La "Lega Monarchica Russa in Italia", costituitasi in Italia dopo la rivoluzione d'Ottobre, coincide per molti aspetti con la "Lega russa per il risorgimento della Patria in stretta unione con gli Alleati", di cui condivide le finalità, come recita il "Foglio di notizie della Lega Monarchica Russa in Italia" del marzo 1922.
E annuncia la pubblicazione di un nuovo settimanale monarchico, il "Principe".
- Commemora la caduta del regime monarchico russo avvenuta nel marzo 1917, parla delle sofferenze che già allora cominciavano a colpire la disgraziata nazione, delle fallaci promesse e degli ideali in nome dei quali fu fatta questa rivoluzione: fine delle sofferenze della guerra, distribuzione della terra ai contadini. Enumera le menzogne che mascherano le vere finalità dei capi organizzatori. Esprime la speranza che tale insopportabile stato di cose abbia un giorno a cessare.
- Invita il Governo di Vladivostok a partecipare alla Conferenza di Genova.
- Protesta contro la partecipazione dei Delegati bolscevichi alla Conferenza di Genova [...] Il Consiglio Supremo Monarchico Russo ha inviato alla Conferenza un indirizzo o messaggio, contestando ai detti delegati la facoltà di esprimersi a nome del popolo russo. Il Comitato russo ha diretto alla Conferenza un "memorandum" di protesta, esponendo quanto fallace sia l'aspetto assunto in questa occasione dai delegati dei Soviety, che hanno invece per unico scopo la propaganda comunista e la diffusione della rivoluzione in tutta l'Europa.
- Protesta della lega dei proprietari di immobili in Russia. Protesta della lega contro la sezione Europa, fatta col pretesto della non intromissione negli affari intemi di Russia, delle confische illegalmente e arbitrariamente fatte dal Governo comunista sia sugli immobili che su tutti gli averi dei cittadini russi".
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1922, cat. A11, b. 13, f. Lega russa n. 6.
Vladimir Kejdan