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Appello del comitato esecutivo della Conferenza dei membri dell’Assemblea Costituente Russa
Titolo: Appello del comitato esecutivo della Conferenza dei membri dell’Assemblea Costituente Russa
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1921), n. 27, luglio, pp. 1-4
Abstract: Nel contributo si fa riferimento alla grave carestia che ha colpito tutta la Russia in particolare le regioni della Volga e del sud-est e che ha causato numerose vittime. Si fa appello alla costituzione di un comitato formato da personalità non bolsceviche affinché si faccia fronte alla difficile situazione. Visto che i granai dello stato sono vuoti, il comitato si rivolge ai governi del «mondo civile» e chiede loro di iniziare la loro opera di soccorso senza attendere il governo bolscevico. I membri della Costituente dichiarano di essere nemici dei bolscevichi.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0270
Il dispotismo cieco
Titolo: Il dispotismo cieco
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1921), n. 27, luglio, pp.
Abstract: Si tratta di un articolo uscito su «Volja Rossii» di cui non si riportano gli estremi bibliografici. Si ritorna sul grave problema della carestia, provata anche dagli stranieri che hanno vissuto in Russia. In particolar modo, si cita l’esperienza del professor Ballord (forse si fa riferimento a Francis Ballard Randall) dell’Università di Berlino, tornato dalla Russia nel 1920. Il governo bolscevico è cieco di fronte ai fatti che stanno distruggendo la Russia e la sua popolazione.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0270
Il martirio del popolo russo ed il proletariato europeo
Titolo: Il martirio del popolo russo ed il proletariato europeo
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1921), n. 27, luglio, pp. 28-31
Abstract: Si tratta di un articolo uscito su «Volja Rossii» di cui non si riportano gli estremi bibliografici. Si fa riferimento alla denuncia delle violenze subite dai detenuti nella prigione di Butyrki e all’appello dei socialisti russi che è stato accolto dalla stampa socialista francese, inglese, tedesca, austriaca e svizzera. Si pubblicano alcune dichiarazioni in merito rilasciate da alcuni membri del partito socialista indipendente di Berlino. L’agenzia telegrafica ufficiale del governo bolscevico, Rosta, ha tentato di ingannare il proletariato europeo cercando di ridimensionare la questione della fame in Russia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0270
Il Partito Socialista Rivoluzionario sui problemi del momento attuale
Titolo: Il Partito Socialista Rivoluzionario sui problemi del momento attuale
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1921), n. 27, luglio, pp. 17-28
Abstract: Si pubblica il testo di una lettera del comitato centrale del partito social-rivoluzionario ai membri del partito. Nella missiva, datata 26 aprile 1921, si analizzano le cause del fallimento del bolscevismo, le potenzialità della cosiddetta «terza forza», ovvero dei socialisti rivoluzionari, la lotta contro la dittatura bolscevica, il compito delle masse lavoratrici, gli scopi del movimento antibolscevico e il programma agrario ed economico che i socialisti rivoluzionari si prefiggono. In una nota finale si dichiara che il testo è stato adattato per il pubblico italiano e che quindi alcuni riferimenti di carattere tecnico presenti nell’originale non sono stati tradotti.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0270
Nelle galere bolsceviche Socialisti e proletari seviziati. Appello dei Socialisti rivoluzionari al proletariato e ai partiti socialisti di tutto il mondo
Titolo: Nelle galere bolsceviche Socialisti e proletari seviziati. Appello dei Socialisti rivoluzionari al proletariato e ai partiti socialisti di tutto il mondo
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1921), n. 27, luglio, pp. 5-8
Abstract: Appello dell’ufficio organizzatore centrale del partito socialista rivoluzionario russo. Si fa riferimento alle violenze e agli arresti dei socialisti e degli anarchici ordinati dai bolscevichi. Nella notte fra il 25 e il 26 aprile nella prigione moscovita di Butyrki i detenuti hanno subito percosse e maltrattamenti.
