Georgij Ivanovič Pitoev
Georges Pitoëff
Luogo e data di nascita: Tiflis, 4 settembre 1884
Luogo e data di morte: Ginevra, 17 settembre 1939
Professione: regista, attore
Figlio dell'agiato uomo d'affari Ivan Pitoev e di Lidija Bebutova, nasce a Tiflis il 4 settembre 1884. Dalla famiglia riceve un forte stimolo all'arte, soprattutto nel momento in cui il padre diventa direttore del teatro di Tiflis. Nel 1898 visita con i genitori Svizzera e Francia. Nel 1902 si trasferisce a Mosca, dove studia ingegneria e frequenta con assiduità il Teatro d'Arte. Tra il 1905 e il 1908 vive con i genitori a Parigi, dove studia diritto e pensa di diventare avvocato. Organizza letture poetiche e rappresentazioni teatrali per il cenacolo russo fondato dal padre a Montparnasse. La sua vita cambia grazie all'incontro con Vera Komissarževskaja che, di passaggio nella capitale francese al rientro dalla
tournée in America, lo convince a dedicarsi al teatro.
Tornato in Russia, segue da vicino l'attività del Teatro Drammatico ed entra in contatto con
Fëdor Komissarževskij,
Aleksandr Tairov e
Nikolaj Evreinov: di quest'ultimo studia soprattutto il lavoro per l'allestimento della
Salomè di Oscar Wilde, che decide di portare in scena in Occidente a partire dal 1921, interpretando Erode Antipa. Nel 1911, conosce Émile Jaques-Dalcroze e comincia a studiare la ritmica dell'attore. Nel 1912 fonda a Pietroburgo la compagnia "Naš Teatr", che dirige dal febbraio al novembre 1913: il repertorio comprende Shakespeare, Molière, Ostrovskij, Goldoni, Ibsen, Hamsun, Hauptmann.
Nella primavera 1914, dopo la morte della madre, decide di tornare con il padre a Parigi: qui si interessa al lavoro di Jacques Copeau e incontra
Ljudmila Smanova (Mila), che sposa il 14 luglio 1915. Da questa unione nascono 7 figli: Nadja (1916), Svetlana (1917), Sacha (attore, 1920-1989), Ljudmila (1921), Varvara (1922), Georgij (1926), Anjuta (1928).
Dopo il matrimonio si trasferisce con la moglie a Ginevra e recita con altri connazionali in serate di beneficenza: questa esperienza lo induce a fondare una compagnia con attori sia professionisti che dilettanti, realizzando allestimenti in russo e in francese. Dal dicembre 1915 all'aprile 1916 gli spettacoli sono allestiti nella sala degli Amis de l'Instruction, nel Grand Théâtre, nel Casino de Saint-Pierre; dal gennaio 1918 è designata come sede stabile la sala comunale di Plainpalais, l'eterogeneo repertorio della compagnia comprende:
Balagančik (La baracca dei saltimbanchi) di Aleksandr Blok,
Živoj trup (Il cadavere vivente) di Lev Tolstoj,
Suor Beatrice di Maurice Maeterlink,
La signora dalle camelie di Alexandre Dumas,
La città morta di Gariele D'Annunzio,
La signorina Giulia di August Strindberg.
Decisivo è il suo incontro con il drammaturgo Henri-René Lenormand, che gli permette di andare in
tournée al Théâtre des Arts di Parigi nel 1919 e nel 1920: il successo ottenuto lo spinge a tornate nella capitale francese nel 1921, realizza spettacoli anche al Théâtre Moncey e al Vieux-Colombier. Dal 1922 si trasferisce con la compagnia a Parigi e lavora alla Comédie des Champs-Élysées. È menzionato da Sibilla Aleramo in una lettera a Eleonora Duse del 31 dicembre 1922: «E qui, avete trattative? Non posso servirvi in nulla? Una di queste sere pranzerò con Pitoeff e sua moglie, dal caro poeta Charles Vildrac».
Tra gli allestimenti più importanti degli anni 1922 e 1923 si ricordano:
Androclo e il leone di George Bernard Shaw (3 marzo 1922, con Michel Simon),
Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello (10 aprile 1923, nella traduzione di Benjamin Crémieux),
Liliom di Ferenc Molnár (8 giugno 1923, con Antonin Artaud),
La Journée des Aveux di Josh Duhamel (24 ottobre 1923, con Louis Jouvet),
La baracca dei saltimbanchi di Aleksandr Blok (22 novembre 1923, con Antonin Artaud). Cominciano anche le
tournées in Europa, che lo portano in Belgio, Olanda, Austria, Spagna, Portogallo.
