Negli anni sovietici lavora in una fabbrica di abbigliamento, e dal 8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944, durante l’assedio di Leningrado, confeziona biancheria per i soldati – attività che la salva dalla morte. Alla fine della guerra rimane a vivere nella casa paterna dove sono tutti i suoi ricordi, tra questi molte cartoline postali, scritte in italiano dalla madre che mostrano un interessante spaccato di vita quotidiana dell’epoca e usano la lingua rimasta loro nel cuore:
Cara Geni,
io rimarrò a Pavlovsk sino a domenica 15 Luglio e dopo andrò a Pietroburgo. Scrivimi qualche cosa, come passi il tempo? Ti diverti? Ringrazia molto la Signora Lasareff, delle belle giacchette in piquè bianco. Quando ci rivedremo? Io passo abbastanza bene il tempo. Dunque scrivimi. Saluta la Signora Lasareff ed abbi un bacio tua madre V. Vedenisoff
Pavlosk 12 Luglio 1910
Cara Geni,
domanda alla Signora Lasareff di lasciarti venire per alcuni giorni a casa. Presto sarà il mio giorno onomastico
e bisogna aiutarmi. Ti aspetto senz’altro. Saluta la Signora Lasareff. Tua madre V. Vedenisoff
1906
Le notizie biografiche di Evgenija Vedenisova, ricavate dalle carte di famiglia, si pubblicano per gentile concessione di Sergio Wedenissow.
Carte di famiglia, Sergio Wedenissow.
Archivio dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia. Registro delle nascite e dei matrimoni.
Link
Agnese Accattoli
7 giugno 2021