dove, tuttavia, nell'arco di pochi anni deve fuggire: la rivoluzione e la confisca dei beni travolgono le sorti delle Svedomskie, costrette a riparare prima in Crimea, quindi ancora una volta in Italia, a Roma, dove approdano nel 1919 su una nave militare inglese. Le condizioni economicamente disagiate in cui versano le costringono a vendere alcune opere di Pavel ed Aleksandr (Lecci 2001, 72). Nel 1921 partono alla volta della Riviera di Ponente: dapprima ad Arma di Taggia, quindi a San Remo (1924), dove affittano Villa Zirio (Corso Cavallotti, 51) per avviarvi una pensione.
Muore nel 1925 a San Remo. È sepolta nel
cimitero monumentale della Foce .
BibliografiaP. Cazzola, M. Talalay, in E. Kanceff (a cura di),
Immagini di San Remo nel mondo, Torino 1998.
L. Lecci,
Arte russa a San Remo: architettura e pittura tra Ottocento e Novecento, in
Kandinsky Vrubel' Jawlensky e gli artisti russi a Genova e nelle Riviere. Passaggio in Liguria, a cura di F. Ragazzi, Milano 2001, pp. 69-74.
F. Ragazzi,
Artisti russi a Genova e nelle Riviere fra Ottocento e Novecento. Passaggi e presenze in Liguria in
Kandinsky Vrubel' Jawlensky e gli artisti russi a Genova e nelle Riviere. Passaggio in Liguria, Milano 2001, pp. 17-40.
Nell'immagine P. A. Svedomskij,
Ritratto di Anna Nikolaevna Kutukovoj-Svedomskoj, 1896 (collezione privata)
forum.vgd.ruBianca Sulpasso
Scheda aggiornata al 5 luglio 2013