Nel 1898 si reca ad Albenga (Liguria) e pubblica un importante saggio sui mosaici dell’antico battistero (Mozaiki drevnej krešal’ni v Al’benge, “Vizantijskij vremennik" 1901, vol. 8, pp. 516-525), studiandoli alla luce dell’analisi iconografica, sviluppata da Kondakov.
Al rientro in Russia nel 1900 pubblica il risultato di questo suo lavoro quinquennale I fondamenti ellenistici dell’arte bizantina (Ellinističeskie osnovy vizantijskogo iskusstva), nel 1903 diventa professore di Teoria e storia dell’arte all’Università di Pietroburgo, dal 1906 è professore ai Corsi superiori femminili Bestužev, dal 1922 al 1929 lavora al Museo dell’Ermitage e pubblica una serie di studi sulla storia dell’arte paleocristiana, bizantina e russa. Dal 1921 al 1925, come Ivan Grevs, è membro onorario della “Società per lo studio della cultura italiana”.
Negli anni Trenta è allontanato dal lavoro, ma non interrompe l’attività di ricerca, scrive un libro su Leonardo da Vinci (Etjudy o Leonardo da Vinci) che vede la luce l’anno della sua morte.
Fonti archivistiche
ASMAE. Archivio Scuole. 1923–1928. IV. B. 672. F. Russia.
Bibliografia
A. Muñoz, Novità sulla pittura bizantina // Pan. Rassegna di lettere, arte e musica. 1934. № 5. Р. 14–35.
M.N. Nesterov, Vospominanija, Moskva,: Sovetskij chudoznik 1985.
Marcenaro M. Dmitrij Vlasevič Ajnalov: il “Viaggio in Italia” di uno storico dell’arte russa sul finire dell’Ottocento // Rivista dell’Istituto Nazionale d’Archeologia e Storia dell’Arte 2003, pp. 189–214.
Marcenaro M. La visita di Dmitrij Vlas’evic Ajnalov sul finire dell’Ottocento al battistero di Albenga e le più recenti indagini archeologiche // Vizantijskij vremennik 2015, t. 74 (99), pp. 224–239.
Antonella d'Amelia
20 dicembre 2020