Dopo la rivoluzione d'ottobre emigra insieme alla famiglia e arriva a Roma nel maggio 1919. In emigrazione frequenta i connazionali, prende parte alle attività culturali della
Biblioteca Gogol', successivamente è membro del
Circolo letterario-artistico russo e del
Russkoe sobranie (elenco del 1° novembre 1933), cui presta operosamente sostegno per ogni iniziativa: nel discorso consuntivo per l’anno 1937-1938 le viene tributato “il più vivo ringraziamento” per essersi addossata il compito di organizzare il tè e l’ospitalità “nei giorni dedicati al bridge”.
Muore a Roma il 30 novembre 1938, è sepolta nel
cimitero acattolico di Testaccio.
BibliografiaGenealogisches Handbuch des Adels. Band 56. Limburg an der Lahn, 1973. S. 181.
V. Gasperovič, M. Katin-Jarcev, M. Talalaj, A. Šumkov,
Testaččo. Nekatoličeskoe kladbišče dlja inostrancev v Rime, SPb 2002.
Fonti archivisticheBiblioteca Nazionale Centrale, Roma. Archivio della Biblioteca Gogol'.
ACS. PS. 1921 A11. B. 12. F. 4 Sudditi russi.