Dal 1925 al 1927 torna al Théâtre des Arts dove, tra gli altri, porta in scena:
Enrico IV di Pirandello (24 febbraio 1925),
Santa Giovanna di Shaw (28 aprile 1925),
Ciascuno a suo modo di Pirandello (4 maggio 1926),
Orfeo di Cocteau (5 giugno 1926),
Amleto di Shakespeare (18 dicembre 1926),
Il miracolo di Sant'Antonio di Maeterlink (18 giugno 1927).
Fortunate parentesi sono le
tournées in Italia nel 1926 e nel 1927 che toccano Torino, Firenze, Milano: la critica cerca di cogliere dei punti di contatto tra la sua recitazione e quella di Ruggero Ruggeri, e sottolinea l'incisività del suo operato nel decretare la fortuna di Pirandello in Francia.
Il 6 luglio 1926 - insieme a Gaston Baty, Charles Dullin e Louis Jouvet - firma l'accordo che segna la nascita del gruppo del Cartel, volto a proseguire l'operazione di rinnovamento della scena avviato da Jacques Copeau al Vieux-Colombier.
Dal 1927 al 1931, oltre al Théâtre des Arts, lavora anche al Théâtre des Mathurins, all'Œuvre e al Théâtre Albert I. Il principale allestimento di questo periodo è
Le Vray Procès de Jeanne d'Arc (24 maggio 1929), in 5 atti e 11 quadri, che lo impegna anche come drammaturgo insieme a René Arnaud. L'opera, scritta in francese per la moglie sulla base di documenti autentici, si pone nella scia del film
La passione di Giovanna d'Arco (1928) di Carl Theodor Dreyer (protagonista Renée Falconetti, nel cast figurano anche Antonin Artaud e Sergej Efron, marito di Marina Cvetaeva). Importante è anche l'allestimento di
Tri sestry (Le tre sorelle) di Čechov (26 gennaio 1929) che impegna
Marija Germanova nel ruolo di Ol'ga.
Particolarmente attesa dalla critica è la
tournée in Italia nel 1929 - con tappe previste a Torino, Milano e Roma - per la quale riceve l'aiuto di
Tat'jana Suchotina Tolstaja per il rilascio dei visti. Torna in
tournée anche nel 1931 e recita, tra gli altri, al Teatro La Pergola di Firenze. Il suo repertorio suscita l'interesse di Luchino Visconti.
Nel 1932-33 lavora al Théâtre de l'Avenue, assumendone temporaneamente anche la direzione, per poi passare al Vieux-Colombier e al Château de Coppet. Inoltre recita nei film
La machine à sous (1932) di Emil Edwin Reinert, e
Le grand jeu (1934, nella distribuzione italiana noto con il titolo
La donna dai due volti) di Jacques Feyder. Dal 1934 al 1939, salvo una parentesi all'Opéra Comique nell'aprile 1937, lavora stabilmente al Théâtre des Mathurins. Importante è il suo studio sui testi di Anouilh e la
tournèe ad Orléans nel maggio 1936, dove con la moglie porta ancora in scena
Santa Giovanna di Shaw e un frammento da
Giovanna d'Arco di Péguy.
Attore rigoroso e instancabile, nel 1935 vede manifestarsi i primi sintomi di una malattia cardiaca. Nell'ottobre 1936 porta in scena
Angelica di Leo Ferrero nel ruolo di Orlando, e nel giugno 1937 allestisce
Romeo e Giulietta di Shakespeare: da artista cinquantenne, affronta l'interpretazione del giovane Montecchi come una sfida poetica alla realtà. Anche stavolta trova conferma il valore della sua recitazione carismatica, di forte fascino trasfigurante e profonda carica interiore, basata su una fantasia creativa in grado di colpire ed emozionare lo spettatore.
Nel 1937 è nominato cavaliere della Legion d'Onore. Nel 1938, colpito da infarto miocardico, anche se sconsigliato dai medici, decide di non ritirarsi dalle scene e nel maggio 1939 allestisce
Un nemico del popolo di Ibsen. Muore a Ginevra il 17 settembre 1939, mentre sta lavorando a
Le Vray Procès de Jeanne d'Arc,
Giovanna d'Arco di Péguy e
Il padre umiliato di Claudel.
