Vjačeslav Konstantinovič Turžanskij
Viktor
Luogo e data di nascita: Kiev, 4 marzo 1891
Luogo e data di morte: Monaco di Baveria, 13 agosto 1976
Professione: regista, attore
Studia con Stanislavskij all'Accademia d'Arte drammatica di Mosca, dedicandosi inizialmente solo alla recitazione (
Brat'ja, 1912), per poi passare nel 1914 alla regia cinematografica (
Simfonija ljubvi i smerti, 1914;
Brat'ja Karamazovy, 1915) pur continuando a recitare in molti dei suoi film. È allievo di Evgenij Bauer. Tra le due rivoluzioni del 1917 è tra gli organizzatori, insieme ai registi Bonč-Tomaševskij, Čardynin, Viskovskij e Turkin del "Sojuz rabotnikov chudožestvennoj kinematografii".
Nell'estate 1920 emigra dalla Crimea verso la Grecia, l'Italia e quindi Parigi insieme alla moglie,
Natal'ja Kovan'ko, attrice protagonista di tutti i suoi film, e alla compagnia teatrale del cognato Boris Fastovič
(1891–1967). In Francia inizia a lavorare per la società cinematografica Ermol'ev, poi
Società Film "Albatros". Nel 1924 lascia la società Albatros per divergenze di carattere finanziario e inizia a collaborare con la compagnia
"Ciné-France-Film".
Nel 1926 insieme alla moglie e ad un folto gruppo di collaboratori della Società Film Albatros (
Fedot Burgasov,
Nikolaj Kolin,
Aleksandr Lošakov,
Boris Bilinskij,
Natal’ja Kovan’ko,
Anatolij Litvak,
Konstantin Miklaševskij ed altri) viene in Italia, a Venezia, per partecipare al film
Casanova di
Aleksandr Volkov. Tra gli attori principali - Ivan Mozžuchin (Casanova),
Diana Karenne (Maria, duchessa di Lari),
Nina Košic (contessa Voroncova), Suzanne Bianchetti (Caterina II), tra le comparse anche il poeta
Pёtr Potёmkin. Distribuito dalla Pathé Consortium Cinéma, il film è presentato in prima mondiale a Parigi il 13 settembre 1927, e a Venezia al Teatro Malibran nell’ottobre 1928 con accompagnamento musicale dal vivo.
Con la collaborazione al fianco di Abel Gance in
Napoléon (1926) inizia ad essere conosciuto anche all'estero. Dal 1926 al 1930 insieme alla moglie si reca in America, lavora per la Metro Goldwin Mayer senza riscuotere troppo successo.
Dopo questa breve e poco fruttuosa parentesi hollywoodiana torna in Europa, dove lavora soprattutto nella Germania nazista, realizzando anche film di propaganda (ad esempio nel 1940 I nemici).
Nel dopoguerra dal 1957 intraprende la carriera di produttore in Italia con lo pseudonimo di Arnaldo Genoino; è regista e sceneggiatore di alcuni film storici: I battellieri del Volga (1958), La Venere di Cheronea (1958), Erode il grande (1959), I cosacchi (1960), La donna dei faraoni (1960), porta a termine il remake di uno dei suoi successi francesi Michele Strogoff (1926) che intitola Il trionfo di Michele Strogoff.
Filmografia
Fonti archivistiche
ACS. PS. 1920 A11. B. 13 F. 482 Toujansky Venceslao.
ACS. PS. 1923 A11. B. 11. F. 1 Artisti cinematografici Russi.
ACS. PS. 1926 A16. B. 64. F. Schiffrin Simone ed altri.
ASMAE. MinTuriSpet. Archivio Cinema. B. 180, 266.
Bibliografia
Gorboff M., La Russie fantôme. L'émigration russe de 1920 à 1950, Lausanne 1995.
Martinelli V., voce Turžanskij Viktor, in Dizionario dei registi del cinema mondiale, v. III, Torino 2006.
Passek J.-L., voce Tourjansky, in Dictionnaire du Cinéma, Paris 1986, p. 645.
Russkaja emigracija. Literatura. Istorija. Kinoletopis'. Materialy meždunarodnoj konferencii. Tallin, 12-14 sentjabrja 2002, Jerusalem-Tallin 2004.
Martinelli V. Viktor Turžanskij // Dizionario dei registi del cinema mondiale. Torino, 2006. Т. 3.
Янгиров Р.М. «Рабы немого» 1920–1930-е годы: Очерки исторического быта русских кинематографистов за рубежом. М.: Русский путь, 2008.
Янгиров Р.М. Хроника кинематографической жизни Русского зарубежья: В 2-х т. М.: Книжница / Русский путь, 2010.
Giuseppina Giuliano
Scheda aggiornata il 12 dicembre 2020Manifesto del film
Volga en flammes (1934).
Manifesto del film Michele Strogoff (1926) con Ivan Mozžuchin
Manifesto del film Il trionfo di Michele Strogoff (1961) con Curd Jurgens e Capucine
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