Russi in Italia

Daniil Aleksandrovič Amfiteatrov


Luogo e data di nascita: Pietroburgo, 29 ottobre 1901
Luogo e data di morte: Roma, 7 giugno 1983
Professione: compositore e direttore d'orchestra

In tenera età si trasferisce in Italia, in Liguria, insieme alla famiglia, seguendo le vicissitudini del padre, lo scrittore Aleksandr Amfiteatrov. Nel 1914 a Roma comincia a frequentare le lezioni del compositore Ottorino Respighi (1879-1936), ma presto deve fare ritorno in Russia per gli impegni politici del padre. Tra il 1916 e il 1918 studia al Conservatorio di Pietroburgo, e nel 1921 si reca a Praga, dove studia contrappunto con Jaroslav Řídký (1897–1956).
Ritorna in Italia nel 1922, si iscrive al PNF il 2 agosto 1922 ed entra a far parte del corpo dei moschettieri del Duce. Ottiene la cittadinanza italiana nel 1927.
Ripresi gli studi con Respighi, nel 1924 consegue il diploma in composizione presso il Conservatorio Regio di Santa Cecilia di Roma. Nello stesso anno è nominato all'Augusteo di Roma pianista, organista e sostituto del direttore, Bernardino Molinari. Tra il 1925 e il 1927 segue un corso di Musica Gregoriana e Organo presso l’Accademia Superiore Pontificia di Musica Sacra del Vaticano, e contemporaneamente svolge l’incarico di insegnante di musica della principessa Giovanna di Savoia. Terminato l’incarico nel 1929, diviene direttore artistico delle Stazioni Radio di Genova e Trieste: questa attività lo porta a dirigere anche molti concerti sinfonici presso il Teatro di Torino.

In questi anni sposa May C. Semenza, di Milano, da cui ha due figli, Erik (1931) e Stella Renata (1934), e risiede a Trieste, come testimoniano quattro sue lettere a Pietro Maria Bardi, scritte tra il 1931 e il 1933 e conservate presso l'Archivio Storico Civico di Milano. Di particolare interesse è la lettera del 5 gennaio 1932, nella quale Amfiteatrov risponde ad una proposta di Bardi di collaborare con il periodico "L'Ambrosiano", e propone tre articoli: nel primo metterebbe in guardia i genitori musicomani i quali, ansiosi di crescere dei figli artisti, trascurano di dar loro una cultura generale; nel secondo articolo vorrebbe esaminare la recente riforma dell'insegnamento musicale in Italia; il terzo articolo dovrebbe invece intitolarsi "Panorama musicale immaginario". Il progetto di collaborazione con Bardi, tuttavia, probabilmente non ebbe seguito, ma nel 1933 su "L'Ambrosiano" appare un lungo articolo di Maria Tibaldi Chiesa su Daniil Amfiteatrov, un ritratto a tutto tondo della vita e della carriera del musicista, dall'avventuroso approdo in Italia della sua famiglia, dai primi successi all'Augusteo di Roma, fino alle sue composizioni più note. Sono notizie di prima mano, raccontate direttamente da Amfiteatrov all'autrice dell'articolo:

Conoscevo allora vagamente il destino avventuroso della famiglia degli Amfitheatrof: ora il maestro mi ricorda la sua vita, dalla prima infanzia, quando a tre anni seguì in Siberia i genitori, dentro un sacco di pelo, fino all'ultimo periodo tempestoso durante la rivoluzione russa, prima del definitivo soggiorno in Italia, dove egli giunse nel 1922, dopo una fuga romanzesca. Osservo il volto del musicista: un volto dai lineamenti regolari, sul quale si diffonde il velo di tristezza dello sguardo grigio, dietro le lenti cerchiate di tartaruga: il segno delle sofferenze e delle tribolazioni s'è attenuato, forse, ma non si cancellerà mai più [...]. Amfitheatrof si mette al piano e suona per me molte sue opere, facendomi passare attraverso le varie fasi del suo lavoro di compositore: suona con quella stessa foga impetuosa così caratteristica delle sue musiche, evocando i colori degli strumenti e le voci dell'orchestra e creando sulla tastiera l'atmosfera sinfonica. Egli ha ripudiato tutte le sue composizioni precedenti al «Poema del Mare» del 1925; del 1926 è il «Miracolo delle Rose» che Molinari e Gui fecero conoscere al pubblico, in Italia e in America; un lavoro di atmosfera francescana, pervasa di soave melodiosità, in un'aura tersa, di semplicità e di candore. Dello stesso tempo sono una «Sonata per violoncello» e una «Sonata per violino», eseguite più volte anche a Milano, nelle quali risuonano remoti echi russi attraverso un fluido cantare, che l'Amfitheatrof attinge alla atmosfera italiana ove respira. Del 1929 è una Sonata-Fantasia «Ritorno alla Natura», scritta a Levanto, nell'ardente opulenza dell'estate, evocatrice del mare nostro e delle coste della Riviera, ondulate di colli e di valloncelli. Nel 1930 fu composto il poema sinfonico «Italia», che Amfitheatrof stesso diresse all'Augusteo e a Milano. E dello stesso anno è un «Preludio a una Messa da Requiem» (eseguito a Trieste nel 1931, diretto dall'autore), prima parte di un'opera per orchestra e coro di ampie proporzioni, cui l'Amfitheatrof tuttora lavora. Queste pagine, scritte con ispirato fervore, mentre attestano la serietà degli studi del compositore e il suo amore per i grandi del passato, rivelano la sua sicurezza nel trattare le forme antiche con mezzi moderni, nell'esprimere la commozione mistica e umana con nobiltà di intenti spirituali.

