Russi in Italia

Vasilij Nikolaevič Nečitajlov


Luogo e data di nascita: Rostov-na-Donu, 11 agosto 1886
Luogo e data di morte: Amalfi, 12 agosto 1980
Professione: pittore
 
Studia pittura a Mosca e all'Accademia imperiale di Belle arti di San Pietroburgo. È molto suggestionato dalla pittura di Michail Nesterov, che in seguito considererà uno dei suoi maestri. Terminati gli studi, allo scoppio della Prima guerra mondiale viene inviato al fronte, dove è impiegato nelle unità cosacche sul fronte persiano. Frutto della conoscenza con la storia e la cultura della Persia è la raccolta di saggi illustrati Iran: leggende e miniature (1919). Partecipa alla guerra civile tra le fila dell'Armata dei volontari. Nel 1920 emigra a Costantinopoli. Vive alcuni anni profugo in Bulgaria. Nel 1924 si trasferisce in Francia: dopo un breve soggiorno a Parigi si stabilisce nella cittadina di Belfort in Costa Azzurra e partecipa a diverse mostre nel museo del locale castello. Fine pittore di tele a olio e acquerelli, acquista presto notorietà come paesaggista e ritrattista. Nel 1928 ha luogo la sua prima mostra personale a Lione.  
Nel 1936 si trasferisce in Italia, dove vive a Roma, Venezia e Firenze. Alla fine degli anni Trenta, su consiglio dell'amico pittore Ivan Pankratevič Zagorujko, si stabilisce sulla costa amalfitana, inizialmente a Positano e poi a Ravello; è ospite del parroco della cattedrale di Positano, che gli aveva commissionato la realizzazione di alcuni dipinti, tra cui L'apparizione della Madonna a Positano (oratorio della cattedrale di Positano) e L'incoronazione della Madonna di Positano (cattedrale di Positano), In questo periodo la sua opera si concentra sempre più sulla tematica religiosa e i suoi contatti con il clero influiscono non poco sulla decisione di abbracciare la fede cattolica nel 1940.
Alla fine della Seconda guerra mondiale si trasferisce ad Amalfi, dove ottiene una residenza stabile grazie all'amicizia e al sostegno del parroco Angelo Rossini, per il quale realizza una serie di tele di tematica religiosa che gli danno grande notorietà: La pesca miracolosa (Cattedrale di Amalfi), L'immacolata o la Madonna della Costiera Amalfitana (cappella dell'ex Seminario di Amalfi) e altre. Caratteristica di questi lavori è l'inserimento nelle scene evangeliche di amici e conoscenti del luogo, e di propri autoritratti (ad esempio in L'apparizione della Madonna di Positano o La pesca miracolosa).
Per la chiesa di Sant'Antonio Abate presso il Pontificio Collegio Russicum (Roma), della quale risulta formalmente parrocchiano, realizza L'Annunciazione. Nel 1950 prende parte all'esposizione di arte sacra organizzata in Vaticano in occasione del Giubileo (la sua Pietà è acquistata da Pio XII per la collezione dei Musei Vaticani). Oltre alla pittura religiosa, continua a cimentarsi con soggetti paesaggistici, come testimonia la Tempesta conservato alla Pinacoteca Provinciale di Salerno. Si dedica inoltre professionalmente all'apicoltura e nel 1947 partecipa ad Ancona al Primo congresso nazionale degli apicoltori.
All'inizio degli anni Sessanta, la municipalità di Amalfi – in segno di riconoscenza per il suo lavoro artistico a favore del paese – gli dona una residenza-atelier sulla costa, che l'artista battezza Ermitage (ricordo del museo pietroburghese e simbolo della sua esistenza eremitica). Qui vivrà fino alla morte in completa solitudine, interrotta solo dalle funzioni religiose. I suoi funerali nel cimitero di Vettica (frazione di Amalfi) sono celebrati dal sacerdote gesuita di rito bizantino Antonij Koren, parroco della chiesa cattolica russa di Roma, che nell'orazione funebre definisce Nečitajlov uno di "quei rappresentanti della società russa illuminata, che custodendo la propria incrollabile identità ortodossa ritenevano possibile riunirsi alla Chiesa Cattolica".

Pubblicazioni
Iran. Legendy i miniatjury, Tuapse 1919.

Bibliografia
A. Colavolpe, Ricordo di Vassilij Nikolaejevic Necitailov: Il pittore russo, «La voce del pastore», 1980, luglio-agosto, pp. 6-7.
A. Colavolpe, Amalfi e il suo Apostolo, Salerno 2001, р. 224, nota 117.
G. Imperato, Vassilli Nikolaevic Necitailov, in Ricordi di Ravello, a cura di S. Ulisse di Palme, Salerno 2001, pp. 78-79.
D. Richter, M. Romito, M. Talalay, In fuga dalla storia. Esuli dai totalitarismi del Novecento sulla Costa d'Amalfi, Catalogo della Mostra del Crocifisso, Amalfi 2005.
M. G. Talalaj, "Ermitaž" v Sredizemnomor'e: chudožnik Vasilij Nečitajlov i ego okruženie, in Russkoe zarubez'e, Sankt Peterburg 2004, kn. 3, pp. 345-348.
M. G. Talalaj, Russkij don Bazilio: chudožnik iz Italii Vasilij Nečitajlov, «Istina i Žizn'», 2004, n. 9, pp. 48-51.
G. Zagoruiko, I pittori russi a Positano, a cura di M. Bignardi, Ravello 1995, pp. 18-19.

Nell'immagine in alto: Vasilij Nikolaevič Nečitajlov, Ritratto, Pinacoteca provinciale di Salerno
http://www.pinacoteca.provinciasalerno.org/2001/2001/artisti/a039.jpg

Aleksej Vladimirovič Judin
(traduzione di Laura Piccolo)
Scheda aggiornata al 4 gennaio 2014


Vasilij Nikolaevič Nečitajlov, La tempesta, Pinacoteca provinciale di Salerno
http://www.pinacoteca.provinciasalerno.org/2001/2001/artisti/a040.jpg



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