Nasce in una famiglia ebraica da Anna Rosenbluth e Jacob Kremer, fornitore dell’esercito dello zar. Da giovane scrive versi rivoluzionari, che invia al giornale di Odessa “Odesskie novosti”, il cui editore Israel Heifetz – convintosi del suo talento musicale – le paga gli studi presso il maestro Ronzi di Milano. Debutta inizialmente nell’opera (nel 1911 a Cremona è Mimi in una Bohème con Tito Schipa), poi passa all’operetta.
Il suo soggiorno in Italia risale al periodo degli studi e delle prime esibizioni (1902-1910). I riferimenti più dettagliati sono forniti da
Aleksandr Amfiteatrov, che in quegli anni risiedeva in Italia e, come ex-cantante lirico, seguiva con attenzione tutti gli avvenimenti del mondo musicale italiano, compresi ovviamente quelli riguardanti i suoi compatrioti che si esibivano sulla scena italiana. Amfiteatrov descrive gli esordi della giovane “odessita” che, dopo aver concluso rapidamente e brillantemente gli studi, ha iniziato a dar prova del suo straordinario talento in alcune città italiane, ottenendo un vasto successo di pubblico e critica, premessa di una grande affermazione futura.
Vi sono inoltre tracce di un suo soggiorno a Milano in quello stesso periodo: nel fondo della Biblioteca Russa di Milano, conservato presso l’Università degli Studi di Milano, si trovano infatti diversi libri firmati a mano da Isa Kremer ed evidentemente da lei donati alla Biblioteca. I libri in questione sono tutti editi tra il 1907 e il 1910 e recano il timbro “Società della Biblioteca Russa, Milano Via Stella”, ossia, il primo indirizzo della Biblioteca Russa di Milano, poi trasferitasi in altre sedi. Uno di questi volumi (L. Andruson, Skazka ljubvi: stichotvorenija, SPb. 1908), oltre al nome della cantante, reca anche una dedica in versi: “Quando torno la sera / Col mesto incanto della rimembranza / Unite anche il mio nome a la preghiera / Unite anche il mio nome a le speranze”.
Ritornata nella Russia zarista per alcune tournées, la cantante debutta nella
Bohème di Puccini e nella
Traviata di Verdi, ma presto passa all’operetta, dove riscuote un enorme successo di pubblico. Tra le operette cui prende parte, si ricordano
Niščij student (Lo studente povero),
Ideal’naja žena (La moglie ideale),
Nakonec odin (Finalmente solo),
Pol’skaja krov’ (Sangue polacco).
Kremer sposa a Odessa Izrael Heifetz e tramite lui entra a far parte della vita intellettuale della città: frequenta fra gli altri il poeta Chaim Nachman Bialik che la spinge ad avvicinarsi alla musica folk yiddish. Dopo la rivoluzione, per il sostegno dato dal marito a Kerenskij, i loro beni vengono confiscati e sono costretti ad emigrare, vivono tra la Polonia, Berlino e Parigi.
Nel 1924 decide di lasciare la famiglia e si trasferisce in America dove continua la sua fortunata carriera.
Bibliografia.
A. V. Amfiteatrov,
Maski Mel'pomeny, 1910.
Iza Kremer, in B. Savchenko,