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Quel che narra uno dei seviziati
Titolo: Quel che narra uno dei seviziati
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1921), n. 27, luglio, pp. 9-13
Abstract: Lungo racconto di uno dei detenuti delle prigioni Butyrki che ha subito percosse e violenze nella notte fra il 25 e il 26 aprile.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0270
s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1921), n. 27, luglio, pp. 13-16
Abstract: Si tratta di una precisazione della redazione di «La Russia del lavoro» all’appello dell’ufficio organizzatore centrale e alla testimonianza di un detenuto percosso nella prigione di Butyrki. La redazione dichiara di aver girato il documento dell’ufficio a 17 giornali socialisti e proletari d’Italia, allegando una lettera sottoscritta da Grigorij Il’ič Šrejder di cui si ripubblica il testo, e riporta un ulteriore appello della delegazione estera del partito socialista democratico sottoscritto da Abramovič (pseud. di Rafail Abramovič Rejn) e Martov (pseud. di Julij Osipovič Cederbaum).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0270
Beilinson Mosè, I pogromy
Autore: Beilinson Mosè,
Forma autore accettata: Bejlinson, Moisej
Titolo: I pogromy
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 18 Febbraio, n. 5, pp. 7-8
Abstract: L’A. ricorda tutti i massacri ebraici dai primi anni del Novecento all’autunno 1919. Nonostante la complessità del fenomeno che riguarda lo sterminio del popolo ebraico, si ritiene che tali eventi mettano in evidenza il legame fra antisemitismo e le condizioni di un popolo disperso che si ostina a rimanere in una nazione. L’A. cita la dichiarazione di solidarietà fraterna al popolo lavoratore russo espressa dal comitato centrale del partito socialista ebreo Poalé Zion. Anche se l’esercito volontario è sostanzialmente sconfitto, si auspica l’immediata fine della spirale di violenza. Nell’articolo vengono citati Trockij (pseud. di Lev Davidovič Bronštejn), Aleksandr Fedorovič Kerenskij, Vladimir Ivanovič Lebedev, ex ministro del governo di Kerenskij, e Vasilij Vital’evič Ščul’gin, direttore dell’organo ufficiale del generale Anton Ivanovič Denikin.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale E. S., Note in margine
Autore: E. S.,
Titolo: Note in margine
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, p. 8
Abstract: L’A. registra la consuetudine diffusa in Occidente di attingere notizie riguardanti la Russia e l’Oriente da testate giornalistiche di Stoccolma, dell’Estonia, di Helsinki (Helsingfors) e di Baku. Viene riportata la notizia dell’arresto di Aleksandr Fëdorovič Kerenskij a Baku, pubblicata dal periodico «Svensca Tagblatt» e dal giornale estone «Vadmaa». L’A. ammette di non conoscerne la veridicità. Autore del contributo è probabilmente Evgenij Grigor’evič Šrejder.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale E. S., Note in margine
Autore: E. S.,
Titolo: Note in margine
Titolo del periodico: La Russia del lavoro. Trudovaja Rossia. Settimanale socialista italo-russo
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 7 Marzo, n. 7, p. 7
Abstract: L’A. riporta alcune righe tratte da un «diffuso giornale della sera» (non vengono indicati gli estremi bibliografici), in cui si descrive la Russia come un paese fertile con un’alta produttività. L’A. denuncia la falsità di tale notizia in modo sarcastico. Nel
post scriptum finale si ricorda che il 3 marzo Aleksandr Fedorovič Kerenskij ha tenuto una conferenza a Parigi. Autore del contributo è probabilmente Evgenij Grigor’evič Šrejder.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Grilitch, I partiti socialisti e la contro-rivoluzione
Autore: Grilitch,
Titolo: I partiti socialisti e la contro-rivoluzione
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 15 Gennaio, n. 1, pp. 5-7
