Figlia del medico Markus Noach Rombro, amico di Anton Čechov, e di Lina Emil’evna Mandel’štam, si avvicina molto presto alla musica; sua prima insegnante è la madre. Successivamente studia per un anno a Odessa con il pianista Ignac Amadeus Tedesko (1817–1882), per tre anni a Vienna e riesce ad entrare al Conservatorio di musica di Parigi (Conservatoire de musique de Paris), dove si diploma con lode. Insieme alla sorella Anna dà concerti a Colonia e Berlino, nel 1899 fa una tournée nel sud della Russia (Taganrog, Novočerkassk e Rostov), recensita positivamente dalla stampa locale (“Taganrogskij vestnik” e “Donskaja pčela”).
Nel 1904 insieme alla sorella si stabilisce in Italia, a Roma (nel 1919 le raggiungerà anche la madre); nel censimento del 1920 risultano vivere a Via di Villa Patrizi, 20.
Il 25 febbraio 1917 si esibisce in un concerto di musica russa al Teatro Augusteo con l’orchestra della Regia Accademia di Santa Cecilia, diretta da Bernardino Molinari: suona l’ouverture dell’opera Ruslan e Ljudmila di Michail Glinka e il concerto № 2 per piano e orchestra di Sergej Rachmaninov (ne scrive con entusiasmo un anonimo recensore sul “Giornale d’Italia” del 27 febbraio 1917).
All’inizio degli anni Venti prende parte a numerosi concerti: nel gennaio 1920 partecipa ad una serata dedicata agli esuli russi alla Accademia Filarmonica Romana, in sala ci sono l’ambasciatore Michail Girs e il segretario d’ambasciata Ivan Persiani; il 28 e 29 aprile 1920 suona al Conservatorio di musica di S. Cecilia in un concerto diretto da Jurij Pomerancev a sostegno del Comitato di sostegno ai russi in Italia; nel marzo 1921 accompagna al piano la tournée del famoso contrabbassista Sergej Kuzevickij (Bologna, Trieste, Padova e Venezia) e la sua esecuzione al Conservatorio di S. Cecilia di opere di Georg Haendel e di Giovanni Bottesini (1821-1889).
Tuttavia, poiché suonare in pubblico le provocava grande agitazione (vedi i ricordi di Asja Buckaja), decide di rinunciare alla carriera concertistica e si stabilisce con il marito, lo storico Ivan Evgen’evič Stepanov a Capri nella loro villa Palazzo a Mare, dove trascorre la seconda parte della vita.
Qualche anno la sua morte nel 1958 in suo ricordo il marito ha istituito una fondazione (Elena Rombro-Stepanow Foundation) che premia i migliori giovani pianisti dell’università di Vienna (Universität für Muzik und darstellende Kunst, Wien) e che esiste ancora oggi.
Fonti archivistiche
ACS. PS. 1921 A11. B. 12. F. 4 Sudditi russi.
ACS. PS. 1928 A16. B. 111. F. Mandelstamm Lina vedova Rombro.
ASMAE. Z. B. 192. F. Mandelstamm Lina ved. Rombro.
Bibliografia
Il primo concerto pro russi alla Filarmonica // Il Giornale d’Italia. 10.1.1920. Р. 3.
Concerto di Kussevitzky // Corriere della sera. 20.3.1921. Р. 4.
Secondo concerto Kussevitzky // Corriere della sera. 22.3.1921. Р. 3.
Талалай М. «Русский Капри» после Горького // Проблемы истории Русского зарубежья. Вып. 1. М.: ИВИ РАН, 2005. С. 254–265.
Link
«Читая старые газеты» http://mihailpoliakov.livejournal.com/11694.html (25.10.2020)
Буцкая А. Воспоминания // Меценати мир. 2014. № 57–60 http://www.mecenat-and-world.ru/57–60/buckaya.htm (25.10.2020).
Agnese Accattoli
25 novembre 2020