Russi in Italia

Pavel Abramovič Vigdorčik


Luogo e data di nascita: Disna (Bielorussia), 23 giugno 1874
Luogo e data di morte: Napoli, 10 luglio 1942
Professione: medico stomatologo

Agli inizi del Novecento risiede in Polonia, a Białystok, dove nascono i due figli, Aleksandr e Frida ((Białystok, 4.9.1906-dopo 1942). Con l’accusa di attività socialista viene esiliato in Siberia; nel 1906 trova rifugio a Capri nel periodo, in cui l’isola accoglie gli esponenti di spicco del movimento socialista russo e la Scuola di partito, organizzata da Aleksandr Bogdanov e Anatolij Lunačarskij. Nel 1907 viene raggiunto dalla moglie Fanny L’vovna Dworecka (Białystok, 7.11.1880 - Napoli, 7.4.1954) e dai figli, che per le loro origini ebraiche fuggono da Białystok, scenario di alcuni tra i più violenti pogrom dell’epoca.
Dalla Prima guerra mondiale Pavel Vidgorčik risiede con la famiglia a Napoli e apre due studi di dentista: uno a Napoli e uno a Capri. La sua casa di via S. Lucia 110 ospita – oltre alla madre della moglie, Ghitel Dworetzka (1874-prima del 1942) – molti russi di passaggio o residenti a Napoli: tra questi Jurij Tabolickij, marito della dottoressa Bejla Fabrikant, Jakov Vigdorčik e la moglie Rebecca Lazarevna Zilberank (nata a Kišenev il 29.3.1887), che vivono a Napoli in via S. Lucia 29 fino al 1917, ma si trasferiranno in seguito a Roma e negli anni Venti a Milano (via Boccaccio 39), dove Rebecca Lazarevna e il nipote, Semen Abramovič, lavoreranno presso le Assicurazioni Generali Venezia.
Come molti suoi connazionali, il medico è sospettato di attività bolscevica e sorvegliato dall’Ufficio Centrale di Investigazione, che registra i frequentatori della sua casa: i soci del Circolo Ricerche Psichiche di Napoli, la sorella dell’on. Adinolfi, vice-segretario del PNF, sposata al colonnello Lieto e altri.
Negli anni Venti il medico frequenta la casa di Maksim Gor’kij a Sorrento.

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Gor'kij sul terrazzo della Villa "Il Sorito" a Sorrento

Negli anni Trenta Vidgorčik viene scelto dalla principessa Maria Josè come suo dentista personale e frequenta gli ambienti dell'aristocrazia napoletana.
Nel 1933 l'arresto del figlio Aleksandr, sospettato di cospirazione, desta molto scalpore nella colonia russa di Napoli.

Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Polizia politica, Fascicoli personali, b. 619, f. Gorki Massimo.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Polizia politica, Fascicoli personali, b. 1461, f. Wigdorcik Alessandro di Paolo.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Polizia politica, Fascicoli personali, b. 1433, f. Vigdorcik Alessandro.
Archivio di Stato di Napoli, Questura di Napoli, Massime, I versamento, busta 48, inc. 959.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, A1 1940, B. 84. F. Widgorcik Frida di Paolo.
Archivio Storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri. Gabinetto 1910–1923. B. 108. F. 130.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, UCI. B. 102. F. 3196 Vigdorcik Paolo.
ASMAE. Gabinetto 1910–1923. B. 108. F. 130.
Archivio di Stato di Napoli. Questura di Napoli. Massime I. B. 48. F. 959.
Archivio di Stato di Napoli. Questura di Napoli. Massime I. B. 96. F. 1999.
Biblioteca Comunità ebraica di Napoli. Registri degli iscritti.
Biblioteca Comunità ebraica di Napoli. Elezioni. Liste elettorali.
Biblioteca Comunità ebraica di Napoli. Registro delle salme tumulate nel Cimitero Israelitico di Napoli.

Bibliografia
Maksim Gor'kij. Materialy i issledovanija. Lenigrado, Izd. Akademii Nauk SSSR, 1934. T. 1,
Gor'kij i chudozniki. Vospominanija. Perepiska, Moskva, Iskusstvo, 1964.
Gor'kij i russkaja zurnalistika nacala XX veka. Neizdannaja perepiska. Moskva, Nauka, 1988.
S dvuch beregov. Russkaja literatura XX veka v Rossii i  za rubezom. Moskva, IMLI, 2002.

Nella foto Via Santa Lucia negli anni Venti, quando Pavel Vigdorčik aveva qui il suo studio dentistico

Giuseppina Giuliano
Scheda aggiornata il 31 ottobre 2020

 



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