Abstract: L’articolo si suddivide in due parti rispettivamente intitolate «I socialisti rivoluzionari» e «I menscevichi». Nella prima parte l’A. constata la rinascita del partito socialista rivoluzionario, definito il partito per eccellenza della rivoluzione, e registra la fiducia che le masse operaie e contadine hanno ritrovato dopo le promesse irrealizzabili avanzate dai bolscevichi. Vengono riportate due notizie tratte da «Il Tempo» (n. 288) e definite erronee dall’A., insieme ad alcuni passi desunti dalle deliberazioni promulgate durante il IX Congresso. Nella seconda parte dell'articolo l’A. descrive l’atteggiamento dei menscevichi nei confronti del potere bolscevico. A differenza dei socialisti rivoluzionari, le file mensceviche hanno deciso di stringersi intorno ai soviet, perché ritengono la socialdemocrazia incapace di dare un reale contributo contro le forze dell'ammiraglio Aleksandr Vasil’evič Kolčak. Dopo tali prese di posizione i socialisti rivoluzionari sono stati costretti al carcere e all’attività clandestina, ma sono loro i veri rappresentanti del potere operaio e contadino.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Grilitich, La democratizzazione della reazione
Autore: Grilitich,
Titolo: La democratizzazione della reazione
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 7 Marzo, n. 7, p. 4
Abstract: L’A. riporta le richieste principali avanzate dalla sinistra del Sovrano Concilio Cosacco, composto dai rappresentanti eletti dai parlamenti del Don, di Terek e di Kuban’: 1) la formazione di uno stato federale composto dalle repubbliche del Don, di Terek e del Kuban’; 2) l’invito a far parte della federazione agli stati di recente formazione come l’Ucraina, la Georgia, l’Azerbaigian, la Crimea; 3) l’inammissibilità sul territorio della federazione sud-russa di altro potere estraneo a quello della federazione stessa; 4) la nomina del Concilio come organo che stabilisce la costituzione federale fino alla convocazione dell’Assemblea Costituente Panrussa. Tali richieste non sono state accettate dall’ala destra e hanno rivelato il trionfo della reazione nella Russia meridionale.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Grilitich, L’ordine del generale Dragomirov comandante le truppe della regione di Kiev, n. 149. Stazione Golty, 15 dicembre 1919
Autore: Grilitich,
Titolo: L’ordine del generale Dragomirov comandante le truppe della regione di Kiev, n. 149. Stazione Golty, 15 dicembre 1919
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, p. 7
Abstract: Viene pubblicato il telegramma del generale Abram Michajlovič Dragomirov (n. 83010 del 15 dicembre) ai generali Bredov e Promtov. In esso si esprime gratitudine agli eserciti che hanno dimostrato abnegazione e si richiede di non inoltrare il telegramma alle truppe del Terek, al reggimento Volčanskij, al reggimento ossetino e al reggimento della Guardia. Segue il commento dell’A. che registra la frammentarietà degli eserciti di Denikin e la loro graduale dissoluzione; evento – questo – che l’A. aveva preventivato 16 mesi prima, quando Anton Ivanovič Denikin stabilì di ripristinare i reggimenti della vecchia guardia imperiale.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Grilitich, Un passo avanti, due indietro
Autore: Grilitich,
Titolo: Un passo avanti, due indietro
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 31 Gennaio, n. 2-3, p. 8
Abstract: Vengono offerte alcune riflessioni economiche sullo stato di produzione del proletariato industriale russo, sul potenziamento della piccola industria artigiana e della produzione a domicilio. Si riportano le affermazioni di un opuscolo di Lenin (pseud. di Vladimir Il’ič Ul’janov) citate dal giornale socialista democratico «Priboj»: «Un passo avanti, due indietro». È proprio questo, conclude l’A., che si è verificato in Russia: per ogni passo in avanti verso il comunismo, Lenin deve farne dieci indietro verso forme arretrate di produzione e verso classi che vivono di queste forme.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Iherscengorn A., La produzione carbonifera nel bacino del Donetz
Autore: Iherscengorn A.,
Titolo: La produzione carbonifera nel bacino del Donetz
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 28 Marzo, n. 9-10, pp. 3-4
Abstract: L’A. riporta una notizia della «Krasnaja Gazeta» secondo cui il livello di produzione carbonifera nel bacino del Donec è incredibilmente diminuita. L’A. commenta la notizia, adducendo alcuni dati relativi al 1918 (prima e dopo la guerra civile) e sostenendo la rovina tecnica ed economica delle imprese, causata dalla difficile congiuntura.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Ilyn A., Perché i socialisti rivoluzionari se ne sono andati dai Soviety?