La maggior parte delle sue carte è conservata a Parigi, alla Bibliothèque Nationale de France. Molte sue traduzioni teatrali sono state pubblicate postume; tra quelle rimaste inedite e andate perdute c'è
La baracca dei saltimbanchi di Blok (dapprima con il titolo
Les Tréteaux e poi
La Petite Baraque), che lo aveva visto protagonista nel ruolo di Pierrot.
Scena dello spettacolo
Giulietta e Romeo. Messinscena di Georges Pitoëff. Parigi 1937
http://istoriya-teatra.ru/books/item/f00/s00/z0000012/st021.shtmlScritti teatrali e traduzioni
Anton Čehov,
La Demande. Pièce en 1 acte. Adaptation de Marcel Genevrière et Georges Pitoëff, «Comoedia», 18 maggio 1914.
Georges Pitoëff,
La Petite Baraque, «L'Echo des Champs-Élysées », n. 22, 1922.
Georges Pitoëff,
La Rythmique et l'acteur, «Le Rythme». Numero speciale a cura dell'Istituto Jaques-Dalcroze, Genève, febbraio 1924 [trad. it nel volume
Il ritmo come principio scenico, a cura di Roberto Ciancarelli, Roma, Audino, 2006].
Georges Pitoëff,
La Compagnie Pitoëff va partir en tournée, «L'Echo», 20 febbraio 1931.
Georges Pitoëff - René Arnaud,
Le Vray Procès de Jeanne d'Arc: un interrogatoire de la Pucelle, «La Revue Hebdomadaire», 2 maggio 1931.
Georges Pitoëff,
Interpretazioni della "Locandiera", «Scenario», febbraio 1932, n. 1.
Georges Pitoëff,
Un nouvel effort, «Excelsior», 5 ottobre 1934.
Georges Pitoëff,
Pirandello, «Le Journal», 11 dicembre 1936.
William Shakespeare,
La Tragédie de Roméo et Juliette. Traduction intégrale par Pierre Jean Jouve et Georges Pitoëff, Paris, Gallimard, 1937.
Georges Pitoëff,
Une mouette nous revient, «Le Journal», 16 gennaio 1939.
Pubblicazioni postume
Georges Pitoëff,
Théâtre et metteur en scène, in Henri Gouhier,
L'essence du théâtre, Paris, Plon, 1943.
Georges Pitoëff,
Souvenirs sur mon père, «Magasin du Spectacle», dicembre 1946, n. 7.
Alexeï Remizov,
L'Office des diables. Pièce en 3 actes. Traduite par Georges et Ludmilla Pitoëff et Jeanne Bucher, Paris, Editions du Pavois, 1947.
Georges Pitoëff,
Lettre à Jacques Copeau, «La Revue Théâtrale» 1948, nn. 9-10.
Georges Pitoëff,
Notre Théâtre. Textes et documents réunis par Jean de Rigault, Paris, Messages, 1949 [trad. it.
Il Nostro Teatro, a cura di D. Saponaro e L. Torsello, Roma, Bulzoni, 2009].
Anton Čehov,
Les Trois sœurs. Pièce en 4 actes. Adaptation française de Georges et Ludmilla Pitoëff, «L'Avant-Scène» 1955, n. 100.
Anton Čehov,
La Mouette. Adaptation de Georges et Ludmilla Pitoëff «L'Avant-Scène» 1955, n. 108.
Anton Čehov,
La Demande en mariage. Texte français de Georges et Ludmilla Pitoëff, «L'Avant-Scène» 1955, n. 110.
Anton Čehov,
Théâtre. Textes français d'André Barsacq, d'Antoine Vitez, de Georges et Ludmilla Pitoëff, et de Pierre Jean Jouve, Paris, Denoël, 1958.
Anton Čehov,
Oncle Vania. Scènes de la vie campagnarde. Texte français de Georges et Ludmilla Pitoëff, «L'Avant-Scène» 1959, n. 202.
William Shakespeare,
Roméo et Juliette. Traduction de Pierre Jean Jouve et Georges Pitoëff, Paris, Flammarion, 1992 [ristampe a cura di Caroline Trotot: Paris, Flammarion, 2000 e 2006].
Fonti archivistiche
Milano, Biblioteca Ambrosiana, Archivio Tommasi Gallarati Scotti.
Roma, Fondazione Istituto Gramsci, Archivio Luchino Visconti.
Venezia, Fondazione Cini, Fondo Sister Mary of St. Mark.
