Partecipa alla Prima guerra mondiale e dal 1919 al movimento dei Bianchi. Nel 1920 viene mandato in Italia presso il generale Vrangel' e vi rimane. Risiede a Roma (1921-1922) e a Milano (1923). Studia canto, musica e pittura; dirige la
Biblioteca Gogol' ed è a capo della comunità russa di Roma.
Ha regolari contatti con
Boris Stepanovskij, ex colonnello dell'esercito imperiale russo. Essendo cugino di Umberto di Savoia da parte di madre, il principe si adopera molto per aiutare i russi in difficoltà.
Come riferisce una nota del Ministero dell'Interno del 1940, insieme ad Anastasia del Montenegro ("sorella della nostra Regina Imperatrice, nata a Peterhoff il 17 luglio 1890, abitante in via Panama 77"), il principe presiede tutte le organizzazioni della colonia russa di Roma: il
Circolo russo,
l'Unione dei Combattenti,
l'Unione degli Invalidi di guerra. Fanno parte della colonia russa di Roma circa 200 soci, che sono "sussidiati dalla nostra Reale Corte Imperiale, dall'Associazione Combattenti e Mutilati d'ltalia, da privati". Si conserva una sua lettera, in qualità di Presidente del Circolo russo di Roma, via delle Colonnette 27. in cui ringrazia il governo italiano:
Eccellenza,
Ho l'onore di comunicarVi che le principali organizzazioni della Colonia russa a Roma (il Circolo russo, l'Unione dei Combattenti e l'Unione Invalidi di Guerra) profondamente grati per l'ospitalità da loro goduta per molti anni in Italia, hanno costituito, sotto la mia presidenza, un Comitato misto, che si pone, nell'attuale momento storico, a disposizione delle Autorità Italiane, per ogni eventuale servigio.
Principe Sergio Romanovsky.
Roma, 17.6.1940.
Fonti archivistiche
Archivio Centrale di Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, PS 1923, A16, b. 42, f. Stepanovsky Boris.
Archivio Centrale di Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, PS 1940, G1, f. Roma Comitato Ex combattenti russi.
Giuseppina Giuliano, Vladimir Kejdan