Autore: Ilyn A.,
Titolo: Perché i socialisti rivoluzionari se ne sono andati dai Soviety?
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 7 Marzo, n. 7, pp. 5-6
Abstract: L’A. descrive dettagliatamente la sua personale esperienza all’interno di alcune riunioni dei soviet in cui ha manifestato l’opposizione al bolscevismo. E afferma che il Comitato Esecutivo Centrale Panrusso, in cui è stato eletto, è stato trasformato «in un obbediente e silenzioso organo del Consiglio dei Commissari del popolo» da cui sono stati epurati tutti i dissidenti.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Prokhogij, La Nazionalizzazione
Autore: Prokhogij,
Titolo: La Nazionalizzazione
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 28 Marzo, n. 9-10, pp. 4-5
Abstract: L’A. riporta un dialogo tenuto con un industriale di nafta di Baku che denuncia le gravi condizioni economiche in cui versa la sua impresa e la sua regione. L’industriale ricorda criticamente la nazionalizzazione delle banche e delle imprese operata dai bolscevichi.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Schreider Gregorio, Ai lettori
Autore: Schreider Gregorio,
Forma autore accettata: Šrejder, Grigorij Il’ič
Titolo: Ai lettori
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 15 Gennaio, n. 1, pp. 1-2
Abstract: L'autore, definito «Sindaco di Pietrogrado, Presidente d. Com. S.-O. dell’Assemblea Costituente Panrussa», presenta gli scopi della rivista a seguito del IX Consiglio del Partito Socialista-Rivoluzionario, dell’Unione degli Zemstvo e delle città di tutta la Russia Meridionale. Compito del periodico è sostenere il riavvicinamento tra la democrazia russa del lavoro e quella occidentale, far conoscere la Russia all’Europa, distruggendo quella serie di verità «tendenziose» diffuse tanto nel Vecchio Continente quanto in Italia. L’A. difende gli interessi della democrazia socialista del lavoro e critica la situazione russa attuale, facendo riferimento alle atroci sofferenze a cui è costretto il popolo russo e alla reazione russa sul Kuban’, in cui sono stati sedati i tentativi di istituzione democratica. L’A. conclude il suo intervento con un appello rivolto a tutti coloro che simpatizzano per la causa socialista-rivoluzionaria, sostenendo che la pace e la calma potranno essere raggiunte solo quando esse regneranno nella stessa Russia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Schreider Gregorio, Il grano degli affamati
Autore: Schreider Gregorio,
Forma autore accettata: Šrejder, Grigorij Il’ič
Titolo: Il grano degli affamati
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 7 Marzo, n. 7, pp. 1-2
Abstract: L’A. cita i dati statistici riportati da Lloyd George sulla situazione del grano nella Russia meridionale, registrati grazie alla missione economica britannica. Tali dati vengono considerati non meritevoli di alcuna fiducia. L’esportazione di grano russo in Europa ha lo scopo di importare ulteriori beni, soprattutto macchine, medicinali, vestiti e calzature. Viene criticato l’articolo dell’ing. Edoardo Ugolini (
La produzione russa e i bisogni dell’Italia, «Avanti!», n. 45), in cui il suo autore dipinge la Russia come un Eldorado, mentre la popolazione russa, costretta alla fame, necessita del pane che esporta tanto quanto ne necessita la popolazione europea a cui è destinata.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Schreider Gregorio, Il nostro monito
Autore: Schreider Gregorio,
Forma autore accettata: Šrejder, Grigorij Il’ič
Titolo: Il nostro monito
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 31 Gennaio, n. 2-3, pp. 1-2
