Il suo vero cognome è Fastovič. Nasce in una famiglia di teatranti, i fratelli Boris (1891–1967) e Viktor Fastovič (1895–1976) sono registi, attori, sceneggiatori sia in Russia che nella Francia dell’emigrazione. L’attrice esordisce nel 1917, quando la maggior parte del mondo cinematografico russo dopo la rivoluzione aveva spostato la sua produzione in Crimea (come narrerà con straordinaria suggestione e poesia il regista Nikita Mikal’kov in Schiava d’amore, 1975).
Kovan’ko debutta e recita tutta la vita nei film diretti dal marito Vjačeslav Turžanskij: Il cerchio fatato (Zakoldovannyj krug, 1917), Seguimi (Idi za mnoj, 1917), Miraggi di palude (Bolotnye miraži, 1918), I cercatori di perle (Iskateli zemčuga, 1919), Peccato e espiazione (Grech i iskuplenie, 1919), Il sogno perduto (Obronennaja mecta, 1919) ecc. Fino alla partenza dalla Russia recita in più di 20 film dei più diversi generi presso gli studi cinematografici di Iosif Ermol’ev, uno dei primi importanti produttori russi.
Nell’estate 1920 insieme al marito e alla maggior parte dei collaboratori della società di Ermol’ev (attori, registi, tecnici) lascia la Russia ed emigra a Parigi, dove continua la sua carriera cinematografica presso la Société Ermolieff-Cinéma, poi presso la Società Film Albatros e infine nella compagnia “Ciné-France-Film”.
Negli anni dell’emigrazione francese raggiunge un grande successo, recitando come prima donna in tutti i film di Turžanskij: L’Ordonnance (1920), Les Contes des mille et une nuit (1921), Nuit de Carnaval (1922), Le Chant de l’amour triomphant (1923, insieme a Vera Cholodnaja e Osip Runič), La Dame masquée (1924), Le Prince charmante (1924), Michele Strogoff (1926 accanto all'attore Ivan Mozžuchin).
Nel 1926 insieme a marito e ad un folto gruppo di collaboratori della Società Film Albatros (Fedot Burgasov, Nikolaj Kolin, Aleksandr Lošakov, Boris Bilinskij, Natal’ja Lisenko, Anatolij Litvak, Konstantin Miklaševskij ed altri) viene in Italia, a Venezia, per partecipare al film Casanova di Aleksandr Volkov, che impegna molti attori russi e oltre 1500 comparse. Tra gli attori principali -Ivan Mozžuchin (Casanova), Diana Karenne (Maria, duchessa di Lari), Nina Košic (contessa Voroncova), Suzanne Bianchetti (Caterina II), tra le comparse anche il poeta Pёtr Potёmkin. Distribuito dalla Pathé Consortium Cinéma, il film è presentato a Venezia al Teatro Malibran nell’ottobre 1928 con accompagnamento musicale dal vivo. Ricordato per la straordinaria interpretazione di Mozžuchin, il film Casanova ha saputo creare un proprio mito nell’ambito del cinema, diventando un autentico oggetto di culto e ha fatto rivivere sullo schermo sia lo sfarzo della corte imperiale russa, ricostruito con assoluta minuzia (la celebre sarta Karinsky fa ricamare 175 aquile a due teste in filo doro sullo strascico dell’abito da ballo dell’imperatrice), sia lo splendore di Venezia con il suo celebre Carnevale.
Dal 1926 al 1930 Kovan’ko segue a Hollywood il marito che lavora senza troppo successo alla Metro-Goldwyn-Mayer, poi insieme rientrano in Europa. Nel 1934 l’attrice partecipa all’ultimo suo film Volga in fiamme, tratto dal romanzo La figlia del capitano di Puškin. Nel 1935 si separa dal marito e ritorna a vivere in Russia, a Kiev.
Fonti archivistiche
ACS. PS. 1920 A11. B. 13 F. 482 Toujansky Venceslao.
ACS. PS. 1923 A11. B. 11. F. 1 Artisti cinematografici Russi.
ACS. PS. 1926 A16. B. 64. F. Schiffrin Simone ed altri.
ASMAE. MinTuriSpet. Archivio Cinema. B. 180, 266.
Bibliografia
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Gorboff M. La Russie fantôme. L'émigration russe de 1920 à 1950. Lausanne: L’Age d’homme, 1995.
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Янгиров Р.М. «Рабы немого» 1920–1930-е годы: Очерки исторического быта русских кинематографистов за рубежом. М.: Русский путь, 2008.
Янгиров Р.М. Хроника кинематографической жизни Русского зарубежья: В 2-х т. М.: Книжница / Русский путь, 2010.
Link
https://www.emigrationrusse.com/cinema-russe-en-exil/ (5.12.2020)
https://journals.openedition.org/1895/1672 (5.12.2020)
https://www.persee.fr/doc/camed_0395-9317_1994_num_48_1_1119 (5.12.2020)
https://fr.rbth.com/histoire/79630-russes-blancs-paris-cinema (5.12.2020)
Nella foto: Savelij Sorin, Ritratto dell'attrice Natal'ja Kovan'ko (1923)
Antonella d'Amelia
5 dicembre 2020