Russi in Italia

Maria Bakunina


Luogo e data di nascita: Krasnojarsk, 2 febbraio 1873
Luogo e data di morte: Napoli, 17 aprile 1960
Professione: scienziata, professore universitario

Nasce in Siberia a Krasnojarsk il 2 febbraio 1873 nella famiglia del rivoluzionario e filosofo Michail Bakunin (1814–1876), là esiliato, e di Antonina Kwjatkowskaja (1840 o 1843–1887), figlia di un deportato politico polacco. Con i famigliari riesce a fuggire in Europa, prima in Svizzera a Locarno, Lugano e Berna, dove nel 1876 muore il padre, poi a Napoli con la madre e i fratelli Carlo e Sofia. Qui sono ospitati nella villa dell’avvocato socialista Carlo Gambuzzi (1837–1902) a Capodimonte; amico e seguace di Bakunin, Gambuzzi ha svolto un’intensa attività politica, fondato nel 1867 l’associazione rivoluzionaria “Libertà e giustizia”, negli anni Settanta e Ottanta è stato a capo della sezione napoletana dell’Internazionale. Gambuzzi, che aveva conosciuto Antonina Kvjatkovskaja durante il suo soggiorno a Napoli negli anni Sessanta-Settanta, è verosimilmente il padre naturale dei suoi tre figli. Nel 1879 Gambuzzi sposa la vedova di Bakunin, hanno una figlia, Tat’jana (1879–1944; trasferitasi a Varsavia agli inizi del Novecento muore durante l'occupazione nazista insieme al Michał Ludwik Kossowski e ai due figli Danko e Lula).

Nel 1895 Marija Michajlovna (per la famiglia e gli amici Marussia) si laurea con lode alla Facoltà di Chimica dell’Università di Napoli con un studio nel campo della isomeria geometrica, nel 1896 sposa Agostino Oglialoro-Todaro (18471923), direttore dell’Istituto di Chimica Generale della stessa università. In breve tempo diventa la prima ricercatrice donna della cattedra di Chimica organica a Napoli, contribuendo con le sue ricerche ai progressi della chimica moderna. Nel 1917 diventa professore ordinario di Chimica organica presso la Scuola Superiore Politecnica di Napoli, in seguito è professore di Chimica industriale presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli e dal 1940 è professore di Chimica organica presso lа facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dello stesso ateneo: è una delle prime docenti donna dell’Università di Napoli.

Per molti anni ricopre inoltre cariche prestigiose in qualità di docente e ricercatrice presso diversi istituti superiori; viaggia molto, svolge incarichi istituzionali e prende parte a convegni scientifici sia in Italia che all’estero: nel 1914 su disposizione del ministro Nitti si reca in Belgio e in Svizzera per studiare nuovi metodi d’insegnamento; nel settembre 1934 partecipa a Mosca e Leningrado al VII Congresso dedicato a Dmitrij Mendeleev. Frequenta anche attivisti politici, come il patriota repubblicano Roberto Mirabelli (18541930), seguace di Mazzini, successivamente senatore, per cui tra il 1936 e il 1937 è messa sotto sorveglianza dalla polizia politica fascista.

Grande scienziata, donna emancipata, forte e volitiva, gode di grande prestigio fra i colleghi, mentre è temuta da allievi e collaboratori; abita in grandi locali attigui alla facoltà e si racconta che la mattina quando appariva l’istituto all'improvviso diventava straordinariamente operoso. Innumerevoli sono gli aneddoti legati alla sua audacia: nel 1938 per salvare il nipote Renato Caccioppoli, che aveva irriso Hitler e Mussolini in visita a Napoli, interviene per salvarlo e convince le autorità che è malato di mente; nel 1943 quando Napoli è occupata dai tedeschi, riesce a salvare dal rogo gran parte della biblioteca universitaria, sbarrando la strada all’ufficiale incaricato di appiccare il fuoco, il comandante tedesco, ammirato da tanto coraggio, dà ordine al suo plotone di ritirarsi. Sempre nel 1943 dopo lo sbarco anglo-americano riprendono per sua iniziativa le ricerche scientifiche e grazie alle sue insistenze i laboratori vengono dotati di materiali e apparecchiature d’avanguardia provenienti dalla Gran Bretagna.

Dal 1944 al 1949 grazie all’intervento di Benedetto Croce è nominata Presidente dell’Accademia Pontaniana per le sue qualità scientifiche e morali (era socia dal 1905), riesce a far riprendere alla storica istituzione la sua attività subito dopo la guerra, nel 1952 è nominata presidente onorario.

Compiuti i 75 anni di età, nel 1949, è nominata professore emerito. Autrice di numerose pubblicazioni (cf. Colella C. Marussia Bakunin: una rilettura aggiornata della vita e della carriera), è stata membro di prestigiose istituzioni culturali e scientifiche, tra cui l’Accademia dei Lincei.

Nella sua reidenza di via Mezzocannone, 10 ospitava spesso parenti e amici, nonché intellettuali e profughi russi; non avendo avuto figli era molto legata ai nipoti, sia ai figli del fratello: Giovannangela (18961975) e Luigi (19001940) Bakunin; che a quelli della sorella: Renato (19041959) e Ugo (19051992) Caccioppoli. Dopo una vita dedicata alla studio e alla ricerca muore nel 1960 ed è sepolta nel cimitero di Poggioreale (zona russa, tomba di famiglia dei Bakunin-Gambuzzi).


Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Divisione Polizia Politica, Fascicoli personali 1927-1944, b. 30 (lettere dirette a Maria Bakunin e intercettate).

ACS. Ministero della pubblica istruzione. Direzione generale dell’istruzione universitaria. Divisione prima. Fascicoli personali dei professori ordinari. III versamento B. 28 F. Bakunin Maria

Biblioteca Nazionale di Napoli, Reparto Manoscritti, Carte Mirabelli, Busta VI.20 (3a,b,c (Lettere di M. Bakunina a Roberto Mirabelli).


Bibliografia

R. A. Nicolaus, Ricordo di Maria Bakunin // Atti dell'Accademia Pontaniana LII, Napoli 2004, pp. 27-32.
P. Mongillo, Marussia Bakunin, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2008.

C. Colella, Marussia Bakunin: una rilettura aggiornata della vita e della carriera // Atti dell’Accademia Pontaniana. Vol. LXIII (2014), Napoli, Giannini editore, 2015, pp. 123–165.

M.R.S. Creese. T.M. Creese, Ladies in the laboratory IV: Imperial Russia’s women in science, 1800-1900: a survey of their contributions to research, with contributions by T.M. Creese, Lanham; Boulder; New York; London, Rowman & Littlefield, 2015.

M. Gargiulo, Il diario di Antossia, Napoli, Guida editori, 2018.

 

Link
http://www.treccani.it/enciclopedia/marussia-bakunin_(Dizionario-Biografico)/

https://museodivinonapoli.it/tag/caccioppoli/

http://www.fondazionemicheletti.it/altronovecento/articolo.aspx?id_articolo=9&tipo_articolo=d_persone&id=43
http://www.universitadelledonne.it/maria_bakunin.htm
http://www.mariabakunin.com/cat/maria-bakunin/

https://media.accademiaxl.it/memorie/S5-VXXXI-P2-2007/Mongillo639-654.pdf

https://www.soc.chim.it/sites/default/files/chimind/pdf/2009_7_124_ca.pdf


Giuseppina Giuliano, Vladimir Keidan
Scheda aggiornata al 5 gennaio 2021



Marussia Bakunina negli anni Venti



Attestato matricolare di Marija Bakunina



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