Russi in Italia

Elena Michajlovna Vyvodcova


Luogo e data di nascita: Odessa, 1848
Luogo e data di morte: 1940
Residenza: Milano, Via Bagutta

È moglie dell'avvocato Enrico Treves (1829–1913), figlio del rabbino di Trieste e fratello di Emilio Treves (1834–1916), fondatore della casa editrice omonima. Ha tre figli: Olga (1873–1945), ch sposerà il pittore Arnaldo Ferraguti; Guido (1875–1932), condirettore della casa editrice e redattore della rivista "L’Illustrazione italiana"; Giulia (nata nel 1877). Per un certo periodo vive a Vienna, dove il marito è viceconsole al Consolato Italiano e nasce il secondogenito Guido. Nel 1885, conclusasi traumaticamente la carriera diplomatica del marito a causa di un rovescio di borsa, si stabilisce con la famiglia a Milano e abita in via Bagutta.

Tra gli intellettuali italiani che frequenta spicca il nome di Gabriele D'Annunzio, che in due lettere senza data dall'Hotel Cavour di Milano indirizzate a Giulia Treves (affettuosamente chiamata "sirocchia") ne ricorda la squisita ospitalità e il rito del tè "alla russa":

"Mia cara Sirocchia,
l'altra sera pregai la sirocchia Olga di annunciarvi una mia visita per il pomeriggio di venerdì, attratto dal presentimento di un thé ineffabile - retour de Russie.
Ma sfortunatamente son tornato troppo tardi, jersera, col treno delle 11 e ½, vestito di nebbia e di malinconia. Perdonatemi (se m'aspettaste).
Verrò oggi, dopo colazione, e spero di trovare anche Donna Elena liberata dalle sue fantasie grigie.
A rivederci, cara sirocchia dagli occhi pallidi e fuggevoli.
Parleremo della Forza, della Salute e della Speranza, con accento vigoroso.
Devotamente Vostro Gabriele D'Annunzio".

Elena Vyvodcova insegna il russo ai figli, e ciò si rivela importante per l'attività di Guido, che nel 1905 comincia ad affiancare lo zio Emilio nell'impresa editoriale di famiglia. Invece Giulia si dedica alla traduzione, ed è contattata da Eleonora Duse il 23 aprile 1903, da Settignano, per avere in lettura un dramma čechoviano:

"Gentile Signorina,
Gabriele D'Annunzio mi ha parlato d'una Sua traduzione d'un dramma di Ceckov, ed eccomi a chiederle se Ella volesse mandarmi il manoscritto, e al più presto.
Il mio Lavoro è, ora, interrotto causa la mia salute che questa volta, non ha voluto aiutarmi, quindi, in questo momento potrei occuparmene. Vuole?
Le ho parlato una sola volta, se ne ricorda Signorina?
Ma mi parve sentire in lei un desiderio così sincero e forte – così tremante di essere ascoltata – come persona che ha in sé tutte le tenerezze e non sa né donarle, né esprimerle.
Se così è, mi creda, Signorina, tutta per Lei, e con Lei. Eleonora Duse".

Il ricordo delle origini russe di Elena Vyvodcova si trasmette anche al nipote Alessandro Ferraguti, figlio di Olga Treves e del pittore Arnaldo, affettuosamente chiamato Sacha.

Nell'estate 1922 Elena Vyvodcova chiede aiuto a D'Annunzio per favorire l'espatrio dell'anziana madre e di una sorella che vivono in grandi ristrettezze ad Odessa. Questa vicenda affiora da un intreccio di lettere e telegrammi conservati alla Fondazione "Il Vittoriale degli italiani" di Gardone Riviera che mettono in luce i contatti di D'Annunzio con Vaclav Vorovskij, come si evince da una lettera del 22 luglio 1922 a Guido Treves:

"Mio carissimo Guido,
ecco la risposta di Vorovsky. Vedi tu che si può fare. La cosa è piuttosto disagevole.
La carta è pronta? E i caratteri sono fusi?
La lista del Comitato, a parere di savii, deve essere allargata. Avrò fra giorni un gran numero di nomi, da scegliere [...]".

Nella risposta da Milano del 25 luglio 1922, su carta intestata de "L'Illustrazione Italiana", Guido Treves non nasconde a D'Annunzio la sua preoccupazione:

"Mio caro Gabriele,
ti sono molto grato per il tuo intervento presso Vorovsky. Mamma mia ti scriverà per dirti la sua riconoscenza. Faremo degli altri passi, ma speriamo che intanto la povera vecchia che ha quasi novant'anni, non muoia di stenti".

Il 26 luglio 1922, però, giunge a D'Annunzio questa lettera su carta intestata della "Représentation de Russie en Italie":

"Monsieur,
me référant aux lettres échangées entre vous et Mr. Vorovsky concernant le départ pour Kichineff de M.me Emilie Vyvodtzoff et de sa fille, j'ai le plaisir de pouvoir vous informer que le Commissariat du Peuple aux Affaires Etrangères de la République d'Ukraine nous avise avoir déjà pris les mesures nécessaires pour permettre à ces dames de quitter le territoire ukrainien.
Veuillez agréer, Monsieur, nos civilités empressées. Le Secrétaire".

Sempre a fine luglio, D'Annunzio manda un telegramma con buone notizie a Guido Treves:

"Vorovsky mi comunica con squisita gentilezza che la vecchia nonna è già in viaggio di salvazione per speciale decreto dei Commissarii. Sono lieto di annunziartelo. Vado a Milano Cavour. Ti abbraccio. Nostri salutissimi alla Comarella. Gabriel".

Il 2 agosto 1922, da S. Margherita Ligure, Elena Vyvodcova invia un telegramma di ringraziamento a Gardone Riviera:

"Benedicendo la sua bontà e la sua potenza che liberarono mia madre da infinite sofferenze la ringrazio dal profondo del cuore e spero poterle esprimere un giorno a viva voce la mia immensa gratitudine. Elena Treves".

Da Cortina, con una lettera del 7 agosto 1922 su carta intestata de "L'Illustrazione Italiana", Guido Treves torna a ringraziare D'Annunzio per il bene ricevuto:

"Mamma mia ti avrà scritto o telegrafato a Gardone per dirti tutta la sua gratitudine e tutta la sua felicità per la salvezza della nonna che deve alla tua bontà e alla tua onnipotenza che si estende a tutte le Russie".

Tra le conoscenze di Elena Vyvodcova spicca anche il nome di Raissa Olkienizkaia Naldi, la cui famiglia era pure di origine odessita, e che nel 1924 pubblicò per Treves l'Antologia dei poeti russi del 20 secolo.


Bibliografia
Massimo Grillandi, Enrico Treves, Torino, Utet, 1977.
Gabriele D'Annunzio, Lettere ai Treves. A cura di Gianni Oliva, con la collaborazione di Katia Berardi e Barbara Di Serio, Milano, Garzanti, 1999.
Franco Di Tizio, Antonietta Treves e D'Annunzio. Carteggio inedito 1909-1938, Altino, Ianieri Editore, 2005.

Fonti archivistiche
Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani", Gardone Riviera, Archivio Generale.

Note
Nelle fonti occidentali compare anche Wivodzoff e Wiwodroff.

Maria Pia Pagani


Frontespizio della Antologia dei poeti russi del XX secolo di Raissa Olkienizkaia Naldi, pubblicato a Milano da Treves nel 1924.

Indietro
Statistiche