Nata a Orselina sul lago Maggiore (Canton Ticino) il 17 gennaio 1870, Giulia Sofia è la secondogenita dell’ideologo dell’anarchismo Michail Bakunin e di Antonina Ksaver’evna Kvjatkovskaja (Antonia Kwiatkowska; 1840 o 1843 – 1887). In realtà, Bakunin aveva riconosciuto e dato il suo nome ai tre figli della moglie, nati dalla relazione con l’avvocato Carlo Gambuzzi (1837–1902), socialista napoletano suo amico (Colella 2014, pp. 135-136).
Vive in Svizzera fino alla morte di Bakunin (Berna, 1876), poi insieme ai fratelli Carlo e Maria segue la madre a Napoli nella villa di Gambuzzi a Capodimonte. Qui i giovani Bakunin crescono in un’atmosfera stimolante e ricevono un’educazione raffinata (nel 1879 la madre sposa Carlo Gambuzzi da cui ha un’altra figlia Tat’jana).
Nel 1893 si laurea con lode in Medicina e Chirurgia all’Università di Napoli, lavora all’Istituto Patologico degli Incurabili nei reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria, edita alcune pubblicazioni scientifiche; dal 1894 è Socio aggregato residente della R. Accademia di Scienze medico-chirurgiche della Società Reale di Napoli.
Nel 1903 diventa la seconda moglie del famoso chirurgo napoletano Giuseppe Caccioppoli (1852–1947), da cui ha due figli, il celebre matematico Renato (1904–1959) e il magistrato Ugo (1905–1992). Al tragico destino del figlio Renato, suicidatosi all’età di 55 anni, è dedicato il film di Mario Martone Morte di un matematico napoletano (1992).
A differenza della sorella Marija, dopo il matrimonio lascia il lavoro per dedicarsi alla famiglia.
Negli anni Venti è presidentessa della Comitato Pro Russi Poveri di Napoli e partecipa a diverse iniziative di soccorso agli esuli insieme a Frida Vigdorčik, moglie del medico Pavel Vigdorčik, alla dottoressa Bejla Fabrikant, a Zoe Voronkova, moglie di Ettore Lo Gatto ed altre.
Bibliografia
P. Mongillo, Marussia Bakunin, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2008.
C. Colella, Marussia Bakunin: una rilettura aggiornata della vita e della carriera // Atti dell’Accademia Pontaniana. Vol. LXIII (2014), Napoli, Giannini editore, 2014, pp. 123–165.
M.R.S. Creese, T.M. Creese, Ladies in the laboratory IV: Imperial Russia’s women in science, 1800-1900: a survey of their contributions to research, with contributions by Thomas M. Creese, Lanham; Boulder; New York; London, Rowman & Littlefield, 2015.
Nella foto: la residenza di Carlo Gambuzzi a Capodimonte
Giuseppina Giuliano
4 gennaio 2021