Dottoressa in chimica, vive in Italia dal 1914. Nel 1918 risiede a Roma, dove lavora come segretaria nella prima sezione amministrativa della sede romana dell'
Istituto russo, collaborando con
Karl Ludvigovič Vejdemjuller e
Ivan Afanas'evič Grinenko.
Dal 1926 risiede a Milano. Apolide, nel 1930 ottiene la cittadinanza italiana ed entra nella Associazione italiana dei chimici, da cui in seguito viene espulsa quando nel 1938 le leggi razziali promulgate dal fascismo colpirono i cittadini italiani di origine ebraica privandoli dei diritti civili e politici (cfr. la
voce a lei dedicata nella banca dati dell'Università di Bologna "Scienza a due voci. Le donne nella scienza italiana dal Settecento al Novecento")..
Nota
Nelle fonti d'archivio s'incontra Kaminka Rosa di Lazzaro e di Lifšic-Liftschitz.
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1922, A11, b. 13, f. Lega russa 6.
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1930-1931, cat. A2, b. 66, f. Kaminka Rosa fu Lazzaro 190.
Vladimir Keidan, Laura Piccolo