Principessa georgiana, nata Bektabegova. Soggiorna in Italia tra il 1922 e il 1923. Dal 21 settembre 1922 all'Hotel d'Italie in via Quattro Fontane a Roma e dal febbraio dell'anno successivo in via del Babuino 52, presso la famiglia Negri. È stata l'amante di un capitano italiano, inviato in missione a Tiflis.
Nel 1933 si richiedono alla polizia politica informazioni sul suo conto. Dalle indagini risulta abitare in quel periodo ancora in via del Babuino, ma al numero 41, in una camera mobiliata presso l'ex ammiraglio dell'esercito zarista
Leonid Leont'evič Ivanov. Ormai vedova, a suo dire, è l'amante dell'aviatore Muzi, nipote della proprietaria della pensione Rossi, in via del Babuino 186, dove generalmente cena la sera. Fino al 1932 lavora come
mannequin presso la ditta Salomon in via Sistina 61, versa ora in difficili condizioni economiche facendosi mantenere da amici. Conosce il commendator Francesco Franzoni, addetto al Ministero degli Esteri, e pare che sia cugina di sua moglie.
È sepolta al
cimitero acattolico di Testaccio a Roma accanto a
Anna Ivanovna Lozina-Lozinskaja.
Nota
Nei documenti italiani si incontra come Andronikoff Militza.
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1923, cat. A11, b. 11, f. Andronikova Militza (Andeonika sul fascicolo) n. 6.
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Divisione Polizia Politica, Fascicoli personali 1927-1944, b. 97, f. Bektabegoff Militsa.
Giuseppina Giuliano, Vladimir Keidan
Scheda aggiornata al 18 settembre 2010