Abstract: L’A. ricorda un'intervista rilasciata sei mesi prima ad alcuni giornalisti italiani, in cui pronosticava i successivi avvenimenti che avrebbero scosso la Russia. Sostiene che, rispetto a quanto affermato qualche mese prima, gli eventi storici di cui aveva parlato hanno travolto il paese molto più rapidamente di quanto avesse previsto: Aleksandr Vasil’evič Kolčak è stato battuto di due settimane e Anton Ivanovič Denikin di un mese rispetto ai suoi pronostici. A tal proposito si mettono in guardia i compagni italiani sul destino della Russia e si diffida dal credere alle promesse dei bolscevichi, giacché la scelta dei contadini di schierarsi dalla parte di Trockij (pseud. di Lev Davidovič Bronštejn) è soltanto per sconfiggere Denikin; fra le due fazioni politiche, continua l’A., i contadini optano per il male minore.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Schreider Gregorio, Le decisioni di Londra
Autore: Schreider Gregorio,
Forma autore accettata: Šrejder, Grigorij Il’ič
Titolo: Le decisioni di Londra
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, p. 1
Abstract: L’A. raccomanda la lettura di due articoli pubblicati nel numero corrente dal titolo
I contadini e la dittatura del proletariato e
La Sanità pubblica in Russia.Si manifesta critico nei confronti dei risvolti che avrà la conferenza di pace di Londra, perché giungerà a una legittimazione anche formale del potere bolscevico. Questo, continua l’A., significherà rafforzare il governo bolscevico che si sentirà in diritto di proseguire la sua opera distruttrice.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Schreider Gregorio, Per dissipare un equivoco
Autore: Schreider Gregorio,
Forma autore accettata: Šrejder, Grigorij Il’ič
Titolo: Per dissipare un equivoco
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 11 Febbraio, n. 4, pp. 1-2
Abstract: L’A. sottolinea l’attendibilità delle notizie pubblicate dalla sua rivista e chiede la partecipazione dei lettori che desiderino chiarimenti. Viene riportato il monito di un «illustre compagno italiano» che intuisce la diffidenza dei socialisti italiani nei confronti di quelli rivoluzionari russi. A tale intervento segue la risposta dell’A. I compagni occidentali hanno il diritto di credere nei decreti bolscevichi, nella socializzazione della terra, ma i socialisti rivoluzionari hanno altrettanto il diritto di affermare che tali decreti abbiano provocato per due terzi «una cosa antisocialista, addirittura idiota e spesso scellerata», visto che la socializzazione della terra non è mai avvenuta. Per quanto concerne la diffidenza di cui scrive l’ «illustre compagno italiano», l’A. sostiene che sia dovuta alla non conoscenza del russo da parte degli italiani.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Schreider Gregorio, Perché veniamo fucilati
Autore: Schreider Gregorio,
Forma autore accettata: Šrejder, Grigorij Il’ič
Titolo: Perché veniamo fucilati
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 18 Febbraio, n. 5, p. 1
Abstract: L’A. riporta la notizia della fucilazione di Aleksandr Vasil’evič Kolčak a Irkutsk da parte dei socialisti rivoluzionari e la notizia della fucilazione di tre membri della Direzione del partito socialista rivoluzionario a Mosca. Si ritengono legati da un nesso logico i due avvenimenti, giacché chi uccide Kolčak impedisce il ritorno della restaurazione e chi fucila i socialisti rivoluzionari annienta la creazione di un unico fronte socialista. A tal proposito l’A. riporta una lettera di Lenin agli operai e ai contadini, in cui il leader bolscevico si manifesta contrario a un fronte unico socialista con menscevichi e socialisti rivoluzionari. L’A. biasima con forte pathos tali affermazioni, sostiene la lotta dei socialisti rivoluzionari a qualsiasi forma di restaurazione e ribadisce la loro tenacia per annientare la dittatura bolscevica, nonostante le fucilazioni e le calunnie.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Schreider I. J., Ai compagni d’Italia!
Autore: Schreider I. J.,
Forma autore accettata: Šrejder, Isaak Il’ič
Titolo: Ai compagni d’Italia!
