Ginnasta e artista del Circo equestre Bisini, è espulso dall'Italia perché sospettato di spionaggio. Il suo nome compare nel fascicolo della suddita tedesca Fanny Lang, insegnante di tedesco a Torino e domiciliata in via Roma 23. La donna è sospettata dalla pubblica sicurezza sia perché solita "sparlare" dell'Italia ed affermare la superiorità tedesca, sia perché affitta camere a ore. Le autorità temono che la sua abitazione sia un covo dove si organizzano "manovre losche".
Internata a Firenze – da dove è presto allontanata – nel novembre 1917 invia una lettera a Blankeburg che viene sequestrata dalla censura perché considerata sospetta. Nel testo si legge:
Si dice qui che l'Italia non ha più cannoni grandi. Ha impiegato dei mesi a trasportarli in montagna ed in 4 giorni l'ha dovuti lasciare non potendoli più trasportare giù. Ho piacere di non scriverti tutto – i soldati italiani non vogliono più combattere ed hanno messo fuori delle trincee tabelle con questa leggenda: "Qui vi sono belle stanze da affittare per i primi di novembre" (Lettera della Prefettura di Firenze del 4 dicembre 1917 al Ministero dell'Interno).
NotaNelle fonti italiane s'incontra Vladimiro-Wladimiro Blankeburg.
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1919, cat. A1, b. 10, f. Lang Fanny signora da Torino.
Laura Piccolo
Scheda aggiornata il 20 settembre 2010