Russi in Italia

Roma, Archivio Centrale dello Stato

a cura di Laura Piccolo

 

Piazzale degli Archivi, 27 - 00144 Roma
tel. 06 545481
https://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/



L'Archivio Centrale dello Stato conserva gli archivi degli organi centrali dello Stato (Presidenza del Consiglio, Ministeri, Organi consultivi e giurisdizionali ad esclusione della Presidenza della Repubblica, dei due rami del Parlamento, dei Ministeri degli Affari Esteri, della Difesa e delle Forze Armate). Conserva anche importanti archivi privati di enti e di persone, ricevuti a titolo di donazione o deposito.
L'Archivio nasce a Roma nel 1875 quando con decreto reale (25 maggio, n. 2552) viene istituito l'Archivio del Regno per la conservazione di quei documenti prodotti dai dicasteri centrali non più necessari nella gestione amministrativa. Inizialmente l'Archivio del Regno viene affiancato al già esistente Archivio di Stato di Roma, con il quale condivide sede, gestione e amministrazione. Dopo il referendum del 2 giugno 1946, l'Archivio assume la denominazione di Archivio Centrale dello Stato e dal 1953 (13 aprile, n. 340) acquista una propria autonomia rispetto all'Archivio di Stato di Roma. Come nuova sede viene scelto il palazzo ideato da De Renzi, Figini e Pollini per l'Esposizione Universale del 1942; la sede viene trasferita nel 1960.

Materiali russi nei fondi dell'Archivio centrale dello Stato
La parte più consistente dei materiali analizzati proviene dal fondo della Direzione generale di Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno - in particolare le serie archivistiche:
A1 - Informazioni politiche di persone (1911- 1943)
A11 - Sudditi russi da sorvegliare
A16 - Informazioni su stranieri
F4 - Stampa estera sovversiva 1926-1943
G1 - Associazioni
K1 - Partito comunista (1918-1933)
Divisione polizia politica. Fascicoli personali 1927-1944
Segreteria particolare del Duce. Carteggio ordinario
Ufficio centrale investigazioni UCI (1916-19)

Per l'organizzazione di questi materiali si rimanda alla Guida generale degli archivi di Stato italiani, a cura di G. Angiolini e C. Pavone, vv. I-IV, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1981-1986, in part. le pagine dedicate alla Direzione generale di Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno (pp. 145-157), alla Guida all'Archivio della sala di studio (Archivio Centrale dello Stato in 2 vv., Roma 2004) e agli studi di P. Carucci, L'influenza degli archivi contemporanei sull'evoluzione dell'archivistica, in L'Archivio Centrale dello Stato 1953-1993, cit., pp. 99-113; P. Ferrara, L'Archivio centrale dello Stato: storia interna e attività, in L'Archivio Centrale dello Stato 1953-1993, cit., pp. 173-214; Il Ministero dell'Interno, a cura di Giovanna Tosatti, Bologna, Il Mulino, 1992. Per la genesi, l'organizzazione e le funzioni dell'OVRA si rimanda in particolare a M. Canali, Le spie del regime, Bologna, Il Mulino, 2004. Per una descrizione degli "Archivi Fascisti" si rimanda a P. Carucci, Gli archivi di Stato, in Storia d'Italia nel secolo ventesimo. Strumenti e fonti (III- Le fonti documentarie), a cura di Claudio Pavone, Roma 2006, p. 98.

Scheda aggiornata al 5 dicembre 2020


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