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 15 Gennaio, n. 1, pp. 2-5
Abstract: L’A., «consigliere di Pietrogrado», denuncia la negazione della libertà di espressione cui sono stati costretti i rivoluzionari russi nel loro paese, cacciati dal dispotismo zarista e dalle forze cosacche e che oggi debbono ricorrere ad una tipografia straniera per poter esprimere la propria opinione. Si critica a più riprese il potere bolscevico che «si crede ultrarivoluzionario e supersocialista» e si rivolge ai «compagni italiani», che hanno dato prova di conoscere solo due fazioni politiche russe: il bolscevismo, rappresentato da Lenin e Trockij e considerato dagli italiani l’unica corrente socialista-rivoluzionaria, e la restaurazione, rappresentata da Aleksandr Vasil’evič Kolčak e Anton Ivanovič Denikin, intenti nel ripristino dello zarismo. Si criticano «i compagni italiani» per l’eccessiva semplificazione degli avvenimenti russi e si sottolinea il divario che separa il potere bolscevico dalle masse contadine, nonché il prezioso aiuto dei socialisti rivoluzionari nel rovesciamento del governo provvisorio. Si auspica un’unione di tutte le forze socialiste italiane e russe.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Schreider Isaak, Il flirt borghese-bolscevico
Autore: Schreider Isaak,
Forma autore accettata: Šrejder, Isaak Il’ič
Titolo: Il flirt borghese-bolscevico
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 7 Marzo, n. 7, pp. 2-3
Abstract: L’A. stigmatizza le posizioni marxiste di Lenin (pseud. di Vladimir Il’ič Ul’janov) e Trockij (pseud. di Lev Davidovič Bronštejn) sulla rivoluzione proletaria, giacché i bolscevichi hanno trasformato la Russia in uno stato dispotico, fondato sulla burocratizzazione militare della produzione, il lavoro forzato e l’asservimento dell’operaio militarizzato. L’A. saluta positivamente la decisione de l’«Avanti!» di inviare in Russia una delegazione che studi l’effettiva condizione economica del paese.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Schreider Isaak, Verso il mercato russo
Autore: Schreider Isaak,
Forma autore accettata: Šrejder, Isaak Il’ič
Titolo: Verso il mercato russo
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 28 Marzo, n. 9-10, pp. 1-3
Abstract: Si descrivono le ragioni che spingono l’Europa occidentale verso il mercato russo. La Russia, insieme all’America, è considerata dall’A. uno dei serbatoi economici cui il Vecchio continente intende attingere, in quanto forti rapporti con la Russia permetterebbero di competere con il capitalismo americano. Si accusano i partiti socialisti dell’Intesa di non essere intervenuti in Russia da veri socialisti internazionalisti e rivoluzionari, costringendo i rispettivi governi a seguire una via democratica. Questo atteggiamento, chiosa l’A., ha costretto i socialisti rivoluzionari russi a seguire il principio borghese del non intervento. Si ritiene inoltre decisiva per l’Europa l’astensione da qualsiasi azione nei confronti della Russia e si sottolinea l’importanza della comunicazione della Lega Nazionale delle Cooperative Italiane per difendere e potenziare la rete delle cooperative russe.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Sigoff M., La fame nei grandi centri Russi secondo i dati statistici ufficiali sovietisti
Autore: Sigoff M.,
Titolo: La fame nei grandi centri Russi secondo i dati statistici ufficiali sovietisti
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 7 Marzo, n. 7, p. 3
Abstract: L’A. commenta i dati statistici riportati dai bolscevichi in merito alla distribuzione delle razioni di pane e zucchero fra il 1917 e il 1919. Si denuncia il grave stato di fame in cui versa la Russia: a Pietrogrado, continua l’A. «il pranzo domestico in seno alla famiglia è divenuto un vago ricordo».
