Zia della poetessa
Marija Dmitrevna Naglovskaja e di
Aleksandr Dmitrevič Naglovskij, membro della Missione commerciale russa dei Soviet. Nel settembre 1922 fa richiesta d'ingresso nel Regno indicando come referenze i nipoti residenti in Italia. Ritenendo
gli spazi a disposizione di Marija Naglovskaja – a quel tempo alloggiata all'Albergo dei Giardini ex Lavinia in via Sistina 72 – inadatti e vista soprattutto la posizione politica del nipote, le autorità non concedono il permesso d'ingresso alla donna, "trattandosi indubbiamente di altra propagandista bolscevica" (Nota del 19 settembre 1921).
La situazione muta nel febbraio 1922 quando la pratica d'ingresso della Meženinova viene ridiscussa alla luce dell'accordo italo-russo del 26 dicembre, sottoscritto dal Ministro degli Affari Esteri italiano Tomasi Della Torretta e il delegato sovietico Vaclav Vorovskij, che ripristina le relazioni commerciali tra i due paesi, ricucendo anche i legami politici e diplomatici:
I rapporti di parentela fra la Mejeninova ed il signor Naglowsky, che determinarono essenzialmente il parere negativo espresso da Vostra Eccellenza nel settembre u.s., debbono infatti essere considerati sotto altro aspetto al giorno d'oggi, cioè dopo la firma dell'accordo del 26 dicembre scorso (telegramma del Ministero degli Affari Esteri al Ministero dell'Interno del 16 febbraio 1922).
Nota
Nei documenti italiani s'incontra Elena Megeninoff, Mejeninova.
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1922, cat. A11, b. 13, f. Megeninoff Elena n. 36.
Laura Piccolo