Autore: E. S.,
Titolo: Note in margine
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, p. 8
Abstract: L’A. registra la consuetudine diffusa in Occidente di attingere notizie riguardanti la Russia e l’Oriente da testate giornalistiche di Stoccolma, dell’Estonia, di Helsinki (Helsingfors) e di Baku. Viene riportata la notizia dell’arresto di Aleksandr Fëdorovič Kerenskij a Baku, pubblicata dal periodico «Svensca Tagblatt» e dal giornale estone «Vadmaa». L’A. ammette di non conoscerne la veridicità. Autore del contributo è probabilmente Evgenij Grigor’evič Šrejder.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Autore: Grilitich,
Titolo: L’ordine del generale Dragomirov comandante le truppe della regione di Kiev, n. 149. Stazione Golty, 15 dicembre 1919
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, p. 7
Abstract: Viene pubblicato il telegramma del generale Abram Michajlovič Dragomirov (n. 83010 del 15 dicembre) ai generali Bredov e Promtov. In esso si esprime gratitudine agli eserciti che hanno dimostrato abnegazione e si richiede di non inoltrare il telegramma alle truppe del Terek, al reggimento Volčanskij, al reggimento ossetino e al reggimento della Guardia. Segue il commento dell’A. che registra la frammentarietà degli eserciti di Denikin e la loro graduale dissoluzione; evento – questo – che l’A. aveva preventivato 16 mesi prima, quando Anton Ivanovič Denikin stabilì di ripristinare i reggimenti della vecchia guardia imperiale.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Autore: Schreider Gregorio,
Forma autore accettata: Šrejder, Grigorij Il’ič
Titolo: Le decisioni di Londra
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, p. 1
Abstract: L’A. raccomanda la lettura di due articoli pubblicati nel numero corrente dal titolo I contadini e la dittatura del proletariato e La Sanità pubblica in Russia.Si manifesta critico nei confronti dei risvolti che avrà la conferenza di pace di Londra, perché giungerà a una legittimazione anche formale del potere bolscevico. Questo, continua l’A., significherà rafforzare il governo bolscevico che si sentirà in diritto di proseguire la sua opera distruttrice.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Autore: Sigoff M.,
Titolo: La Sanità pubblica in Russia
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, pp. 3-5
Abstract: L’A. commenta i materiali e le risoluzioni del Congresso straordinario panrusso dei medici (Pirogovskij s’’ezd). Si denuncia la lentezza della macchina burocratica, la mancanza di personale e di medicinali e si critica il reclutamento di addetti, nominati dai Soviet, che non hanno alcuna conoscenza medica. In seguito al Congresso, continua l’A., è stata votata una mozione che registra la difficile situazione in cui versa la sanità russa. Viene inoltre denunciato lo scollamento fra l’azione del governo centrale e quella degli organi locali del potere; si condannano infine le persecuzioni del popolo ebraico e delle personalità intellettuali.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098
Autore: Slonim Marco,
Forma autore accettata: Slonim, Mark L’vovič
Titolo: I contadini e la dittatura del proletariato
Titolo del periodico: La Russia del lavoro
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1, 1920, 25 Febbraio, n. 6, pp. 1-3
Abstract: L’A., «Deputato dell’Assemblea Costituente Panrussa», considera cardinale il problema della terra in Russia vista l’alta percentuale di contadini (110 su 160 milioni). Nel corso dei secoli tale questione ha diviso il socialismo russo: da una parte, i socialisti democratici e i discepoli ortodossi del marxismo, e, dall’altra, i socialisti rivoluzionari. Si descrive la situazione contadina durante lo zarismo attraverso alcuni dati statistici del 1913 e si denuncia la mancata attenzione dei bolscevichi verso la condizione della campagna. In conclusione, si accusano i bolscevichi di non esser riusciti a costruire rapporti solidi con le masse contadine e di aver acuito il divario fra campagne e città.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-FI0098