Russi in Italia

Dmitrij Vlas'evič Ajnalov


Luogo e data di nascita: Mariupol', 8(20) febbraio 1862
Luogo e data di morte: Leningrado, 12 dicembre 1939
Professione: storico dell'arte, archeologo

È membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Pietroburgo dal 1914, membro dell’Imperial Società Ortodossa di Palestina (Imperatorskoe pravoslavnoe palestinskoe obščestvo). Dopo gli studi all’Università di Novorossijsk nel 1888 è inviato all’Università di Pietroburgo, dove si occupa di Storia dell’arte sotto la guida dell’insigne archeologo Nikodim Kondakov. Dal 1890 al 1903 insegna all’Università di Kazan’, nello stesso periodo viene in Italia per raccogliere materiali sulle sue ricerche. Nel 1891 visita Roma, si interessa soprattutto ai più antichi mosaici dell'epoca paleocristiana, sui quali pubblica nel 1895 lo studio Mosaici del IV-V secolo (Mozaiki IV i V vekov), studia anche i monumenti antichi a Venezia, Napoli, Palermo, Parma e Firenze. Nel 1893 vive a Roma nella pensione di via Aurora, dove risiedevano numerosi studiosi e artisti russi (tra loro Vjačeslav Ivanov, Michail Rostovcev, M.N. Speranskij, V.I. Modestov), come ricorda Michail Nesterov nelle memorie, rievocando anche la competenza e disponibilità di Ajnalov a condividere le proprie conoscenze e fargli da guida nella Roma antica (M. Nesterov, Vospominanija, p. 181).

Nel 1898 si reca ad Albenga  (Liguria) e pubblica un importante saggio sui mosaici dell’antico battistero (Mozaiki drevnej krešal’ni v Al’benge, “Vizantijskij vremennik" 1901, vol. 8, pp. 516-525), studiandoli alla luce dell’analisi iconografica, sviluppata da Kondakov.

Al rientro in Russia nel 1900 pubblica il risultato di questo suo lavoro quinquennale I fondamenti ellenistici dell’arte bizantina (Ellinističeskie osnovy vizantijskogo iskusstva), nel 1903 diventa professore di Teoria e storia dell’arte all’Università di Pietroburgo, dal 1906 è professore ai Corsi superiori femminili Bestužev, dal 1922 al 1929 lavora al Museo dell’Ermitage e pubblica una serie di studi sulla storia dell’arte paleocristiana, bizantina e russa. Dal 1921 al 1925, come Ivan Grevs, è membro onorario della “Società per lo studio della cultura italiana”.

Negli anni Trenta è allontanato dal lavoro, ma non interrompe l’attività di ricerca, scrive un libro su Leonardo da Vinci (Etjudy o Leonardo da Vinci) che vede la luce l’anno della sua morte.

 

Fonti archivistiche

ASMAE. Archivio Scuole. 1923–1928. IV. B. 672. F. Russia.

 

Bibliografia

A. Muñoz, Novità sulla pittura bizantina // Pan. Rassegna di lettere, arte e musica. 1934. № 5. Р. 14–35.

M.N. Nesterov, Vospominanija, Moskva,: Sovetskij chudoznik 1985.

Marcenaro M. Dmitrij Vlasevič Ajnalov: il “Viaggio in Italia” di uno storico dell’arte russa sul finire dell’Ottocento // Rivista dell’Istituto Nazionale d’Archeologia e Storia dell’Arte 2003, pp. 189–214.

Marcenaro M. La visita di Dmitrij Vlas’evic Ajnalov sul finire dell’Ottocento al battistero di Albenga e le più recenti indagini archeologiche // Vizantijskij vremennik 2015, t. 74 (99), pp. 224–239.


Antonella d'Amelia

20 dicembre 2020



Dmitrij Ajnalov, Leningrado anni Trenta



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