Russi in Italia

È l’organo ufficiale dell’Associazione italiana editori dal 1888. Il primo numero, pubblicato dall’ATLI (Associazione tipografico libraria italiana) riportava in un breve editoriale – probabilmente redatto da Emilio Treves – gli obiettivi che avevano spinto gli editori a dar vita a questo «giornale professionale»: un periodico «che si rivolge a tutti quelli che esercitano professioni librarie e tipografiche, dal grande fabbricante di carta, fino all’ultimo spacciatore di fogli stampati». La rivista offre ai professionisti del settore tutti gli aggiornamenti legislativi e le informazioni sulla vita corporativa, presenta in diverse rubriche la più vasta informazione possibile sulla produzione nazionale e internazionale – anche attraverso numerose e brevi recensioni – e raccoglie in indici annuali tutte le novità librarie. L’informazione sull’industria libraria sovietica è molto ricca nel periodo preso in esame, e testimonia l’interesse rappresentato da questa realtà in forte espansione per gli editori italiani, sia come mercato cui rivolgersi, sia come modello di organizzazione e di pianificazione culturale. Una rubrica assai interessante è la Statistica internazionale della produzione intellettuale, che ogni anno raccoglie e divulga i dati sul mercato editoriale di tutti i più importanti paesi del mondo, tra cui naturalmente Russia e URSS. La rivista è stata interamente schedata dal 1928 al 1940 (Agnese Accattoli).