Genova, Biblioteca Museo dell'Attore, Fondo Silvio D'Amico.
Fiesole, Fondazione Primo Conti - Centro di documentazione e ricerche sulle avanguardie storiche, Fondo Leo Ferrero.
Venezia, Biblioteca di Casa Goldoni.
Torino, Archivio Storico Civico.
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fonds Georges Pitoëff.
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Le Cartel: Jouvet, Dullin, Baty, Pitoëff. Catalogo della mostra (Galerie Mansart, 20 novembre 1987 - 30 gennaio 1988), Paris, Bibliothèque Nationale de France, 1987.
Lido Gedda, L'Enrico IV di Pirandello da H. Prutz a G. Pitoëff, Torino, Tirrenia, 1988.
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Les Pitoëff: destins de théâtre. Catalogo della mostra (Galerie Colbert, 15 febbraio - 15 giugno 1996), Paris, Bibliothèque Nationale de France, 1996.
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Leo Ferrero, Angelica. Dramma satirico in 3 atti, a cura di Paolo Puppa, Pesaro, Metauro, 2004.
Lucie Kempf, Vera Komissarževskaja, una drammaturgia sulla soglia (trad. it. Erica Faccioli), «Slavia» 2008, n. 1.
Interviste, ricordi, cronache teatrali italiane e francesi d'epoca
Charles Gallo, Les projets de Georges Pitoëff, «Comoedia», 24 aprile 1922.
Joseph Kessel, Dans la loge de Georges Pitoëff, «Les Nouvelles Littéraires», 8 dicembre 1923.
Robert de Thiac, Monsieur Pitoëff nous parle de la "Sainte Jeanne" de Shaw, «Comoedia», 22 aprile 1925.
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Curio Mortari, Pitoëff al Teatro di Torino, «La Stampa», 2 febbraio 1926.
Silvio D'Amico, Le recite di Pitoëff a Torino. "La potenza delle tenebre" di Tolstoj, «La Tribuna», 3 febbraio 1926.
Domenico Lanza, Note di critica drammatica. Conclusioni su Pitoëff, «Gazzetta del Popolo», 13 febbraio 1926.
Renato Simoni, "Henry IV" di Pirandello, «Corriere della Sera», 15 febbraio 1926.
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Eugenio Bertuetti, "Amleto" nell'interpretazione di Pitoëff al Teatro di Torino, «Gazzetta del Popolo», 23 febbraio 1927.
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Georges Stuart, Georges Pitoëff et le monologue d'Hamlet, «Le Soir», 23 giugno 1927.
Anonimo, Il ritorno dei Pitoëff al Teatro di Torino, «Gazzetta del Popolo», 13 marzo 1929.
Bertrand Philippon, L'audace n'est pas l'apanage des étrangers, «Pour Vous», 14 giugno 1934.
René Kerdik, Georges et Ludmilla Pitoëff, «Gringoire», 6 novembre 1936.
Angelica à travers le monde: jugements sur la pièce avant sa représentation, Paris, Rieder, 1936.
Jeanine Delpech, Quand Pitoëff joue Roméo, «Les Nouvelles Littéraires», 5 giugno 1937.
Guglielmo Ferrero, Angelica a Parigi. Giudizi della stampa dopo la sua rappresentazione, ottobre 1936-gennaio 1937, in Leo Ferrero, Angelica: dramma satirico, Lugano, Nuove Edizioni di Capolago, 1937.
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Robert Brasillach, L'amitié de Georges Pitoëff, «Je Suis Partout», 20 settembre 1939.
Lucien Dubech, Georges Pitoëff, serviteur de l'Art dramatique, «Candide», 21 settembre 1939.
André Delhay, Georges Pitoëff, ce fut vingt ans de Paris, «L'Ere Nouvelle», 22 settembre 1939.
Jacques Copeau, Georges et Ludmilla, «Le Figaro», 7 ottobre 1939.
Silvio D'Amico, Ricordo di Pitoëff, «La Nuova Italia», 19 ottobre 1939.
Nota
Nelle fonti e nelle pubblicazioni s'incontra anche Giorgio Pitoev, Georges Pitoëff, Georges Pitoieff.
Maria Pia Pagani
Scheda aggiornata al 25 luglio 2011
Caricatura di Georges Pitoeff.
Jean Hort, La vie héroïque des Pitoëff, Genève, Cailler, 1966.
Foto di scena dell'allestimento di Amleto, Ginevra, Sala comunale di Plainpalais, 1920.
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