Russi in Italia

Niklavs Strunke


Luogo e data di nascita: Gostynin (Varšavskaja gubernija), 6 ottobre 1894
Luogo e data di morte: Roma, 13 ottobre 1966
Professione: pittore, grafico, scenografo, illustratore

Nasce a Gostynin nell’attuale Polonia, dove è di stanza il padre, ufficiale dell’esercito zarista. Si avvicina alla pittura negli anni di studio in Lettonia, dal 1909 al 1911 frequenta a San Pietroburgo la Società per la promozione delle belle arti (Obščestvo pooščrenija chudožestv) sotto la guida di Ivan Bilibin e Nikolaj Rerich, nel 1911-1913 lavora nell’atelier del famoso incisore e accademico Vasilij Mate, è assiduo anche alle lezioni dell’Istituto di storia dell’arte, fondato da Valentin Zubov, poi dal 1914 a Riga inizia attivamente a lavorare ed esporre.

Durante la prima guerra mondiale si arruola volontario nell’esercito nazionale lettone. Dal 1919 dopo l’istituzione dello stato indipendente lettone si stabilisce a Riga, partecipa ai lavori del Gruppo artistico espressionista, collabora come scenografo al Teatro Nazionale e all’Opera di Riga (prepara circa 25 scenografie anche per altri teatri), illustra libri, pubblica saggi d’estetica, dipinge e partecipa a diverse esposizioni, è membro del gruppo degli espressionisti (poi gruppo dei Pittori lettoni).

Nel 1923 – grazie ad una borsa di studio concessa dallo stato lettone – vive e lavora a Berlino: si avvicina al Novembergruppe, prende parte alle mostre dell’avanguardia, si lega ai futuristi italiani, in particolare al poeta e pittore Ruggero Vasari (1898–1968), frequenta le lezioni di Marinetti alla Casa futurista di Berlino. Su suggerimento di Vasari decide di trasferirsi in Italia, per dedicarsi allo studio dell’arte italiana.

A Roma entra in contatto con gli artisti della Casa d’Arte Bragaglia, stringe amicizia con Filippo Tommaso Marinetti, Fortunato Depero, Antonio Marasco, Ivo Panaggi, Ardengo Soffici e altri. Nel 1924 collabora con Enrico Prampolini e la rivista “Noi”, da lui fondata, pubblicando un articolo sulle messinscene del regista russo Aleksandr Tairov (Strunke N. Il teatro russo di Tairoff // Noi. 1924. № 6–9. Р. 16–17).

Nel 1924 è a Capri, meta preferita dai futuristi italiani, si appassiona alla storia italiana, contemporaneamente collabora con il Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia. Nel 1926 attratto dagli affreschi del Beato Angelico nel convento di San Marco si trasferisce a Firenze e passa giornate intere tra gli Uffizi e Palazzo Pitti, approfondendo l’arte italiana del Trecento e Quattrocento.

In Italia dipinge i dintorni di Roma e Firenze, i paesaggi capresi e del golfo di Napoli, fondendo forme cubiste con la ricerca futurista del movimento e le atmosfere della pittura metafisica. Tra i quadri del periodo italiano (si conservano al Museo Nazionale d’Arte della Lettonia): Ritratto di Ivo Pannaggi (1924), Sorrento (1924), Uomo che entra nella camera (1927).

Ritornato in Lettonia, Strunke inizia a viaggiare, studia la sua gente e l’arte popolare, raccoglie e colleziona oggetti di ceramica o di legno: il suo appartamento di Riga diventa quasi un museo di arte popolare. Negli anni Trenta collabora con la fabbrica di porcellane J.C. Jessen, disegnando oggetti funzionali di uso quotidiano (vasi, piatti, brocche decorati), che venivano prodotti in pochi esemplari, quasi piccole serie di pezzi unici dedicati alla clientela locale.

Nel 1944 la situazione politica e la Seconda Guerra mondiale spingono l’artista a riparare in Svezia con la famiglia. Qui continua a lavorare, espone, pubblica articoli; per la prima volta le sue opere si tingono di toni tragici, compaiono nuove tematiche, legate alla sua condizione di esule. Decide pertanto di ritornare in Italia e si stabilisce a Roma. Nel 1950 è l’unico artista lettone che partecipa all’Esposizione di arte sacra in Vaticano e dona al Papa la tela Via Dolorosa.

Muore a 72 anni ed è sepolto nel Cimitero acattolico di Testaccio.

 

Bibliografia

D. Lamberga, Klassičeskij modernism. Živopis’ Latvii v načale XX veka, in “Bjulletin Muzeja Sagalja2 , vyp. 16-17. Vitebsk 2009, pp. 34-40.

А. Šmite, Niklavs Strunke: un pittore modernista lettone in Italia, in “Amici del Cimitero Acattolico di Roma. Newsletter” 2003. № 25. P. 7 http://www.cemeteryrome.it/press/webnewsletter-it/n.25-2013-web.pdf

 

Link

http://www.lnmm.lv/ru/lnmm/poseti/vistavki/4223-ciao-niklav-strunkie-v-italii-20-ie-ghody-khkh-vieka

https://web.archive.org/web/20160304204211/http://www.artoflatvia.lv/darbi/632

https://artchive.ru/en/artists/32737~Niklaus_I_Strunke

http://rusavangard.ru/online/biographies/strunke-niklavs/

 

Antonella d'Amelia

31 ottobre 2020

 

 



N. Strunke nel suo studio romano (1924)



N. Strunke in una trattoria romana (1924)



Niklavs Strunke, Ritratto di Ivo Pannaggi (1924)
http://www.lnmm.lv/ru/poseti/sobitia/7781-miedia-tur-s-kuratorom-po-vystavkie-ciao-niklav-strunkie-v-italii-20-ie-ghody-khkh-vieka




Niklavs Strunke, Uomo che entra nella camera (1927)
http://www.lnmm.lv/ru/poseti/sobitia/7781-miedia-tur-s-kuratorom-po-vystavkie-ciao-niklav-strunkie-v-italii-20-ie-ghody-khkh-vieka



Niklavs Strunke, Pierrot d'inverno. Firenze 1927
http://www.lnmm.lv/ru/poseti/sobitia/7781-miedia-tur-s-kuratorom-po-vystavkie-ciao-niklav-strunkie-v-italii-20-ie-ghody-khkh-vieka


Indietro
Statistiche