Odessa 10 Settembre 1912
Tutte le vie di Odessa sono dei boulevards, come la cartolina che qui vedi, e sono glicini bianchi che fioriscono in primavera e mandano un profumo intenso per tutta la città. Ho preso finora 9 bagni di mare caldi, vorrei prenderne ancora 6 che farebbero 15. Sono stata con Nicola in teatro nelle poltrone ed alla fine di questa settimana andremo ad udire l’opera. Io penso con terrore al momento di tornare a Pietroburgo per vedere queste facce di furfanti. Ho ricevuto due lettere dalla Olga.
Ti auguro esser sana e scrivimi quando ci sono qualche novità. V. Vedenisov
Dopo la rivoluzione d’ottobre decide di emigrare dalla Russia. Vive qualche tempo a Parigi, da un articolo di giornale sappiamo che salvò un uomo che stava annegando nella Senna. Durante la Seconda guerra mondiale è catturato dai tedeschi, probabilmente durante l’invasione nazista della Francia e avviato ai lavori forzati a Monaco di Baviera presso il campo aziendale della BMW AG (accanto allo stabilimento tra Riesenfeld e Keferloher Strasse). Nelle baracche del campo erano alloggiati 342 lavoratori dell’Europa orientale, francesi, olandesi, italiani e croati, ha la qualifica di fresatore. Nell’inverno 1941 si ammala, è ricoverato all’ospedale Kölner Platz, dove muore per cause non accertate.
Le notizie biografiche di Nikolaj Vedenisov, ricavate dalle carte di famiglia, si pubblicano per gentile concessione di Sergio Wedenissow.
Fonti archivistiche
Carte di famiglia, Guido Wedenissow.
Carte di famiglia, Boris Ivanovič Popov.
Archivio dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia. Registro delle nascite e dei matrimoni
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