Giunge in Italia nel 1922, risiede inizialmente a Milano, via Passerella 10; dal 1932 si trasferisce a Roma, prendendo alloggio all'albergo Excelsior, dove dimora per circa 4 anni. Fissa in seguito la sua residenza in via Veneto 183, poi in via Salandra, 36. È avvocato, amministratore della Compagnia drammatica di Tat'jana Pavlova, segretario della Compagnia Kiki Palmer. Una nota della Polizia politica di Milano del 1 ottobre 1932 richiama su di lui l'attenzione:
"Una stranissima posizione è quella del russo Giacomo Lvov via Passerella 10 - tel. 85-284, il quale prima passava come segretario della Pavlova, adesso invece segretario della Compagnia Palmer, e poi pare faccia anche l'avvocato. Come si spiega che mentre queste compagnie teatrali girano egli invece è sempre fermo a Milano? Egli ha anche una segretaria di nazionalità russa, anche questa ha un fare massimamente sospetto, è misteriosa, e questi due individui destano un senso di curiosità fra tutti coloro che li notano e li conoscono; per questo ieri parlando con degli amici loro, facendogli io un mondo di domande, hanno convenuto anche loro di non poter rispondere".
Il 4 maggio 1931 gli viene concessa la cittadinanza Italiana. Dal 29 ottobre 1932 è iscritto al P.N.F. Il 18 settembre 1935 sposa Ljubov' Germanovič, vedova Kudrjavceva, nata a Pietroburgo il 18.8.1896. Dai controlli effettuati dalla polizia risulta condurre vita dispendiosa:
"recentemente è stato segnalato come osservatore politico ed effettivamente è riuscito ad introdursi in ogni ambiente e frequentare ogni categoria di persone. Pur non essendosi raccolti elementi a suo carico, tuttavia questo Ufficio sarebbe del parere che la di lui attività all'estero fossa seguita per accertare la effettiva natura dei suoi affari".
Le note a suo carico della Polizia politica sono contraddittorie: il 3 febbraio 1932 è definito "persona politicamente molto sospetta e da sorvegliare"; il 7 marzo 1932 "risulta di buona condotta morale e politica, si dimostra simpatizzante al Regime, non ha mai dato luogo a sospetti e non ha precedenti del Casellario Politico della locale Questura"; il 23 marzo 1932 "non ha dato luogo a rilievi con la sua condotta", frequenta un tal Cocelski che dagli accertamenti eseguiti è risultato sconosciuto.
Nel 1938 è rappresentante per l'Italia della casa cinematografica americana "Radio Pictures". Nell'agosto 1938 è presente alla Mostra del cinema a Venezia; così ne scrive la polizia:
Diverso tempo fa segnalai a codesto On. Ufficio un certo avvocato ebreo-russo a nome Giacomo Lvov, attualmente residente a Roma ed in questi giorni al Lido di Venezia presso l'Albergo Excelsior. Costui fino a circa due anni fa, abitò a Milano in via Passerella N.10. Trattasi di una persona sceltissima: ma costui si occupa di teatri di prosa a di cinema. Attualmente a Venezia rappresenta une casa cinematografica al Festival del Cinema. Trovasi a Venezia con la moglie una certa Ljuba Kudrjavtseva, anche lei una ebrea russa. Il suddetto avvocato Lvow vanta molte aderenze a Roma e si compiace qualche volta a divulgare delle notizie allarmanti e disfattista, asserendo che provengono da una fonte sicura, poiché a suo dire, trovasi in rapporti con degli artisti drammatici, quali Tatiana Pavlova, che convive con Nino d'Aroma ex Segretario Federale di Roma e a quanto si vocifera, pare che siano sposati.
Con queste amicizie l'avvocato Lvov riesce a carpire delle notizie e, falsandole, le divulga. Faccio presente che anche Tatiana Pavlova è una ebrea russa e si chiama Tatiana Zelich, la quale ha un fratello a nome Zelich, abitante a Parigi e non si sa dove vive.