Nel 1934 Amfiteatrov compone la colonna sonora del film del regista tedesco Max Ophuls La signora di tutti, dove recita anche Tat'jana Pavlova, mentre è del 1936 la colonna sonora per il documentario di Jean Paul Paulin Mudundu, Safis Prod., Italia.
Al 20 novembre 1936 risale una sua lettera al Duce, in cui lamenta la propria situazione: ha trascorso, suo malgrado, 5 anni con i bolscevichi, è stato arrestato più volte dalla Ceka, ha prestato servizio nell'esercito e nella marina russa. Qualificandosi come fascista, si mette a disposizione per traduzioni o altro. La sua richiesta rimane senza risposta.
Emigra in America nel 1937 e nel 1944 ottiene la cittadinanza americana. Nel 1959 fa ritorno in Italia.

Principali opere composte in Italia
Poema del mare, eseguito per la prima volta nel 1925 dall’orchestra dell’Augusteo di Roma, diretta da Bernardino Molinari, Milano, Ricordi, 1937. Viene eseguito anche al Teatro alla Scala di Milano il 31 maggio 1926, durante un concerto sinfonico diretto da Ettore Panizza.
Il miracolo delle rose, eseguito per la prima volta nel 1926 dall’orchestra dell’Augusteo, diretta da Bernardino Molinari. Milano, Ricordi, 1926.
Melodia, Roma, F.lli De Santis, 1928.
Italia, 1929.
Preludio ad una Messa da Requiem per orchestra, eseguito per la prima volta nel 1929 dall’Orchestra Stabile di Firenze, diretta da Vittorio Gui, Milano, Suvini-Zerboni, 1936.
Sonata - fantasia "Ritorno alla natura": per violino e pianoforte, Milano, Ricordi, 1930.
American Panorama, eseguito per la prima volta dall’Orchestra del Teatro di Torino, diretta da Dimitri Mitropoulos (direttore dell’orchestra sinfonica di Minneapolis), Milano, Suvini-Zerboni, 1935.


Fonti archivistiche

Archivio Storico Civico, Milano. Fondo Pietro Maria Bardi.
Archivio e Biblioteca del Teatro alla Scala, Milano: Collezione autografi (1 biglietto da visita intonso, dal “Preludio ad una messa da requiem” con dedica autografa a Gianalfonso Casati. 1935).
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1937, cat. A1, b. 9.


Bibliografia
Maria Tibaldi Chiesa, Daniel Amfitheatrof, «L'Ambrosiano» 27 maggio 1933, p. 3.
Giampiero Tintori, Duecento anni di Teatro alla Scala. Cronologia opere-balletti-concerti 1778-1977, Bergamo, Ed. Grafica Gutenberg, 1979, p. 273.
Alberto Basso (a cura di), Dizionario enciclopedico della musica e dei musicisti. Le biografie, Torino, UTET, 1985, v. I, p. 84.

Nota
Nelle fonti italiane e/o americane si incontra come Daniele o Daniel Amfiteatroff, Amfitheatrof o Amphitheatrof.

Materiali

Ritratto di D. Amfiteatrov, apparso in Chi è? Dizionario degli Italiani d'oggi, Roma, IV edizione, casa editrice Cenacolo, 1940, p. 21:

"Amfiteatrof Daniele, musicista, nato a Pietroburgo il 29-X-1901 da  Alessandro e da Ilaria Socolof. Diploma di magister di composizione (S.  Cecilia, Roma, 1924). Milano via Domenichino 1 (presso Semenza),  tel. 41296. Russo, residente in Italia dall'età di 3 anni, e da  oltre un decennio naturalizzato italiano. Ripetutamente imprigrionato dal Comunismo. In Russia dal 1916 al 1921, e condannato a morte. Sfuggito e tornato in Italia, si iscrisse al P.N.F., partecipà a molte azioni  squadriste ed alla marcia su Roma. Per 4 anni moschettiere, fu  gravemente ferito. È direttore d'orchestra e compositore di musica; direttore nelle principali città d'Italia e d'Europa. Ora direttore dell'Orchestra di Minneapolis (USA Minnesota)".

Nella foto D. A. Amfiteatrov in America negli anni '40
http://www.mmmrecordings.com/Composers/Amfitheatrof/amfitheatrof.html

Raffaella Vassena
Scheda aggiornata al 16 dicembre 2018


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