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Sigoff M., La Sanità pubblica in Russia
Autore: Sigoff M.,
Titolo: La Sanità pubblica in Russia
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, pp. 3-5
Abstract: L’A. commenta i materiali e le risoluzioni del Congresso straordinario panrusso dei medici (Pirogovskij s’’ezd). Si denuncia la lentezza della macchina burocratica, la mancanza di personale e di medicinali e si critica il reclutamento di addetti, nominati dai Soviet, che non hanno alcuna conoscenza medica. In seguito al Congresso, continua l’A., è stata votata una mozione che registra la difficile situazione in cui versa la sanità russa. Viene inoltre denunciato lo scollamento fra l’azione del governo centrale e quella degli organi locali del potere; si condannano infine le persecuzioni del popolo ebraico e delle personalità intellettuali.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Slonim Marco, I contadini e la dittatura del proletariato
Autore: Slonim Marco,
Forma autore accettata: Slonim, Mark L’vovič
Titolo: I contadini e la dittatura del proletariato
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, pp. 1-3
Abstract: L’A., «Deputato dell’Assemblea Costituente Panrussa», considera cardinale il problema della terra in Russia vista l’alta percentuale di contadini (110 su 160 milioni). Nel corso dei secoli tale questione ha diviso il socialismo russo: da una parte, i socialisti democratici e i discepoli ortodossi del marxismo, e, dall’altra, i socialisti rivoluzionari. Si descrive la situazione contadina durante lo zarismo attraverso alcuni dati statistici del 1913 e si denuncia la mancata attenzione dei bolscevichi verso la condizione della campagna. In conclusione, si accusano i bolscevichi di non esser riusciti a costruire rapporti solidi con le masse contadine e di aver acuito il divario fra campagne e città.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Stalinsky E., Le cooperative ed i Soviety
Autore: Stalinsky E.,
Forma autore accettata: Stalinskij, Evsej Aleksandrovič
Titolo: Le cooperative ed i Soviety
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 28 Marzo, n. 9-10, p. 3
Abstract: L’A. denuncia il ritardo con cui vengono ripresi i rapporti commerciali con la Russia e ne attribuisce la responsabilità ai bolscevichi, completamente disinteressati alla ripresa dell’economia nazionale e al potenziamento delle cooperative. A conferma di questa azione politica vi è, secondo l’A., la nomina di una delegazione cooperativa composta esclusivamente da leader bolscevichi. Le cooperative non solo non collaborano con i bolscevichi, ma lottano drammaticamente contro il loro regime dispotico. Se la cooperazione socialista, conclude l’A., soccomberà al governo bolscevico, sarà decretata la fine dei rapporti commerciali da cui dipende la vita di milioni di persone.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Sukhomlin Vassily, L’Europa e la rivoluzione russa
Autore: Sukhomlin Vassily,
Forma autore accettata: Suchomlin, Vasilij Vasil’evič
Titolo: L’Europa e la rivoluzione russa
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 18 Febbraio, n. 5, pp. 2-3
Abstract: L’A. afferma che negli ultimi tre anni i governi occidentali non hanno compreso la rivoluzione che ha travolto la Russia. Si evidenzia la ferma volontà di distruzione del vecchio regime da parte di contadini e operai e l’inettitudine della borghesia russa. Si avanzano alcune considerazioni sulla rivoluzione del 1917, paragonandola, nonostante le diverse condizioni economiche e sociali, a quella francese. È tempo di capire, conclude l’A., che la Russia non è «un’espressione geografica» e che la rivoluzione è ancora in atto, poiché malgrado gli errori e l’anarchia economica la Russia conoscerà un suo rinnovamento.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Visualizza nella Biblioteca Virtuale Tchaikin Vadim, Chi viene?
Autore: Tchaikin Vadim,
Forma autore accettata: Čajkin, Vadim Afanas’evič
Titolo: Chi viene?
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 31 Gennaio, n. 2-3, p. 2
Abstract: L’A., «Membro dell’Assemblea Costituente di tutte le Russie», ritiene legittima da parte di ogni socialista e democratico coerente la domanda «chi viene e chi verrà in cambio alla reazione?». Dopo aver denunciato l’instabilità del potere bolscevico, l’A. sostiene che il Sovnarkom di Mosca non sia in grado di gestire l’imminente catastrofe interna ai Soviet e di garantire il suffragio universale. Se il regime «denikiano-kolčakista» verrà sconfitto e l’imperialismo mondiale non gli assicurerà la sopravvivenza, il potere bolscevico potrebbe adoperarsi per la democratizzazione della Russia. Secondo l’A., tuttavia, tale democratizzazione potrà aver luogo solo attraverso la democrazia del lavoro e grazie ai socialisti rivoluzionari.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
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